Qualche barchetta riesce con l’alta marea ad entrare ed uscire dal porticciolo, ma, almeno, a livello amministrativo, il porto è chiuso, inagibile.
Lo afferma la disposizione della capitaneria di porto che ormai sta continuamente a controllare la profondità del fondo della piccola bocca, quella che arriva perfino a diventare una spiaggia vera e propria.
Tutta colpa delle mareggiate – almeno così dicono.
Quelle mareggiate che molte volte riempiono la bocca e raramente la liberano.
Una sorta di supplizio tantalico, senza fine.
Un supplizio che viene pagato dai pescatori che non possono lavorare.
Dare la colpa al mare, invece, ci sembra una grande bufala alla quale i tanti fanno finta di credere
A noi sembra invece tutta colpa del progetto o della esecuzione
E così si chiude un anno con il porto chiuso e si apre un nuovo anno con il porto sempre chiuso.
Allora speriamo? Si, nelle mareggiate!!!
E’ indispensabile avere conoscenza del seguente avviso pubblico emanato dall’Ufficio Tributi del comune di Amantea.
“Riguardo alla recente fattura delle lampade votive 2007/08/09, indirizzata a quanti risultano non aver pagato tali anni, si segnala che durante la procedura di fusione delle tre annualità, così come ha riferito lo Studio che fa da “service” all’ufficio per la elaborazione e la stampa degli avvisi, erroneamente la spesa di notifica è stata riportata per tre volte.
Il disguido si è verificato perchè il carico originario da riscuotere era predisposto per singoli anni, ma in seguito alla decisone di gestire in una unica soluzione l’intero triennio, nel generare tale fusione, inavvertitamente è stata riportata per tre volte la spesa di notifica
Naturalmente , coloro che hanno già pagato la fattura per come l’anno ricevuta, possono esigere il rimborso oppure, ove non abbiano pagato le annualità successive al 2009, la compensazione, rivolgendosi direttamente presso gli uffici, via fax, via e mail ovvero telefonicamente ai numeri 0982 429236 -429216
Quanti, invece, non hanno ancora pagato possono versare stornando dall’importo la somma eccedente richiedendo il nuovo bollettino postale all’ufficio utilizzando i canali di cui sopra
Nel domandare scusa, si precisa che l’ufficio è estraneo a quanto accaduto e tanto meno non vi sono responsabilità dell’amministrazione comunale o di amministratori in particolare”
L’avviso chiude, pertanto, le voci che si sono rincorse per la cittadina sull’errore, come dichiarato, occorso per un errore dello Studio incaricato e senza alcuna responsabilità dell’ ufficio o degli amministratori.
Un ulteriore “strumento” della politica sarà certamente la TARES, la tassa sui servizi comunali. Diversamente dalla TARSU, cioè dalla Tassa sui rifiuti( come era facilmente intesa dalla cittadinanza) o dalla TIA (che era l’altra modalità di esazione del servizio rifiuti, oggi la TARES comprenderà anche la pubblica illuminazione , la manutenzione delle strade.
E’ l’ennesimo regalo del Governo che peraltro accogliendo la stupida richiesta di taluni italiani arrabbiati perché tutte le tasse arrivavano a dicembre e spolpavano la tredicesima( con la quale si era per un anno pensato di are soluzione ai tanti debiti e problemi familiari), accogliendo( si fa per dire) la richiesta ne esige il pagamento in 4 rate
Gennaio
Aprile
Giugno
Dicembre
(la rata di gennaio non può essere pagata perché tra l’altro il comune non ha approvato il regolamento della TARES e viene rinviata ad Aprile)
Non solo quindi la tassa sarà chiesta ANTICIPATAMENTE
Ma si presentano altri due aspetti rilevanti:
Il primo è che l’ingiustizia sarà continuata: la tassa, infatti, sarà correlata alla grandezza dell’immobile e non alla quantità di rifiuti prodotta. Si tratta di una vergogna ulteriore che peraltro contrasta con la norma europea della diretta relazione tra produzione di rifiuti e tassa da pagare ( CHI INQUINA PAGA!) e che pertanto induce a produrre vista la indifferenza della tassa.
E così potrete sentire chi dichiara “Chi me lo fa fare di perdere tempo a differenziare i rifiuti se poi, anche nelle città più virtuose MONTI farà pagare in modo indifferenziato!”. Come dargli torto?
Il secondo è che la tassa sarà aumentata di 30 centesimi a metro quadrato( che potrà essere innalzato dai Comuni fino a 40 centesimi) per il pagamento dell’illuminazione pubblica e della manutenzione delle strade pubbliche. Sono effettivamente servizi di cui beneficiamo tutti, ma per i quali non si può quantificare il maggiore o minore beneficio tra un cittadino ed un altro e pertanto è palesemente illegittimo che sia pagata in relazione ai metri quadrati di immobile