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Locandina Presentazione libroSi terrà martedì 22 marzo alle 17, presso la Parrocchia di S. Aniello di Cosenza, la presentazione del libro di lodi e preghiere “Dialoghi intimi”.

Presentato dal parroco don Salvatore Fuscaldo, il volume verrà illustrato dalla stessa artista cosentina alla presenza della professoressa Maria Francesca Corigliano e del collega e artista Mimmo Legato.

Il testo di lodi e preghiere è arricchito con diverse immagini di icone sacre che, nel corso della sua carriera, la pittrice e poetessa calabrese ha realizzato per molte chiese della Calabria.

Per espressa volontà di Tonina Garofalo, il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla Parrocchia di S. Aniello per opere di carità.

Tonina Garofalo

I suoi esordi l’hanno vista protagonista a Roma nel 1968 con la partecipazione alla mostra internazionale universitaria e con presenza in catalogo. Da allora ha sempre perseguito uno stile molto personale, esponendo in tutta Italia.

Nel 2018 ha celebrato il 50esimo anniversario di attività artistica, coronando un curriculum denso di partecipazioni esclusive a mostre di carattere nazionale e internazionale.

La più recente esposizione è stata organizzata dalla Galleria Nazionale di Cosenza con il prezioso intervento di Antonella Cucciniello, direttore della Direzione Regionale Musei Calabria e del compianto critico d’arte Tonino Sicoli.

È possibile ammirare alcune opere dell’artista al Maon, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende, alla Galleria Nazionale di Cosenza, al Museo d’arte contemporanea di Teora, in provincia di Avellino, e al Museo comunale di Praia a Mare.

Diversi altri dipinti sono conservati ed esposti presso istituzioni pubbliche e private a Reggio Calabria, Orvieto, Cosenza e Fiumefreddo Bruzio.

Dal 2007 è attivo il sito personale www.toninagarofalo.it, un angolo completo ed esaustivo che racchiude l’intera attività della pittrice e poetessa calabrese.

TONINA GAROFALO

Presentazione del libro “Dialoghi intimi”

Parrocchia S. Aniello – Sala Parrocchiale

Martedì 22 marzo 2022

Ore 17

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saluteQualche anno fa lo scrittore Italo Calvino scriveva: “C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, né che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perché quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente cioè chiedendoli a chi li aveva, in cambio di favori illeciti. Ossia, chi poteva dar soldi in cambio di favori in genere già aveva fatto questi soldi mediante favori ottenuti in precedenza; per cui ne risultava un sistema economico in qualche modo circolare e non privo d’una sua armonia”.

La sensazione più immediata e malinconica è quella di una previsione sul prossimo futuro. Sulle elezioni Comunali. Se si faranno! Un possibile disastro annunciato? Per ora, mi limito a dire che tutti gli Amanteani, diciamo così, di strada e di piazza, dai contadini ai baristi, dai commercianti ai giovani con lavoro o senza e ai vecchi disincantati, ironizzeranno e imprecheranno sul fatto che si perderà, come sempre è accaduto in passato, una favolosa occasione di riscossa, comunque sarà un’operazione estranea a noi e alla città, sappiamo di essere pessimisti e peggio ancora indifferenti.

Ancora più demoralizzanti saranno le battute di “alti personaggi” che incontrerò, al livello sociale ed economico, e i loro commenti sulle prossime elezioni. Sentirò solo battute umoristiche tipo: “E’ previsto anche uno stand in piazza Commercio per illustrare la corruzione e il malaffare!” Se le persone che amano Amantea e la rispettano decideranno di starsene al balcone a guardare, uscendo di scena, senza vigilanze e indirizzo morale, le elezioni future serviranno, come ci hanno raccontato le cronache degli ultimi anni, esclusivamente, a dare non solo pane ma anche formaggio alle solite corruttele, a intrallazzatori di ogni risma. Gli stessi saranno preceduti dal loro Sparaballe di turno.

Amantea, e i suoi cittadini, vorranno rispettare la tradizione mandando ad amministrare la città quelle persone, con tutte le forme d’illecito, da quelle più subdole a quelle più selvagge che si salderanno in un sistema avente una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potranno trovare il loro vantaggio pratico, senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto! Potranno, ancora una volta, dirsi unanimemente felici molti, non fosse per una pur sempre numerosa categoria di cittadini onesti ai quali non si saprà quale ruolo attribuire! Una contro società degli onesti” coloro che non per qualche speciale ragione…. saranno onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik, da telefono disturbato.

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gigginoCuore di tenebradi Joseph Conrad, un polacco che scriveva in inglese, è stato spesso interpretato sia come un atto di accusa al colonialismo europeo sia come un percorso di introspezione psicologica nell’animo umano, alla ricerca delle radici del Male e delle sue motivazioni. La scelta di Conrad è stata quella di fare di queste due dimensioni le parti del Cuore di tenebra che l’europeo Marlow, partito come avventuriero al soldo di una compagnia commerciale, scoprirà poco a poco durante la risalita di un fiume.

Il punto è che questa scoperta non è affatto neutrale e senza conseguenze. Da un lato, sul piano storico, è una severa denuncia degli orrori nascosti su cui si regge l’economia e il benessere della “società civilizzata”: Kurtz (e la Compagnia per suo tramite) si arricchiscono sfruttando ciecamente le risorse del mondo da una posizione di potere politico e militare; le norme di Kurtz sullo sterminio dei nativi sono il punto d’arrivo finale ed estremo di una logica perversa di dominio. Conrad in questa sua opera sembra interpretare il pensiero del ClubBilderberg. La storia segreta dei padroni del mondo di Daniel Estulin.

Il Gruppo Bilderberg si è riunito per la prima volta nel 1954 al Bilderberg Hotel (da cui il nome) a Oosterbeek, nei Paesi Bassi. Da allora, ha tenuto una sessione all'anno, ogni volta in un luogo diverso. Le riunioni annuali dei potenti della Terra non sono un mistero, ma il loro contenuto sì.ll successo di questo primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente con Retinger nel ruolo di segretario permanente. Alla morte di Retinger divenne segretario l'economista olandese Ernst van derBeugel.

Ogni anno, tra 120 e 150 personalità di diversi paesi si incontrano in un posto nel mondo tra imponenti misure di sicurezza e una riservatezza che crea un'aura di mistero. Contribuisce a questa fama il fatto che ciò che viene detto è segreto.

Non è ammesso nessun giornalista od osservatore, né viene pubblicato alcun comunicato. I partecipanti sono vincolati alla regola del silenzio: non possono rivelare neppure l’identità dei relatori che hanno fornito loro determinate informazioni (alla faccia della declamata ‘trasparenza’).

Oggi la giornalista Cristina Martín Jiménez è considerata un'esperta a livello mondiale del Club Bilderberg ed è regolarmente invitata a tenere conferenze in più Paesi. Ha inaugurato il I Forum internazionale di controinformazione, tenuto in Venezuela alla Fiera internazionale del libro del 2008.

il magistrato Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione (deceduto nel 2018), riassumeva come segue il risultato delle indagini effettuate: ‘Il gruppo Bilderberg è uno dei responsabili della strategia della tensione e quindi anche delle stragi’ a partire da quella di Piazza Fontana, di concerto con la CIA e i servizi segreti italiani, con Gladio e i gruppi neofascisti, con la P2 e le logge massoniche Usa nelle basi Nato.

Gigino A Pellegrini & G elTarik in collegamento da un luogo segreto.

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