Questa volta il terremoto l’ho sentito anche io.
Per fortuna di breve durata.
Dall’altra stanza la voce di mia moglie che (quasi) grida :” Il terremoto”.
Aspetto una seconda scossa che non arriva e mi tranquillizzo.
Nel testo su maremoti e terremoti che scrissi qualche tempo fa e che è sempre a portata di mano nella biblioteca trovo subito i terremoti di marzo.
Quello del 1638, del 27 marzo 1638, antivigilia delle Palme.
Un terremoto catastrofico che colpì una area molto vasta della Calabria nei giorni 27 (sabato) e 28 marzo (domenica delle Palme) del 1638.
Ma il 28 marzo è una data tipica peri terremoti in Calabria.
Lo si ebbe anche il 1783, seppure come data finale di uno sciame che durò dal 5 febbraio, 6 febbraio, 7 febbraio, 1 marzo, 28 marzo 1783.
Nemmeno il tempo di scrivere queste cose che arriva una telefonata dalla Piazza dove è stato avvertito più intensamente per via di una instabilità diffusa del quartiere .
Ancora INGV ed Earthquake non ne hanno parlato.
Poi si scopre che l’epicentro è stato in Sila, nel piccolo centro di Parenti.
La magnitudo è stata di 3.3.
La profondità di soli 26 km.
Mi affaccio , nessuno per strada, qualche finestra illuminata, ma nessuno sui balconi.
Probabilmente non è stato avvertito.
Od è stato subito dimenticato.
Quello che è strano è che anche il 3 agosto 2015 a Parenti c’è stato un terremoto di magnitudo 4.1 e sempre ad una profondità di 26 km.
Sempre la stessa faglia.