Era prevista nella giornata di ieri, l'inaugurazione della nuova Caserma dell'Arma dei Carabinieri ad Amantea.
La stessa doveva avvenire ieri in pompa magna, con l'intitolazione al fu compianto Maresciallo Mazza, morto in attività lavorativa, nel nostro comune, molti anni fa.
Non troviamo sul sito dell'Arma dei Carabinieri una nuova data a cui fare riferimento, ma sappiamo, comunque, che i lavori all'interno della nuova caserma sono terminati già da diverso tempo, e rimane tutto pronto in attesa dell'inaugurazione.
Anche se non inaugurata di fatto, la Caserma risulta essere attiva già da mesi, per coloro che non lo sapessero l'ubicazione della nuova Caserma dei Carabinieri si è spostata su via strada vecchia, lato sud, in prossimità del Polo Scolastico di Amantea.
Altre mascherine ffp2, verranno consegnate alla nostra Casa di cura per Anziani, Carabinieri, Medici di base, Banca, Poste Italiane ed a tutte le Attività commerciali di Lago che ad oggi prestano un servizio.
Voglio ringraziare la mia Amministrazione, tanti dipendenti comunali e tanti amici di Lago, i quali hanno accolto il mio invito a fare una silenziosa raccolta fondi per l’acquisto di oltre 250 presidi di protezione da donare al nostro esercito di Angeli.
Sarà una goccia in un mare di problemi ma la nostra comunità ha voluto contribuire con amore e grande rispetto.
Sono state consegnate all’Ospedale “San Francesco” di Paola al Direttore Sanitario Dr. Figline. Per questa donazione, il Sindaco di Paola Roberto Perrotta ha ringraziato la comunità di Lago, lo stesso pensiero di gratitudine è stato rivolto dall’On.Graziano Di Natale.
Abbiamo inviato all’Ospedale Annunziata di Cosenza, per il tramite della nostra infermiera Stefania Posteraro, un quantitativo destinato al Pronto Soccorso ed al reparto di Terapia Intensiva al Dr. Pasqua.
Bisogna difendere chi lavora al nostro servizio e rischia giornalmente per tutti noi.
La Comunità di Lago, piccolo centro della provincia di Cosenza, ringrazia dal profondo del cuore tutti i medici e sanitari d’Italia ed esprime loro tutta la propria immensa stima e gratitudine per una semplice quanto evidente motivazione:
Erano secoli che il mondo non affrontava emergenze di questo tipo.
Ora, per tutti i sanitari, si tratta di andare in guerra, spesso senza armi e senza divisa e con la consapevolezza di mettere a rischio la propria stessa esistenza.
Ciò nonostante, queste donne e questi uomini, per i quali non ci sono parole che bastino a rendergli ringraziamento e riconoscenza, combattono contro la paura di un nemico sconosciuto e, a costo della propria vita, stringono i denti e scendono in trincea sapendo che dietro lo sguardo di ogni malato potrebbe esservi quello di una persona cara.
Sono soldati che combattono una guerra impari ma che insegnano al nemico e a noi tutti il valore del coraggio.
Quando tutto sarà passato, questo rimanga l’insegnamento più grande……
FORZA RAGAZZI, INSIEME A VOI CE LA FAREMO……
Dal profondo del cuore, da Lago, il piccolo centro della Prov. di Cosenza.
Enzo Scanga
Carissimi amici vicini e lontani, mettiamoci il cuore in pace. A causa del coronavirus, questo invisibile nemico che sta scombussolando il nostro tenore di vita e sta facendo migliaia di morti in tutto il mondo e non solo nella nostra amata Italia, anche i Riti della Settimana Santa subiranno drastici cambiamenti. Le Palme con i ramoscelli di olivo portati in chiesa per essere benedetti, la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, la processione del Venerdì Santo, l’accensione del fuoco e del cero pasquale, la Messa della Santa Pasqua, tutte queste belle, antiche tradizioni quest’anno non ci saranno. Papa Francesco celebrerà tutti i riti a porte chiuse senza la presenza dei fedeli. Li potremmo vedere attraverso la televisione perché verranno trasmessi in diretta Tv e streaming. E ad Amantea, nella nostra amata città, la processione del Venerdì Santo è stata cancellata. Forse, se il virus sarà sconfitto e debellato, potrebbe svolgersi alla fine dell’estate il 14 o 15 settembre. Anche Amantea, dunque, ha dovuto alzare bandiera bianca, annullando l’appuntamento religioso che vedeva la partecipazione di tantissimi cittadini, pellegrini, turisti provenienti non solo dal circondario ma da tutta la Calabria. Dinnanzi al pericolo coronavirus la nostra amata cattolica Amantea, in considerazione che la situazione attuale difficilmente sarà passata, per quest’anno dovrà rinunciare per la prima volta nella sua storia millenaria non solo alla processione delle “Varette”, del Cristo morto, del Cristo in croce e della Vergine Addolorata, ma anche a tutti i riti della Settimana Santa. Le scelte adottate dal Governo e dal Vaticano ci hanno lasciato molto amareggiati. Purtroppo in un momento così difficile ci apprestiamo a vivere una Santa Pasqua diversa. Neppure durante gli anni della seconda guerra mondiale abbiamo vissuto giorni così difficili. E io me li ricordo benissimo anche se indossavo pantaloncini corti. Anche durante i bombardamenti mi dicono che non ci sono mai state cancellazioni di riti religiosi nelle chiese. La Messa del Giovedì Santo potrà essere celebrata dai sacerdoti nelle chiese parrocchiali senza la presenza dei fedeli. La lavanda dei piedi non ci sarà perché non ci saranno fedeli in chiesa. La processione del Santissimo Sacramento alla fine delle funzioni religiose che veniva riposto nel Tabernacolo( antico sepolcro ) non ci sarà. E non ci sarà neppure l’accensione del fuoco durante la veglia pasquale. Tutto è cambiato, tutto è stato sconvolto, ma la nostra fede rimane immutata. E tutte queste belle tradizioni, quando questo nemico invisibile e molto agguerrito sarà definitivamente sconfitto,” al travaglio usato ciascun in suo pensier farà ritorno,” come dice il poeta. Altro dirti non vo’; ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave.