Crotone. Domenica mattino 20 settembre, un corteo in mare di imbarcazioni (almeno 70) davanti il Molo sanità, bloccherà l’ingresso al porto vecchio.
La singolare iniziativa, è organizzata dalla Lega navale Crotone e dal Yachting Kroton club, ed è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nella sede della Lni Crotone, alla quale hanno partecipato Gianni Liotti, segretario Lni Crotone, Ugo Pugliese, presidente Ykc, Franco Mano, presidente associazione esercenti lungomare e Maria Grazia Grande, presidente Pro loco Crotone.
Liotti ha spiegato : “Ancora una volta la Lega navale Crotone, insieme a Yachting Kroton club mette in campo un’iniziativa per accendere i riflettori sulla questione annosa della messa in sicurezza del porto vecchio”.
Ha poi ricordato Pugliese: “Il problema non sono i fondi che ci sono per la realizzazione del prolungamento del molo foraneo ma gli adempimenti burocratici.
La situazione è ferma da 23 anni, da 7 c’è un progetto esecutivo ma ad oggi nulla di fatto”.
Infine Pugliese ha concluso “La popolazione di Crotone merita risposte operatori del porto, imbarcazioni e diportisti chiedono sicurezza”.
La vicenda, non trova soluzione da decenni, a causa delle lungaggini burocratiche, bloccata in una sorta di rimpallo tra competenze di autorità portuale e Soprintendenza archeologica.
Auguri.
Violentata, picchiata e costretta a svolgere lavori massacranti e umilianti.
Per questo i carabinieri di Crotone hanno tratto in arresto sul cui capo pendono le accuse di sequestro di persona e violenza sessuale.
Un noto pregiudicato di Isola Capo Rizzuto, di cinquanta anni, negli ultimi mesi avrebbe abusato di una ragazza di 20 anni (che pare avesse con lui anche una lontana parentela) tenendola chiusa in una casa di campagna e costringendola a fare umilianti lavori sotto la minaccia delle percosse.
Una situazione impossibile per la giovane donna.
Ma il bisogno di libertà ha vinto.
La ragazza un giorno ha visto i carabinieri che effettuavano alcune notifiche ad alcune persone che abitavano nella zona, ed ha deciso di chiedere aiuto.
Immediata l’attività di indagine da parte dei militari che hanno arrestato l’uomo.
Sulla vicenda, comunque, gli inquirenti stanno mantenendo il più stretto riserbo e non hanno fatto trapelare altri particolari in attesa che il giudice convalidi l’arresto.
La donna è stata portata in una residenza protetta.
Scrive da Isola Capo Rizzuto Maria Maio, Socia Fondatrice di RISVEGLIO IDEALE. Una vera e propria denuncia ed insieme una vera e propria lettera di dolore.
“ E’ ormai un vero e proprio bollettino di guerra quello a cui ogni giorno assistiamo, mi riferisco all’elevatissimo numero di nuovi ammalati e di morti per tumore a Crotone e provincia; ecco perché su questa tristissima, ma attualissima, pagina quotidiana tutti abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce per arrivare a scoprire la verità su cosa c’è all’origine di questa “epidemia” che oramai da troppo tempo dilaga nelle nostre zone seminando dolore in una popolazione già provata da ben note problematiche socio – economiche”.
Non una cittadina come Paola, quindi, ma una intera provincia!
Poi continua :”La politica in primis ed a cascata tutta la classe dirigente deve, una volta per tutte ed indipendentemente dalla colorazione, porre le tematiche della bonifica degli ex-siti industriali e degli altri luoghi a rischio al centro del proprio mandato, tramutando in fatti le ormai troppe parole dette, atti concreti che traducano in speranza la triste certezza rappresentata dal lungo elenco di decessi per patologie oncologiche che ogni giorno si registrano.
Non mi stancherò mai di ripetere che un territorio come il nostro, caratterizzato da paesaggi incantevoli, da borghi antichi, da un importante patrimonio storico – culturale - archeologico, da significative produzioni agricole ed anche da forti potenzialità turistiche, non ha futuro se non si interviene massicciamente con concrete politiche di risanamento ambientale”.
Ed allora ecco la proposta:
“Rivolgo, a tal proposito, un accorato appello prima di tutto ai ministri dell’Ambiente e della Salute, ai deputati e senatori calabresi, ai rappresentanti regionali e locali rimarcando il fatto che il nostro territorio necessita di un intervento straordinario perché la situazione è straordinaria e soprattutto non più rinviabile perché il diritto alla salute deve essere la regola e non l’eccezione e chiedo ancora: non sarebbe opportuno, alla luce dei fatti, che venisse istituita una task force per effettuare un vero e proprio screening epidemiologico della popolazione ricadente all’interno dei siti inquinati? Isola Capo Rizzuto, lì 28 aprile 2015