Nubi molto scure avanzano dal mare verso Amantea. Le donne a casa entrano i panni e chiudono le imposte. La gente alza gli occhi e scopre due trombe d’aria.
Una è più grossa e per fortuna al largo ma solleva una intensa colonna d’acqua.
L’altra è vicina alla spiaggia ma per fortuna meno intensa grazie al fatto che le nuvole sono più alte
Due trombe d'aria cioè due violenti vortici d'aria che si originano alla base di un cumulonembo e giunge a toccare il mare, per fortuna e non il suolo.
Sono fenomeni per lo più invernali , rari in questa stagione ma si sa il tempo è cambiato.
Le trombe d'aria sono fenomeni meteorologici potenzialmente distruttivi e nell'area mediterranea rappresentano il fenomeno più violento verificabile sia pure con frequenza non elevata.
Le trombe d’aria possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche di 500 km/h.
Per fortuna la prima tromba d’aria di poche centinaia di metri è lontana e le nuvole che sono spinte verso l’alto andranno d incidere sulla sua forza riducendola man mano che si alza
La seconda è ben più alta e dalla linea sottile e diritta e piano, piano comincia a diventare sinuosa e si assottiglia progressivamente dando luogo alla sua dissipazione.
Un tempo si aveva la credenza che le trombe d’aria potessero essere “tagliate” dalle invocazioni dell’uomo armato di un coltello.
Una credenza apotropaica che scendeva indentro nel tempo nientemeno che a Cristoforo Colombo che si diceva abbia salvato la sua flotta in viaggio verso il nuovo mondo da una tromba d’aria che aveva già conchiuso le navi tracciando nell’aria una croce con una spada e poi recitando una preghiera.
Una credenza probabilmente sia a noi pervenuta grazie ad Antonio Celebres il marinaio amanteano che viaggiò con Colombo alla scoperta dell’America, una credenza ben diversa da quelle dei fratelli siciliani che credevano si potesse “tagliare” la tomba d’aria con una sequela di bestemmie utili ad ingraziarsi il demone generatore del fenomeno, che finiva per calmarsi. Una volta attratto surrettiziamente, il demone veniva “colpito” in contropiede dalla recitazione del “Padre nostro”.