“Facta, non verba” dicevano i Romani.
Oggi si dice “Fatti, non parole” ed ha lo stesso significato ed esprime la stessa verità.
Quella che è dai fatti e non dalle parole che si distinguono le persone.
E tantomeno da ciò che indossa e che spesso serve per ingannare chi osserva, perché se l’immagine offerta di sé o di un paese può essere truccata nella realtà non esiste un trucco che riesca ad abbellire un’anima brutta, né un cappello che dia intelligenza ad una zucca.
Come diceva George Sand “la stessa bellezza esteriore non è più che l’incanto di un istante. L’aspetto del corpo non è sempre il riflesso dell’anima”.
E noi aggiungiamo che in taluni “un viso d’angelo” spesso nasconde “ un’anima da diavolo”.
E la neo assessora Caterina Ciccia sembra aver colto il senso di queste riflessioni.
Più fatti che parole.
Magari fatti semplici( per il momento forse) ma comunque fatti, cappelli , quindi, non “pagliette”.
E’ il suo modo di dare, è il suo modo di porsi, di essere, di mostrarsi.
La fotografiamo con la Grande Palla appena sistema nella Piazzetta degli Emigranti.
Una Grande Palla che richiama e si collega alle piccole palle dell’arredo luminoso scelto quest’anno per le feste .
Si. Ne abbiamo parlato con Caterina.
C’è il rischio che qualche buontempone giochi con le parole e dia a “piccole e grandi palle” il senso di piccole e grandi pagliette, cioè quelle che taluni politici ( e ce ne sono tanti in giro) sono usi spandere per negare la verità od per camuffarla, tentando di imbrogliare il popolo ed utilizzando i propri scudieri ma senza essere cavaliere.
Buon Natale Caterina.