Ancora e sempre il comune di Amantea sorprende per la “impudenza” e la “arroganza” con la quale opera.
Una “impudenza” ed una “arroganza” che garantisce la “immunità” con la scusa che tanto così fan tutti, che non esistono reali ed immediati controlli, anche quando vengono denunciate le 50 ed oltre sfumature di grigio che in questa movenza raggiunge le tonalità più nere del nero.
Una impudenza” ed una “arroganza” che permette alla amministrazione di passare con una leggiadria da un concorso che- per quanto disposto dalla sentenza del TAR- non viene espletato( parliamo dei vigili precari) ad uno che viene espletato anche se il posto non esiste (parliamo di quello di Funzionario del servizio economico finanziario).
E tutto nel silenzio più greve di una pseudo minoranza-opposizione che lascia quasi totalmente il dovere di controllo alla sola Francesca Menichino che oggi scrive:
E’ molto semplice- direi scontato- parlare di legalità, di trasparenza e dirsi amministratori onesti ed intransigenti, ma la legalità si vive costantemente attraverso ogni atto amministrativo.
Anche e soprattutto attraverso l’espletamento di un concorso. Qualsiasi concorso e qualsiasi occasione di lavoro o di vantaggio economico, riguardo al quale non si dovrebbe nemmeno lontanamente indurre il sospetto che si voglia favorire qualcuno a danno degli altri l’onestà e l’imparzialità vanno non proclamate ma dimostrate concretamente in modo trasparente. Ed invece ad Amantea con impudenza , con arroganza si mirano degli obiettivi spesso prestabiliti e poi si vede come fare per raggiungerli lasciando un’apparenza (ma ormai non ci crede più nessuno) di legalità.
Così si modificano i bandi anche più volte ( gli esempi sono diversi, l’ultimo è l’ home care premium che ha introdotto il colloquio prima non previsto) si cambiano le norme del regolamento dei concorsi per rendere “impossibile” l’espletamento di un concorso ritenuto forse scomodo (esempio procedura di stabilizzazione dei vigili precari) si congelano concorsi per posti di pensionati che non possono andare in pensione. Ma quando la corda si tira troppo finisce che poi si spezza e che magari il prefetto, dopo le pressioni del M5S, solleciti l’espletamento del concorso. Bisognerebbe fare le cose in modo regolare, anzi più che regolare: il concorso è indetto quasi da un anno; anche se il bando non lo prevede un’amministrazione trasparente oltre a pubblicarlo sul sito lo mette perennemente in primo piano gli dà massima diffusione, impiega (finalmente per cose utili e di valenza amministrativa) l’addetto stampa e magari si spinge ad inviare una comunicazione a tutti gli ammessi come tra l’altro il bando dice quando nell’art.10 si legge “il calendario delle prove scritte verrà comunicato ai candidati almeno 15 giorni prima della data fissata per la prima prova”. Poi magari pubblica la graduatoria in base ai titoli, per come previsto, ed infine espleta in modo serio il concorso senza lasciare sospetti . Invece nessun risalto è stato dato al calendario delle prove (forse chi doveva sapere sapeva) è così si sono presentate solo 12 persone su 67, inoltre alle ore 9 i candidati che si recano alla palestra delle scuole medie , posto indicato come sede di espletamento del concorso, non trovano né la commissione e nemmeno i banchi.
La commissione giunge alle 10:15 dopo avere elaborato nella stanza della segretaria le tracce. Giungiamo sul posto rivendicando non solo il diritto ma anche il dovere di controllo e di sindacato ispettivo, ma ci lasciano fuori dalla porta insieme a Mario Aloe che respinge i nostri rilievi ritenendoli offensivi, perché chiedere trasparenza per qualcuno può rappresentare un’offesa.
Non ci resta che informare le forze dell’ordine: lo facciamo sia verbalmente che protocollando le nostre osservazioni indirizzate al sindaco, alla Commissione e ai Carabinieri: il rilievo riguarda soprattutto la informazione sul concorso e il dato della scarsissima affluenza.
Ma le osservazioni potrebbero essere anche altre, coma la mancata valutazione dei titoli, la possibilità di consultazione di testi e fotocopie che pare sia avvenuta senza controllo e anche la stessa modificata natura del posto messo a bando, dopo che la pianta organica è stata di nuovo modificata e il servizio che era stato riunito è stato nuovamente sdoppiato in Tributi (di recente è stata incaricata la dott.ssa Zagordo) e Finanze. Vedremo come si determinerà domani la dott.ssa Lupo, presidente della commissione, nella speranza che domani sia davvero, come si dice, un altro giorno”.
Ma la dichiarazione più importante è quella che appare sulla pagina face book che vi sottoponiamo: