Amantea davvero si avvia ad essere la città più telematicamente controllata della Calabria. Abbiamo ormai telecamere dappertutto.
Tutto è nato da una scelta originariamente fatta dai commissari straordinari inviati dallo Stato dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale cittadino .
Una scelta voluta in particolare dal commissario Sperti, proprio quello che oggi sembra essere accusato di esser colluso in qualche modo con il mondo più lontano dalle legge e dallo Stato. Paradossi della vita.
E le installazioni continuano ancora oggi. Tutto in nome della sicurezza.
Anche ieri il personale della ditta incaricata ha collocato una ulteriore apposita apparecchiatura capace di leggere il territorio a 360 gradi.
Alcune di loro, in passato, come si ricorderà, sono state rubate addirittura segando i pali che le sorreggevano.
Apparecchiature poi ricollocate
Alcune sono state piazzate, e sembra funzionino, su obiettivi specifici e mirati
Altre sono finalizzate al controllo generico del territorio, come quella piazzata proprio sul vialone che porta al distretto sanitario e che peraltro potrebbe addirittura controllare chiunque entri od esca dal distretto stesso che è stato ripetutamente, ed anche recentemente, soggetto a furti.
La comunità amanteana ne prende atto ma si aspetta che questi sistemi telematici di controllo non restino belle statuine natalizie ma permettano realmente di esercitare un rigido e continuo controllo del territorio cittadino
Una sorta di grande fratello , una somma di occhi telematici che scrutano tutti e tutto, anche nelle cose giornaliere, negli incontri quotidiani e casuali, con una forte incidenza sulla nostra privacy, controlli che nessuno diversamente accetterebbe se non fosse per la sicurezza pubblica.
Il problema è che nessuna informazione, nemmeno di natura e carattere generale viene diffusa in materia , quasi come quieti controlli non esistessero, che il comune, pur tanto prolifico nell’informare sulle cose di poco od alcun interesse, nulla specifica e chiarisce
La città non sa nemmeno chi abbia accesso alle immagini, non sa se l’accesso sia autorizzato da un Giudice, e se in casi urgenti sia comunque data comunicazione allo steso od al garante della privacy.
Non viene nemmeno detto alla popolazione se tutto questo ambaradan funzioni, se abbia permesso di aiutare la giustizia o se sia soltanto un moda ed una spesa