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Ci compiaciamo con noi stessi e con le decine di persone che ci hanno confortato nella ricerca delle cause dei tanti, troppi incidenti che sono avvenuti, che avvengono e che avverranno sul vialone dell’ex Asl se non si corre immediatamente ai ripari

La prima indicazione ci è giunta da un ex comandante della PM di Amantea che scendendo dal vialone dell’ex Asl ha sentito la macchina andare per fatti suoi proprio mentre transitava sotto il ponte della SS18 ( e dopo di lui altri) e ci ha segnalato il problema invitandoci a capire cosa stesse succedendo.

Ci siamo allora portati sul posto per tentare di capire da vicino e nella occasione della nostra seconda visita abbiamo avuto modo di giungere proprio poco dopo uno dei tanti incidenti

Grazie al primo articolo diversi nostri lettori ci hanno parlato di vari casi di sbandamenti occorsi a loro stessi od a loro conoscenti

Sempre grazie ai nostri articoli la chiamata nel caso del tamponamento multiplo ed il nostro arrivo tempestivo per raccogliere le informazioni di prima mano e scoprire che non scivolavano solo le auto ma anche le scarpe.

E da questo ultimo nostro articolo un mare di apporti

Per esempio ci ha contattato un tecnico esperto in problemi di sicurezza stradale che ci ha suggerito di scattare foto del bitume

Siamo andati a scattarle e nel mentre si è fermato un architetto amanteano

Appena spiegatogli il nostro dubbio l’invito a tenere conto anche di una serie di altri fattori.

Poi un tecnico dell’ente provincia ci ha segnalato che fatti similari sono stati rilevati anche sulle strade provinciali confermandoci nelle nostre impressioni e suggerendoci anche un mini intervento che da solo può risolvere il problema

Insomma ecco le ragioni

La prima domanda che ci siamo osti è stata questa: perché gli incidenti avvengono solo per le auto che scendono dal vialone?

Se si fosse trattato di oli e grassi sarebbero scivolate sia le auto che scendevano che quelle che salivano.

Ed allora l’esame del manto bituminoso

Il manto in salita per quanto consumato non è fortemente scivoloso

Lo è invece quello in scende dal poliambulatorio

In sostanza essendo il vialone è in forte discesa le auto quando arrivano al sottopasso della SS18 sia per la fine della discesa che per la curva frenano .

E frenando hanno consumato fortemente il manto bituminoso.

In particolare si nota una striscia da consumo che al tatto si mostra scivolosa anche senza essere bagnata.

Le particelle di gomma da frenatura , la prima acqua e la forza centrifuga alla quale sono indotte le auto che curvano a sinistra fanno il resto

E le auto sbandano. Si tamponano.

Che cosa fare

Nell’immediato basta una “grattatina” al bitume ripristinando la sua asperità

Subito dopo la riproposizione del bitume.

Nelle more che il comune pensi anche alla manutenzione prima che alla costruzione del ponte sul Colongi almeno avvertire la gente che su questa strada si scivola e ci si può anche fare male.

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Parliamo della giovane donna uccisa in Fiumefreddo Bruzio.

Erano in tanti a conoscerla, in tanti a comprare le sue ricotte, i suoi formaggi.

Frequentava il mercato degli agricoltori ad Amantea dove si compra a km zero.

Una donna dolce, serena e silenziosa, pronta a servirti subito con cortesia.

E quando non riusciva a vendere tutto il prodotto nel mercato andava in giro per la cittadina offrendo quanto aveva a famiglie amiche che non erano potute andare al mercato.

E proprio il fatto di averla conosciuta ha lasciato tutti addolorati.

M anche perplessi.

Qualcuno ci riferisce che da qualche tempo non era serena.

Il sorriso era di cortesia ma triste.

Aveva perso il marito ma le erano rimasti due figli.

E la famiglia era stata arricchita anche da nipotini sui quali riversava tutti il suo amore di nonna.

Vedova aveva iniziato un rapporto con Franco Garritano, un piccolo imprenditore edile di Fiumefreddo Bruzio.

Un rapporto che sembrava non essere mai stato sufficientemente sereno al punto da poter diventare stabile.

Le liti erano frequenti

Lui però sembrava ossessionato dalla gelosia.

Al punto che la seguiva anche la domenica al mercato di Amantea, forse per verificare se avesse qualcun altro.

Un comportamento che lei probabilmente riteneva inaccettabile non appartenendogli.

E forse intendeva rompere questo rapporto ormai diventato ossessivo.

Sembra che invece lui le avrebbe chiesto di convivere, ma senza avere, sembra, risposta positiva.

Maria aveva la sua azienda che era il suo mondo, il suo lavoro, i suoi clienti , i suoi figli ed i suoi nipotini ai quali dedicava tutto il tempo che aveva.

Maria avrebbe voluto un altro uomo dopo la morte del marito che lei aveva assistito amorevolmente fino alla morte.

Ma Franco non sembrava essere quello che lei avrebbe voluto.

E lui, Franco, non nascondeva di attraversare un momento difficile.

Almeno stando alle voci raccolte tra chi lo conosceva

Voci che se diffuse ed ascoltate avrebbero potuto segnalare la gravità della situazione

Maria è stata vista l’ultima volta domenica 5 ottobre, ma non era serena. Affatto.

Forse temeva, ma non ha detto nulla.

A questo punto solo Franco se ancora vivo potrà raccontare il suo dramma o la sua follia.

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giochi villaAmantea:  Ed ancora una volta è l’amore a vincere.

I bambini che frequentano insieme ai genitori ed ai nonni il parco della Grotta, trascorrendo il loro tempo ai giochi che da qualche anno sono stati installati dall’amministrazione comunale in prossimità dell’ingresso, sono tornati a sorridere. Gli operai comunali, coordinati da Rocco Cima, hanno concluso l’opera di ristrutturazione degli stessi, ponendo così rimedio al gesto scellerato e vile di quanti qualche settimana addietro hanno scaricato la propria rabbia sulle giostre usate dai pargoli nelle ore più fresche della giornata.Si è trattato di un atto vandalico che ha smosso le coscienze e che ha indignato buona parte della comunità nepetina, tanto che lo stesso sindaco Monica Sabatino, all’indomani della distruzione dei giochi, ha convocato una riunione straordinaria in comune per aumentare le misure di sicurezza.Le forze dell’ordine si sono prontamente attivate, intensificando i controlli soprattutto nelle ore notturne. Ma anche l’esecutivo ci ha messo del suo ed in pochissimi giorni tutto è stato riparato. Le attrattive dedicate ai più piccini, inoltre, sono state nuovamente pitturate, offrendo così allegria e gioia ai fanciulli.«Il parco della Grotta – ha spiegato non senza emozione il primo cittadino – è come se fosse la casa di tutti gli amanteani. Dobbiamo adoperarci per mantenerla pulita e in ordine, dando modo a turisti e visitatori di emozionarsi di fronte a questo suggestivo angolo della Calabria».L’appello è stato prontamente raccolto. In primis dagli stessi operai che senza guardare l’orologio si sono attivati per ripristinare ogni cosa nel più breve tempo possibile. E poi anche dal personale delle cooperative che giorno dopo giorno si prende cura del prato e dei servizi igienici, restituendo un’immagine della villa comunale ordinata e linda.I bambini con il loro vociare continueranno ad animare i vialetti del parco, seguiti con lo sguardo dalle mamme e dai papà. L’auspicio, non per spirito di vendetta ma per fame di giustizia, è che i vandali che hanno voluto offendere la città rompendo ciò che non dovrebbe essere toccato vengano presto individuati per assumersi le proprie responsabilità. Nel frattempo che ciò avvenga, sarà possibile godere della bellezza delle mura del centro storico e dell’incanto che l’antica Grotta è in grado di generare al semplice sguardo.

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