
"A marzo non mi ricandido"
È l'annuncio di Angelino Alfano a Porta a Porta.
"È una scelta personale, voglio dimostrare che in questi anni ho agito per responsabilità verso l'Italia"
"Ho scelto di non ricandidarmi in Parlamento perché ritengo che servano dei gesti per dimostrare che tutto quello che ho fatto e stato dettato da una profonda responsabilità nei confronti dell'Italia".
"Dal 5 di marzo, se si voterà il 4, non sarò ne ministro ne deputato. Dimostrerò che si può fare politica anche fuori dal palazzo".
"Non ho ancora parlato con Matteo Renzi: non avevo dovere di comunicazione con lui, è una scelta molto personale.
L'ho detto a mia moglie che condivide, anzi di più e a mio padre e a mia madre. Solo a loro tre".
"Per la prima volta nella storia due movimenti lepenisti ed estremisti, Lega e Fdi, sono in maggioranza - con più o meno il 20% - all'interno del centrodestra. Renzi ha emarginato i comunisti e il centrodestra ha imbarcato i lepenisti".
Ma molti hanno dubbi
Si tratta di un gesto di coerenza? Come di chi ha finalmente avuto consapevolezza dei danni che h prodotto alla nostra Italia?
O piuttosto ha paura di non farcela alle prossime elezioni ?
Comunque sia ci sembra una buona notizia
La storia ci dirà cosa ha fatto quest’uomo per la “sua” Sicilia e per la “nostra” Italia.
CAGLIARI – Decisa, sicura di sé, ostinata e battagliera, (ormai ex) «donna forte» del PD sardo. Non molti anni fa, ma sembrano altri tempi quando Francesca Barracciu, trionfatrice delle
primarie che avrebbero dovuto innalzarla nel 2014 alla presidenza della Regione Sardegna, dopo mesi di resistenza rinunciò in favore di Francesco Pigliaru. «Mi sono addormentata come candidata alla presidenza della Regione e mi sono svegliata al mattino dopo con l’avviso di garanzia».
Sottinteso: giustizia a orologeria…
Si disse che era stato Luca Lotti a chiamarla e a suggerirle che con quell’avviso di garanzia per peculato sulle spalle, il partito non poteva rischiare.
Pigliaru infatti riuscì a sconfiggere il centro destra e lei fu «risarcita» con la nomina a sottosegretario ai beni culturali (governo Renzi): «Un avviso di garanzia non è una condanna».
La carriera
Voti, gaffes e ancora voti, sempre nella «ditta»: PCI-PDS-DS –PD. Laureata in filosofia, da sempre in politica.
Un cursus folgorante. Consigliere comunale e poi sindaco del suo paese, Sorgono; consigliere regionale, segretario regionale del PD, candidata al parlamento europeo nel collegio Sicilia-Sardegna, prima dei non eletti ma con oltre 110 mila voti personali. È riuscita comunque a diventare anche europarlamentare quando Rosario Crocetta, eletto governatore della Sicilia, dovette lasciare il seggio di Strasburgo.
Poi con il procedere dell’inchiesta sulle «spese pazze» dei consiglieri regionali della Sardegna – quasi 100 indagati e più di 60 finora a processo – le dimissioni a catena: dal parlamento europeo, da sottosegretario, «apprezzate ma non sollecitate» (ipse dixit) da Renzi.
Uscirò a testa alta da questa storia»
«Uscirò a testa alta da questa storia». Francesca Barracciu, 51 anni, non ha mai perduto sicurezza di sé, neanche di fronte a qualche gaffe temeraria con annessa brutta figura. Come quando a un convegno confuse due Satta celebri scrittori (Sebastiano, il grande poeta della Barbagia di fine Ottocento) e il contemporaneo Salvatore («Il giorno del giudizio»…) e se la cavò con un «è stata una leggerezza del mio staff». O quando affrontò con foga sul web Alessandro Gassman che replicando a un «Chiarirò tutto» l’aveva fulminata: «Intanto che chiarisce, perché non lascia la poltrona (di sottosegretario) pagata da noi?». E lei, sanguigna, ribadì: «Chiarirò, lei intanto che impara a fare l’attore, può evitare di far pagare il biglietto cinema per i suoi film?».
Dopo la condanna
Ora si affida a un altro Satta, l’avvocato Franco Luigi, meritata fama di miglior penalista sardo e confida nell’appello. Dopo la condanna, andando via dal tribunale, si lascia un po’ andare: «Questa cosa mi ha rafforzato molto… penso di essere diventata una persona migliore». Ma non più la stessa: «Sono stati anni molto duri … sono un po’ scossa… sono stata travolta, e politicamente lasciata in solitudine
Da Il Corriere di Alberto Pinna
Ecco come si presenta :
In primis : Notificazione per “indirizzo email”
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Ma non è la email della banca
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Noterete l’italiano fortemente sgrammaticato!
Ora è vero che le banche sono in caduta libera, ma che nemmeno sappiamo più scrivere!!!
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