Un uomo di 56 anni circa è stato trovato stamani dagli operai del comune impiccato ad uno degli alberi di aranceto che si trova tra la strada provinciale per Lago e la salita che collega detta strada al centro storico.
“Aveva gli occhi aperti ; sembrava ancora vivo a parte l’intenso pallore e l’ematoma sul collo” così si raccoglie tra la gente emozionata che si aggira intorno al luogo del terribile evento
Immediato l’allarme ai carabinieri che sono immediatamente giunti sul posto per attendere alle necessarie incombenze. Presente il tenente Zupi della capitaneria di Paola ed il comandante ff della stazione di Amantea.
Drammatica la lettera lasciata dal suicida.
Quattro lunghe pagine nella quali si racconta lucidamente il dramma di un uomo che si avvia al suicidio quale estrema ratio.
“ Sono fallito come imprenditore e come padre “ questo più o meno il senso delle parole cognibili nella terribile lettera.
Si chiamava Vincenzo Mosca ed era originario di Amantea.
Era ritornato ad Amantea con la speranza di trovare un lavoro e di ricominciare .
Ma non aveva trovato quanto sperato.
Vincenzo era tornato da Arezzo dove aveva vissuto e dove aveva famiglia da pochi giorni
Ma non aveva trovato il lavoro cercato ed allora stanotte.….
SUICIDIO AMANTEA: LE ULTIME ORE DI VINCENZO E LA LETTERA D'ADDIO (continua)
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