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Giovanni è un persona simpaticissima e molto intelligente. Di estrema cultura, non obbedisce però a niente che non sia espressione della totale libertà. Libertà,culturale, di pensiero, di azione. Giovanni è fuori da ogni schema. Di lui nessuno può dire che faccia parte di una qualsivoglia organizzazione od associazione che gli imponga alcunché, che lo limiti, che lo riconduca all’interno di regole, di schemi. In fondo uno spirito libero rispettato da tutti.

Da qualche tempo però suscita perplessità tra i suoi concittadini (ognuno può immaginarlo come appartenente alla propria comunità)

Gira, infatti, per più ore al giorno con un lungo camice bianco ed uno stetofonendoscopio.

E lo poggia dappertutto. Sui portoni delle case, sulle porte dei negozi, sulle saracinesche dei garage, sui muri, sulle auto parcheggiate, per terra.

L’unica cosa sulla quale non poggia il suo prezioso strumento sono gli “uomini”del suo paese. Parlo di tutti gli uomini, da quelli noti e conosciuti a quelli totalmente sconosciuti.

Che sia prezioso ce l’ha detto lui. Si tratta non già di un semplice stetoscopio o di un fonendoscopio , capaci cioè di sentire cuore, spalle o visceri , ma di uno stetofonendoscopio di sua invenzione ed in grado di avvertire ogni anche piccolo colpo di tosse.

Già ma quali tossi, siamo costretti a chiedergli.

E lui ci sorride.

Poi risponde “Ormai la tosse è una malattia dilagante, che prende tutti”

E quando ci risponde ha lo sguardo del folle , di quello che indossa il pirandelliano “berretto a sonagli”, quello strano cappello che autorizza e costringe chi lo porta ad esprimere il suo pensiero in totale libertà e senza remora alcuna, descrivendo ciò che vede attraverso la lente deformante della follia.

Ma esistono medicine per queste tossi?

Non ne ho ancora trovate- è la risposta- né credo che se ne troveranno mai.

Giovanni- scusaci- ma di quali tossi stai parlando?.

E che, non lo sai che, come dicono a Napoli, “Pure ‘e pullece tenen ‘a tosse!!!!”

Parli di quella metafora popolare, che sta ad indicare come anche persone senza titolo, né merito, né parte, anelino affannosamente a farsi notare?

Parli di chi è rimasto in silenzio per anni e poi all’improvviso si sveglia, magari solo per paura o per provare ad essere vivo almeno una volta nella vita?

Parli di chi strumentalmente si inventa la tosse solo per spostare l’attenzione della gente verso fatti meno pericolosi( per lui si intende)?

 Cioè la pulce è il povero sciocco che si dà arie di grand’uomo?

Ma la tua è una vera e propria rivoluzione contro l’ovvietà , contro l’accettazione passiva, contro la tolleranza spesa all’estremo? Intendi dileggiare gli imbecilli, gli ipocriti, i falsi?

Parli delle escort che discutono di decenza?

Sgranò gli occhi e fece diverse volte cenno di si con la testa.

Scusa . Ma ne hai trovate di pulci con la tosse ?

Molto più di quelle che puoi mai credere-fu l’amara risposta- e si tolse il cappello.

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Di seguito la nota diffusa dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza

“I finanzieri della Tenenza di Amantea hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Paola 3 persone. Sono accusate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e alla frode fiscale. Le Fiamme Gialle hanno anche eseguito un sequestro preventivo del complesso aziendale, riconducibile ai tre denunciati, per un valore complessivo di circa 100.000 euro emesso dal Gip del Tribunale di Paola.

Il reparto del Tirreno cosentino, nell’ambito di una serie coordinata di verifiche fiscali, ha rilevato che l’impresa sottoposta a sequestro era gestita, di fatto, da un soggetto già dichiarato fallito ed indagato proprio per la bancarotta di una precedente società operante nel settore della grande distribuzione. Le attività di verifica hanno permesso di constatare la sottrazione al fisco di una base imponibile di circa 3 milioni di euro, imposte dovute per quasi 200 mila euro di Iva e per oltre 20mila euro di Irap, nonchè l’omesso versamento di Iva per oltre 50mila euro e di ritenute operate ma non versate per oltre 10 mila euro.

Le indagini hanno dimostrato gli stretti collegamenti tra i tre soggetti indagati i quali, oltre al legami parentali, hanno cointeressenze nella gestione delle tre società susseguitesi nella medesima sede, utilizzando le medesime attrezzature, passate di mano tra le varie società con atti falsi e/o fraudolenti, nell’esercizio dell’attività ora sottoposta a sequestro.

Gli espedienti ed i particolari tecnicismi strategicamente posti in essere dagli indagati, emersi nel corso dell’attività investigativa, hanno determinato negli organi inquirenti il convincimento della necessità di adottare il provvedimento il sequestro di tutti i beni aziendali attraverso l’emissione di un decreto di sequestro preventivo della totalità dell’azienda del valore commerciale”

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La stampa riporta il risultato di una indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza e dalla Procura della Repubblica di Paola.

Una indagine certosina come è abitudine della magistratura e della GdF

Sono state esaminate 3827 autocertificazioni attestanti il diritto all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario

Ebbene solo 53 persone sono state denunciate per aver dichiarato il falso e per aver truffa ai danni del sistema sanitario regionale

Cioè ,incrociando i dati sono emerse solo 53 posizioni irregolari di quanti avevano beneficiato, illegittimamente, dell'esonero dai ticket.

Parliamo dell’ 1,38 % della intera popolazione controllata. Una percentuale che non copre nemmeno l’errore materiale.

E’ necessario allora evidenziare l’onestà dei calabresi.. Parlo del popolo, ovviamente; della gente semplice, dei pensionati, dei disoccupati, di quei tanti che hanno difficoltà perfino al pagamento del ticket e che troverebbe comodo pagare almeno come nelle altre regioni italiane più ricche e che pagano( guarda caso) ticket inferiori e per un servizio migliore!”

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