Era giugno 2015 quando Tommaso Cerza si insediò alla guida dei militari della Benemerita, nel posto di comandante la stazione dei Carabinieri di Amantea prendendo il posto il maresciallo capo Massimiliano Diamanti che aveva chiesto ed ottenuto il trasferimento in Sicilia.
Tommaso Cerza, classe 1970, è nato ad Atri in provincia di Teramo e si arruolato nell’Arma nel 1991.
Fino all’arrivo ad Amantea aveva prestato servizio a Firenze Castello, Catanzaro Lido, Pentone e Zagarise, ma anche presso il Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro e di Cosenza, partecipando ad innumerevoli attività di indagine, ed ottenendo anche un encomio a seguito della cosiddetta operazione “Anaconda” che portò all’arresto di circa trentadue soggetti per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di armi e droga, estorsione ed omicidio.
Dopo nemmeno 3 anni il maresciallo Cerza discretamente, anzi in punta di piedi, come suo costume, ha lasciato Amantea per la sua nuova sede in Roma, presso la Banca d’Italia.
Ma non sarà dimenticato dagli Amanteani.
Amantea lo ha visto sempre presente in ogni occasione durante la quale c’è stato bisogno dell’Arma.
Lo ricordiamo spegnere ( insieme al maresciallo Enrico Caporaso) una bombola di gas che avrebbe potuto creare problemi alla vita di alcune persone ed alle abitazioni in via Santa Maria.
Lo ricordiamo essere in prima linea –insieme al maresciallo Fabio Mandato ed ai carabinieri Antonio Gualtieri e Francesco Malaspina- nell’incendio sulla Via Strada Nuova mettendo in salvo 30 persone.
Lo abbiamo visto infilarsi sotto il camion sotto il quale finì il povero Bonavita.
Lo abbiamo visto assistere i profughi minorenni trovati alla stazione ferroviaria di Amantea.
Insomma un maresciallo vecchio stampo sempre pronto per la città e per gli amanteani.
Un grande uomo prima ed insieme che Carabiniere.