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Ennesima truffa ai danni dell’INPS di Francesco Gagliardi

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Amici lettori di Tirreno News oggi vi voglio parlare di una colossale truffa ai danni dell’INPS.

Non siamo in Calabria e non siamo nella nostra provincia di Cosenza.

Siamo ad Ardea antichissimo paese laziale della provincia di Roma, a circa 35 Km dalla capitale, ora frazione del Comune di Pomezia.

E qui viveva fino ad alcuni anni fa insieme ad una figlia una signora che percepiva una pensione abbastanza consistente. Nel febbraio 2010 morì per cause naturali.

Fin qui nulla di straordinario.

Il bello e lo straordinario verrà dopo la sua scomparsa.

In questi casi i figli superstiti o chi per loro hanno l’obbligo di depositare presso il Comune di residenza della defunta il libretto di pensione.

Sarà cura di qualche impiegato comunale informare l’INPS dell’avvenuto decesso della pensionata. Ma del fatto che vi sto raccontando tutti erano a conoscenza della morte della pensionata tranne l’INPS.

E così la figlia superstite per oltre sette anni ha continuato a percepire la pensione della mamma scomparsa senza averne alcun diritto e quindi illecitamente e fraudolentemente.

Ogni mese si recava presso l’Ufficio Postale del paesino laziale e riscoteva la pensione di circa 2000 euro perché aveva l’apposita delega firmata a suo tempo dalla madre. 2000 euro, oggi come oggi, con i tempi che corrono e con gente che percepisce pensione da fame, sono una bella sommetta.

Il caro ed indimenticabile Totò direbbe :- Alla faccia del bicarbonato di sodio! - Per tutti era morta la signora, per i parenti, per gli amici, per i vicini di casa, ma non per l’INPS e per gli impiegati postali del Comune di Ardea, i quali, essendo Ardea una piccola frazione di poco più di 1000 abitanti, dovevano conoscere tutti i pensionati ancora in vita che ogni mese si recano all’Ufficio Postale.

C’è voluta una segnalazione anonima per poter svelare la truffa all’INPS e così i Finanziari di Pomezia dopo aver condotto le indagini sotto il coordinamento della Procura di Velletri hanno denunziato la truffaldina figlia della signora morta da anni per avere indebitamente percepito la pensione della madre omettendo di avvisare l’INPS dell’avvenuto decesso a febbraio del 2010.

Secondo voi soltanto la signora dovrebbe essere denunziata e perseguita a norma di legge per la truffa ai danni dell’INPS?

Secondo me altre persone sono coinvolte nella truffa. Forse hanno taciuto per quieto vivere.

E anche loro dovrebbero essere denunziate per truffa aggravata e per aver nascosto il fatto.

Nei piccoli paesi tutti si conoscono e tutti sappiamo vita e miracoli delle persone che vi abitano.

Ultima modifica il Domenica, 14 Gennaio 2018 13:48
Redazione TirrenoNews

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