La storia è la medesima, ad Amantea come a Bologna, come in tutta Italia
Arrivano a migliaia ( anche oggi).
L’Italia li ha ospitato per un anno e mezzo.
Poi a febbraio scorso ha detto basta ed allo scadere del Piano di accoglienza, le Prefetture hanno dato ad ognuno di loro 500 euro per abbandonare l’Italia.
Molti si sono sparsi per l’Italia e l’Europa.
Molti non vogliono ritornare nella loro patria e nessuno li inoltra
Ed a Bologna non sapendo dove andare, però, erano tornati a vivere nella struttura dell’ex caserma di Prati di Caprara che versa in condizioni fatiscenti.
“No place to go”. Nessun posto dove andare. E’ questa la frase che, come un mantra, una ventina di migranti africani continuavano a ripetere dopo lo sgombero da parte delle forze dell’ordine( Polizia e carabinieri).
Sono quasi tutti originari della Nigeria, ma in fuga dalla Libia.
A Bologna, la Croce rossa, che gestisce l’ex caserma, il 4 marzo aveva staccato la corrente elettrica e fatto in modo di rendere inagibile la struttura per obbligare i migranti ad abbandonarla.
Ad Amantea invece la Onluss continua ad assistere la ormai poco più che decina di immigrati ancora in attesa di permesso di soggiorno.