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Era in corso il consiglio comunale di oggi quando un impiegato dell’ente attraversava il salone , apriva il cancello che accede allo spazio retrostante la stessa sala e giustificava questa anomala azione evidenziando che dal muro posto a ridosso della collina del castello colava acqua.

E’ stato gioco forza andare a vedere e notare che da più parti , poste a diverse altezze, del muro usciva acqua.

Nella parte più bassa, addirittura, si notava uno zampillo.

La presente è l’unica foto tratta della vicenda.

Obbligatorio interrogarsi su quanto stava accadendo.

Tutti a opinare che si trattasse di acqua piovana anche se non piove da due giorni.

Intanto arrivavano tecnici ed esperti.

Dopo 10 minuti circa lo zampillo smetteva di correre.

Misteriosamente come era apparso.

Questa evoluzione ha orientato gli astanti a supporre che potesse trattarsi, invece che di acqua piovana, di una perdita di qualche condotta.

L’Amministrazione ora resta impegnata a far controllare il fenomeno al fine di valutarne la origine e la eventuale gravità

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La mareggiata ha mostrato una situazione incredibile.

E’ quella di imprenditori balneari che vengono contravvenzionati per avere spostato( non rubato) la sabbia della propria concessione demaniale per difendere le strutture regolarmente autorizzate ma che pur tuttavia vengono parzialmente distrutte da questa ultime mareggiata.

Un buon napoletano avrebbe detto “Cornuto e mazziato”

Noi invece ci poniamo la domanda: chi sbaglia?

E’ stato sbagliato consentire uno stabilimento annuale quando si sapeva che il mare avrebbe potuto distruggerlo?

Ma dopo che è stato autorizzato e costruito è davvero illogico difenderlo?

E se non con la solita sabbia che in alcuni casi funziona e che è stata sempre permessa o tollerata ( un po’ in ogni dove), con che cosa occorre difendere un bene privato?

Ed ora?

Chi ripagherà i danni subiti dalla mareggiata?

E chi pagherà i danni subiti dal lungomare?

Il bravo Oliverio ed il Pd che governa la Calabria domani mattina chiederà la calamità naturale?

E se richiesta ( e concessa) lo sarà solo per i beni pubblici od anche per i beni privati?

Ed il bravo Iacucci anche questa volta darà ai comuni mille euro a km?

Ed il comune prenderà atto che i lidi assentiti, se non difesi,possono essere distrutti dalle mareggiate?

Il comune si chiederà che cosa fare con questo benedetto Piano Spiaggia?

Lo modificherà, lo cambierà?

Certo non sarebbe male se si prendesse atto che senza opportune difese non resterà spiaggia, non resteranno lidi, e forse non resterà nemmeno il lungomare!

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“Questo è stato il mio ultimo consiglio comunale”.

Sono state queste le parole con le quali si è chiuso il consiglio comunale di oggi 22 novembre.

Nessuna ragione è stata addotta per giustificare questa importante decisione.

Un mistero che è continuato anche quando la consigliera Menichino ha chiesto pubblicamente di conoscere le precise ragioni dell’abbandono della importante carica politica.

Un mistero che è continuato anche quando, sempre, la consigliera Menichino ha chiesto pubblicamente di conoscere il sostituto della consigliera Ciccia.

Ovviamente nella sala, invero, semideserta tra sorrisetti di varia entità e natura sono state avanzate le possibili ragioni.

Il sostituto della consigliera Ciccia potrebbe essere Enzo Giacco.

Le ragioni delle dimissioni invece potrebbero essere legate ad altri incarichi ai quali Caterina Ciccia ambirebbe ove si verifichi il programmato piano di ridefinizione della giunta.

Tutto, ovviamente, sempre che venga approvato il bilancio e questa giunta veda un futuro duraturo e non precario.

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