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coricaRiceviamo e pubblichiamo nota stampa Fare Ambiente .

«Predisporre interventi efficaci per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera che interessa il sito di Coreca, ad Amantea, e però poco invasivi ed a basso impatto ambientale per tutelarne l’elevato valore paesaggistico, è una priorità che richiede il coinvolgimento dei migliori professionisti e dei tecnici più esperti su cui è possibile contare. Per questo abbiamo indirizzato una missiva all’Ordine provinciale degli architetti, a quello degli ingegneri e dei geologi ed all’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica chiedendo un parere in merito alla migliore strada da intraprendere per risolvere il problema».E’ quanto si legge in una nota del responsabile regionale di FareAmbiente Calabria, Antonio Iaconetti.«Prima che si proceda all’allestimento di opere costose, inutili e dannose – informa Iaconetti – prima di pregiudicare l’inclusione di questo splendido tratto di litorale tra i Siti di Importanza Comunitaria, intendiamo dare massima pubblicità, se necessario anche a livello nazionale, della scellerata idea di posizionare barriere nell’area antistante la scogliera, in completo spregio delle peculiarità naturali e morfologiche. Per questo abbiamo richiamato l’attenzione degli Ordini Professionali affinché diano vita ad un lavoro sinergico e di collaborazione con le istituzioni per individuare una soluzione alternativa, che da un lato freni il fenomeno dell’erosione e dall’altro non pregiudichi il patrimonio ambientale e paesaggistico della zona di Coreca».

Avv. Antonio Iaconetti

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avisAuguri per il nuovo anno scolastico a tutti i giovani Studenti, ai Dirigenti scolastici, ai Docenti e a quanti operano nel mondo della Scuola.

 

Non c’è un ambito più idoneo di quello della Scuola nel quale favorire l’acquisizione di abilità e competenze perché i giovani siano capaci di decidere autonomamente, in libertà e assumere le proprie responsabilità anche verso i problemi di rilevanza sociale tra cui la donazione di sangue.

Pertanto, l’AVIS ha scelto da molto tempo di operare con le scuole per costruire insieme ai ragazzi un nuovo percorso di educazione alla solidarietà.
Promuovere nei giovani la solidarietà agita percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. I giovani, protagonisti del futuro e speranza del domani, sono persone curiose e sensibili con capacità ed attitudini che vanno scoperte e stimolate in percorsi che permettono loro di mettere alla prova se stessi, per scoprire il mondo attorno e individuare le sfere in cui si possono esprimere al meglio. E’ nel volontariato e, quindi anche nell’AVIS, che qualsiasi giovane potrebbero trovare una risposta al bisogno di stare assieme e di vivere esperienze formative che lo aiutano a crescere interiormente, ricercare certi valori fondanti e fondamentali nella Vita di ogni essere umano, il rispetto per la vita, rispetto per gli altri, la solidarietà, l’amicizia, l’altruismo; valori che purtroppo, nella nostra società, legata più al consumismo, si stanno ormai perdendo.

L’Avis, attraverso il suo quotidiano operare intende mostrare ai giovani che è nella solidarietà agita e vissuta il modo arricchente di stare insieme e l’occasione che porta a vivere la cittadinanza in un ottica di sviluppo delle abilità e competenze pro sociali. Pertanto, l’Avis e la Scuola, con le Istituzioni, in continuità con la famiglia, e nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali ed educativi, possono costruire una cultura educativa basata sul senso del civismo e aiutare le nuove generazioni a fare un uso costruttivo del tempo libero.
L’Avis, sempre attiva nella promozione del concetto di salute unito a quello di solidarietà, con i suoi interventi con studenti e docenti può contribuire anche ad arricchire l’offerta formativa complessiva della Scuola, promuovendo riflessioni sugli stili di vita da adottare per star bene e favorendo comportamenti solidali nei ragazzi attraverso la cultura del dono.

Attraverso la diffusione di materiale informativo e divulgativi sulla donazione quale opportunità di medicina preventiva e sul Sevizio Civile quale espressione del diritto/dovere di cittadinanza e di strumenti didattici di supporto per gli insegnanti finalizzati alla costruzione di itinerari formativi di orientamento alla solidarietà, cittadinanza e alla responsabilità sociale, quali presupposti per avvicinare i giovani alla cultura del dono, nonché coinvolgendo le famiglie in una programmazione coordinata di percorsi di educazione alla cittadinanza democratica e solidale in ambito Scuola Famiglia per favorire i rapporti tra insegnanti, genitori e giovani possiamo meglio raggiungere l’ambizioso obiettivo di avere dei futuri cittadini sensibilizzati, disponibili all’aiuto, educati alla cittadinanza e alla solidarietà, che esaltando il valore della vita e il rispetto del prossimo privilegiano un aspetto: “il dono del sangue”; donne e uomini che siano lievito in una società, la nostra, quella calabrese, migliore e più vicina ai valori che l’Avis da oltre ottanta anni ha assunto nella propria missione, e, quindi, autentica risorsa non solo per la sanità calabrese ma per tutta la comunità civile.


 

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Orlandino Greco è stato sindaco di Castrolibero per 13 anni.

Poi da Giugno 2009 vinte le consultazioni elettorali provinciali nella lista dell’MPA e viene nominato Presidente del Consiglio Provinciale.

Ora Orlandino dà vita ad un Movimento Autonomista

“ Abbiamo costruito un movimento territoriale che si farà portavoce delle tante esigenze inascoltate delle comunità delle Regioni del Meridione. L’Italia del Meridione ha bisogno che amministratori, politici, mondo imprenditoriale e associativo si alleino per lo sviluppo di un modello economico, di relazioni sociali in grado di rispondere alla crisi dell’economia globale coniugando etica ed economia, stabilendo legami sociali, legami generazionali, legami differenti per uno stile di vita rivolto alla comunità, alla partecipazione e alla sicurezza comune”

“Basta- dice Orlandino Greco "Il Mezzogiorno non sarà più suddito".

E’ questo il messaggio che il politico calabrese ha portato ai suoi amici amanteani .

Poi nel breve incontro ha ricordato che «I partiti ideologici sono finiti in malo modo, così come quelli le aderisti, perchè mancava un quadro territoriale, la realtà locale per cui destra e sinistra avevano lo stesso significato a nord e sud quando, invece, esistono da 150 anni differenze macroscopiche. Esiste ancora un Sud che è visto come palla al piede e un nord che ha un Pil molto elevato come conferma l’ultima statistica sulla competitività, stilata dalla Comunità europea, la Calabria è al 233mo posto e la Basilicata al 232mo».

Poi Orlandino Greco lancia la sua sfida “ Basta rassegnazione. Bisogna individuare i responsabili. Bisogna riscrivere il ruolo del Meridione, o meglio dell’Italia del Meridione. La soluzione al problema Italia è il sud, senza questione meridionale. La soluzione è nel passare da terra di consumo a terra di produzione. Vanno ripensati l’università, l’economia, il commercio. Bisogna legare tutto al territorio, così come la formazione».

“Per questo è nato l’Italia del Meridione”.

Poi conclude:” Basta con l’usato” Le seconde linee della politica, chiedono alle prime di mettersi da parte. Vogliamo creare un Movimento generazionale che faccia la guerra ai padri.

Ed arriva il manifesto di IdM.

Un manifesto che prende le mosse da una frase di Luciano De Crescenzo: «A quanti vogliono sapere se io sono di centrodestra o di centrosinistra rispondo: sono del centro storico».

Ora Orlandino mira alle regionali.

Non è ancora dato di sapere con chi sarà candidato

Una cosa è però certa che gli amici di Amantea gli saranno vicini

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