Il dato di fatto incontestabile è che in tutta Italia i negozi grandi o piccoli che siano, presenti o meno nei centri commerciali, stanno chiudendo.
Insomma siamo in presenza di un calo vertiginoso dei loro numeri.
Tante (troppe) saracinesche giù.
I dati, pur contestati, dicono che negli ultimi 10 anni i negozi sono calati di quasi 63mila unità (-10,9%) a fronte di un aumento di quasi 40mila unità (+13,1%) di alberghi, bar e ristoranti e di una crescita del 77,6% del commercio on-line o porta a porta.
Secondo la stima di Confcommercio, si parla di un meno 13 per cento per i negozi tradizionali ma in compenso di un più 11 per le bancarelle.
Queste acquisite da migranti ed extracomunitari
Secondo la stima di Confesercenti In Italia, la situazione è questa:
-boutique di abbigliamento -20%,
-ferramenta e costruzioni -19,9%,
-macellerie -17%,
-oreficerie, profumerie -17,5% e
-librerie -17%.
In Calabria la Confcommercio dice che hanno chiuso il 32% delle imprese individuali ed invocano politiche sostegno
In Calabria il 32,1% delle 7.849 imprese individuali iscritte nel 2014, risulta avere chiuso i battenti al 31 dicembre 2018.
Un dato più basso rispetto alla media nazionale che si attesta intorno al 37,4%.
E' quanto emerge da un'elaborazione di Confcommercio Calabria su dati Unioncamere e Infocamere.
E’ finito il tempo in cui il “negozio” era il principale strumento per contrastare la mancanza di lavoro.
Lo dimostrerebbe anche il dato che in Calabria il tasso di riapertura si attesta sul 3,4% mentre a livello nazionale è pari al 5,2%.
Amantea non sfugge a questa triste regola.
Mille ed una le prove.
Quando è bel tempo molti commerciati sono davanti ai propri negozi e si scambiano opinioni, quando è mal tempo puoi trovarli davanti alle vetrine e se fa freddo davanti ai loro pc.
Tante le ragioni di questa perdurante crisi.
Cominciamo dal crollo del potere d'acquisto delle famiglie.
Poi possiamo parlare del calo dei consumi. E’ innegabile che i consumatori abbiano cambiato completamente il loro modo di fare acquisti: non è solo una questione di spendere meno, ma di spendere meglio, soprattutto alla luce di maggiori servizi, garanzie e prospettive.
Per i piccoli negozi dobbiamo ricordare la concorrenza spietata delle grandi catene e dei discount, che, addirittura, ormai, ad Amantea, si fanno una serrata lotta tra di loro. E cominciano le prime chiusure.
Ne’ possiamo omettere l’alto costo dei fitti dei negozi, tanto che si costruisce ex novo o si comprano i locali.
E che dire dell’e-commerce che è in crescita costante anno dopo anno.
Un negozio sempre aperto, di giorno e di notte, consegne veloci, prezzi eguali per tutti e confrontabili.
In forte crescita anche ilcommercio ambulante, in particolare al Sud, con fenomeni di rilievo a Palermo (+259%), anche e forse soprattutto perché gran parte di loro non emette nemmeno scontrini, non paga il suolo pubblico, non paga tasse. Una panacea rispetto ai commercianti a posto fisso.