Franco La Rupa, già consigliere, assessore e sindaco del comune di Amantea, oltre che Consigliere provinciale e consigliere regionale ha incontrato nella sua lunga carriera politica diversi “incidenti” giudiziari.
Tra questi la vicenda della operazione “Nepetia” iniziata nel 2007 e conclusasi nel febbraio 2015 con la sentenza pronunciata dalla corte d'Appello di Catanzaro che ha assolto sia La Rupa, sia Signorelli facendo crollare , in via definitiva, il castello accusatorio che legava il mondo della politica a quello della potente 'ndrina amanteana.
Poi la vicenda dell'operazione "Omnia" che a luglio del 2007 disarticolò la cosca Forastefano di Cassano allo Jonio. L’ operazione Omnia venne condotta dalla DDA di Catanzaro e La Rupa venne accusato di aver consegnato al boss di cassano Antonio Forastefano la somma di 15mila euro in cambio di un pacchetto di preferenze che sarebbero state fondamentali per la sua elezione, nel 2005.
La Rupa venne condannato ai 5 anni comminati in primo grado dal Tribunale di Castrovillari.
Poi la Corte d'Appello di Catanzaro lo condannò ad una pena di 4 anni.
Da qui il ricorso in Cassazione curato dall’ avvocato cosentino Gregorio Barba.
E la Suprema corte accogliendo il ricorso ha annullato la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello di Catanzaro ed ha rinviato il processo ad una nuova sezione della stessa sede giudiziaria.
Tra condanne ed assoluzioni continuano le vicende giudiziarie dell’ex sindaco.