Ci fu un tempo in cui Piazza Commercio( più raramente Piazza Cappuccini) furono i luoghi dei grandi comizi elettorali che si svolgevano in occasione ( soprattutto, ma non solo) delle elezioni politiche. Parlo dei comizi di Misasi, Mancini, Martorelli.
Comizi ed oratori che riempivano la piazza.
Oggi è impossibile che le piazze si riempiano. Forse (?) anche per la inusuale stagione ( è la prima volta che in Italia si vota a febbraio) gli incontri si svolgono al chiuso ( tra tutti l’hotel Mediterraneo).
Ed è stata infatti una sorpresa vedere gli operai del comune montare il palco elettorale in Piazza Commercio.
Curiosi anche di sapere chi lo userà.
Forse( si dice) è stato montato solo per l’ultimo giorno di comizi( venerdì 23 febbraio) quando possono parlare tutti i partiti, liste, ensemblement, uno dopo l’altro fino alle 24.00 quando inizierà la giornata di riflessioni.
Curiosi.
Intervista al presidente Luigi Rubino
1)Presidente è da tempo che l’Incontro non alza più la sua voce per contestare le tante cose che non vanno in questo paese, per difendere gli amanteani.
R. Abbiamo dato, credo, molto agli amanteani, ricevendo, forse, poco. Da qui anche la difficoltà di continuare ad essere la voce di chi non ne ha, di chi non è abituato a gridare le sue ragioni, od ha perfino paura di dirle. Poi abbiamo deciso di fermarci, di riflettere se e come indirizzare la nostra “ utopia di cambiamento rivoluzionario di gruppo , di associazione “ verso le masse inani ed immobili aiutandole a seguire anche da sole il percorso della ricerca democratica. Ahimè arrivano solo richieste continue di soccorso e di aiuto.
2) Si spegne , quindi, il ruolo sociale dell’Incontro?
R: Assolutamente no! Come ho detto riprenderemo quando gli amanteani decideranno di non dipendere più dai “poteri” e vorranno contare, riscattarsi. Allora noi saremo pronti a sostenerli.
3) Bene. Andiamo ai problemi attuali. Amantea ha sempre vissuto di commercio ma oggi il commercio sembra in crisi. Lei come giudica il momento attuale? E cosa farebbe per aiutare il commercio amanteano?
R. Il momento è gravissimo. Si, è vero che la crisi è generalizzata, ma io credo che Amantea abbia molte frecce al proprio arco e non debba arrendersi. Anzi. Oggi, come mai, però, c’è bisogno di idee e di gambe per farle camminare. Ragionare diversamente sarebbe come dire che questa città antichissima, e che ha superato altri e terribili momenti di crisi, anche maggiori, debba tutto e solo al destino, mentre io credo, invece, nell’uomo e se possibile negli uomini che si lottano insieme che si difendono insieme . Ecco è questo il punto dolente di questa città: un eccessivo individualismo ed una estrema ignavia. E se questo può anche essere comprensibile per il popolo che ha bisogno di un “CAPO”, non lo è certamente per gli imprenditori che rischiano in proprio.
Vedo commercianti che chiudono i propri negozi , altri che vorrebbero chiudere e non lo fanno per pudore, altri che sperano che le cose cambino o possano cambiare: insomma una situazione esplosiva. In questa situazione esiste il rischio concreto di una perdita economica secca per i proprietari dei magazzini. Ai proprietari va spiegata a situazione e la necessità di concorrere per mantenere e far crescere il valore dei loro immobili.
4) Presidente, in concreto quali sono le cose che lei ritiene indispensabili per tutelare il commercio ad Amantea ?
R) Le dico che cosa nelle riunioni dell’Incontro avevamo discusso e deciso di proporre se avessimo potuto avere voce anche politica nella nostra cittadina. La via amanteana dove il commercio raggiunge la sua massima espressione è certamente Via Margherita . soprattutto adesso che Amantea è in profonda crisi anche economica è da qui che occorre partire, con poche , semplici cose. Ve ne ricordo qualcuna
a) attuare un’isola pedonale perenne: 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Nella via cioè potranno passare solo i mezzi di soccorso come autoambulanze in intervento, Vigili del Fuoco in intervento, Forze di Polizia in intervento.
b) riempire la via con arredi, fiori, piante. Via Margherita deve diventare il giardino che Amantea non ha e non ha mai avuto. Ogni commerciante dovrà contribuire con arredo individuale della propria azienda in una gara che renda sempre più bella la nostra via
c) attuare un piano del colore. Le facciate della case devono essere intonacate e colorate secondo le indicazioni obbligatorie di un apposito piano del colore. Il piano dovrà stabilire elementi assonanti per le tende, eliminare la pubblicità invasiva ed invadente oltre che dissonante. Il piano dovrà anche disporre che l’arredo delle case sia in sintonia.
d) togliere queste lampioni itterici e “dare luce”, “dare vita” alla via
e) definire piani di promozione e spettacolo che attraggano utenza anche da altri comuni . La attuazione andrà gestita direttamente dalla associazione dei commercianti di Via Margherita. La associazione si impegnerà a fare la promozione dei negozi che operano nella via e che da tali azioni potranno ricevere solo benefici .
f) E’ poi di tutta evidenza che devono essere immediatamente tolti i photored che sono soltanto macchine per fare soldi ma che hanno fatto scappare i clienti del sistema commerciale amanteano.
Ecco sono solo alcune delle cose che è possibile fare; insieme, unitariamente. Via Margherita può diventare la via commerciale più bella del tirreno calabrese ma occorre crederci ed impegnarsi a realizzarla.
5) Ha altro da dirci?
R) La prossima volta, magari. Tanto altro, ma un po’ alla volta!
A furia di insistere ecco i primi risultati. Ci perviene la allegata foto che mostra quello che resta d un albero in Viale Triste. Troncato alla radice, non potato. E la foto è accompagnata dalla seguente nota “ Accade solo ad Amantea: per agevolare i parcheggi si tagliano gli alberi. Viale Trieste sta perdendo a poco alla volta i suoi alberi.”
Ringraziamo il nostro lettore per la informativa. E lo ringraziamo, soprattutto, per il coraggio di parlare , quel “coraggio” ( dovere piuttosto,occorrerebbe dire) di osservare quello che succede nella nostra città, di riflettere su quanto avviene intorno a noi, di denunciarlo quando riteniamo( anche sbagliando) che non sia giusto o che sia addirittura opinabile.
Certo non possiamo esimerci da qualche riflessione:
La prima: è che ad Amantea mancano km di parcheggi per cui ogni nuovo spazio è benefico . Certo non a danno degli alberi!
La seconda: è che non capirò mai perché gli alberi in Viale Trieste invece di essere si impiantati sul marciapiede sono stati allocati sulla carreggiata, cioè dove le auto possono urtarli.
Tantomeno è comprensibile perché siano stati posti sulla cunetta dove ci sono le grate per la raccolta dell’acqua piovana( come fa a scorrere l’acqua?).
Ed infine “summa maxima” non capisco come abbiano potuto porre i tubi dell’acqua piovana( cioè quelli sotto le griglie) esattamente sotto gli alberi?
Ma si sa Amantea ha tanti arcani e misteri non solo nel passato, ma anche nel presente. E se continuiamo così anche nel futuro!!