Riceviamo la nota dell’amico Giovanni Liscotti con il forte invito a pubblicarla(Buongiorno Giuseppe ti invio un piccolo trafiletto inerente l'oggetto che se ritieni opportuno puoi pubblicare (anzi pubblicalo). Cav. Giovanni LISCOTTI) e lo facciamo non per ricevere elogi( pur graditi, nel caso) ma per ringraziarlo, a nostra volta, per aver colto il senso finale del lavoro di tanti ad Amantea, che è quello di far conoscere per amare, di offrire cultura e di usare queste ricerche per fare turismo. Quanto finora pubblicato e soprattutto cheda ora on avanti pubblicheremo è a disposizione di tutti, dei cittadini, delle associazioni, ma soprattutto di quei politici illuminati( speriamo che siano tanti) che Amantea vorrà esprimere e portare al comune, per farla risalire dal baratro culturale, economico, etico, sociale nel quale è piombata:
“ECCO COME ERA SAN FRANCESCO D’ASSISI”
Ho letto l’articolo inerente l’oggetto sul sito Tirreno News ed immediatamente la mia mente è stata attraversata dal semplice pensiero di dire GRAZIE a quelle persone (a tutti probabilmente conosciute) che spesso in silenzio e senza alcuna indennità, ricercano, discutono, portano alla luce importanti documenti storici della Città di Amantea, mentre noi dimentichiamo spesso le nostre importanti origini culturali, facendole riaffiorare alla mente solo in queste occasioni o durante alcune manifestazioni.
Il mio pensiero è dettato dal fatto che pur essendo adottivo in questa città, cerco per il mio piccolo di dare un contributo nella storia che l’ha attraversata, con la costante presenza unitamente ad altri dell’associazione “Klampete – Rievocazioni Storiche” supportati dagli amici di Pizzo Calabro, Potenza, San Lucido, per ricordare il periodo dell’assedio (1806), mediante cortei e rappresentazioni, non solo in loco ma anche in altri paesi.
Ma a parte ciò, ritornando alle affermazioni del dott. Marchese nell’articolo primario, attendiamo con “ansia” la/e pubblicazioni/e sul castello ed altre zone della città vecchia, affinchè si possa trarre ulteriore spunto rievocativo e che tutto il lavoro certosino dei ricercatori e appassionati di storia, sia ben visibile ai visitatori, ponendolo in bella mostra nelle zone di interesse (mediante piccole/grandi stampe che raccontano in breve la storia del sito) oltre a sperare che tutte le compagini Amanteane siano coscienti di quello che hanno nel recuperare la propria storia e, quanto questo sia utile a tutti noi oltre che al turismo.
Amantea 30.05.2017 Cav. Giovanni LISCOTTI