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Carissimi amici e lettori di Tirreno News oggi vi voglio parlare di una storia pruriginosa che ha fatto parlare quasi tutti gli abitanti della Versilia e di Camaiore e Viareggio in particolar modo.

Ne ha dato notizia il giornale “La Nazione” di Firenze: Incontri hot con i profughi.

Giovani e meno giovani donne della zona ogni sera si intrattenevano con i giovanissimi profughi africani in una casa del paese e li ringraziavano pure per le loro prestazioni sessuali con ricariche telefoniche.

La notizia ha fatto il giro dei paesi coinvolti e subito i social network, le strade, le piazze, i bar, i locali pubblici non hanno fatto altro che diffondere e ampliare la notizia, suscitando ilarità e una bufera politica.

Si dice in giro che donne di tutte le età arrivavano da varie zone della Versilia e si intrattenevano a lungo con i bei ragazzi africani che avevano i giorni e le notti libere a disposizione per divertirsi e far divertire le donne bisognose di coccole.

Non erano i baldi giovanotti che pagavano, come si è sempre fatto, le prestazioni sessuali, ma le donne.

Non con denaro o costosi regali, solamente con ricariche telefoniche.

In un primo momento si era pensato, dopo alcune segnalazioni degli abitanti della zona, che i giovani africani si accoppiassero con ragazze straniere, pure loro di colore, anche loro profughe e accolte nei vari centri di accoglienza.

Se fosse stato davvero così non ci sarebbe stato nulla di male, anche se era tassativamente proibito accogliere donne nella struttura maschile.

I ragazzi africani sono tutti giovani e, come tutti i giovani del mondo, alla loro beata età vanno in cerca di svago e di incontri amorosi con le ragazze.

Grazie, però, agli appostamenti delle Forze dell’Ordine, si è appurato che le donne non erano donne di colore, ma donne tutte bianche e del luogo, alcune addirittura sposate e con figli.

Apriti cielo! Subito si è scatenata la caccia per scoprire chi fossero queste vogliose donne che avevano scelto liberamente la allegra avventura con i baldi e robusti giovani africani e chi fossero i mariti e i fidanzati traditi, i quali, evidentemente, non erano in grado di soddisfare sessualmente i desideri e le voglie delle mogli e delle fidanzate.

Ora però, scoperta questa piccante avventura, le cose sono tornate alla normalità.

La sera non c’è più un via vai presso la casa di accoglienza e le signore se ne stanno chiuse nelle proprie case

La processione, per il momento, è terminata.

Ma il gossip continua.

Fra non molto arriverà a Camaiore un nuovo sacerdote mandato dal Vescovo della Diocesi.

Lui, sì, che nel confessionale ne sentirà delle belle.

Ma nel mese di gennaio di quest’anno si è verificato a Milano un altro curioso e piccante fatto di cronaca. Protagonisti sempre i profughi africani.

In un convento di suore che ospitava alcuni migranti 9 suore sono rimaste incinta. Le suore si difesero negando di avere avuto mai rapporti sessuali con i migranti.

Si vede che anche loro, come la Vergine Maria, siano rimaste incinte per volere ed opera dello Spirito Santo.

Uno dei giovani immigrati ospiti nel convento così si è espresso sulla scabrosa vicenda:- Grazie suore! Grazie Italia!.

Ci siamo divertiti tanto e consigliamo questo posto a tutti i nostri amici-.

Non voglio aggiungere altro.

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nataleFesteggiare il Natale in casa è una tradizione per milioni di famiglie in tutto il mondo: ma quali sono i segreti di cui è bene tenere conto per una cena perfetta? Il trucco è quello di cominciare dalla fine. Sembra un controsenso ma non lo è: se ci si concentra prima di tutto sul dolce, realizzare il resto del menù sarà semplice come bere un bicchiere d'acqua. Ovviamente ci sono alcuni punti fissi che non passano mai di moda, pur con le dovute varianti a seconda delle cucine regionali: il torrone, il panettone e il pandoro, però, sono delizie che superano tutti i confini. Ma se non si vuole ricorrere ai prodotti industriali, si può pensare di preparare una squisita torta fatta in casa (se invece ci si vuol cimentare nella realizzazione di un panettone, è necessario tenere presente che la procedura è lunga ed elaborata: a quel punto è meglio fare riferimento a una pasticceria di fiducia).

I dolci per il Natale

Mentre ci si scambiano delle frasi di natale di buon augurio non c'è niente di meglio che sgranocchiare un dolce gustoso e nutriente: per esempio il torrone, a base di frutta secca e miele, due ingredienti che garantiscono molteplici benefici alla salute di chi li consuma. Ma anche il croccante è tipico del Natale: con il giusto mix di nocciole, noci, mandorle e arachidi se ne possono preparare grandi quantità, avendo la certezza che ogni pezzo sarà davvero gradito.

Se ci si vuole allontanare dai dolci classici, invece, si può optare per il salame al cioccolato: a base di cacao e biscotti sbriciolati, può essere arricchito di volta in volta con un po' di caffè, con un goccio di marsala o con altri ingredienti, come il latte di riso o il malto. Sempre per gli amanti del cioccolato, ecco la torta di pere e cioccolato. Anche il tiramisù fa sempre una figura ottima quando viene portato in tavola: chi desidera sperimentare può provare quello all'arancia o all'ananas, o più semplicemente sostituire il caffè classico con quello d'orzo.

Come trascorrere un Natale sereno

Per la cena del 24 e per il pranzo del 25, ciò che conta è star bene in famiglia, mettendo da parte dissidi e litigi e concentrandosi sul piacere di trovarsi tutti assieme. Un piacere che, comunque, può essere impreziosito e valorizzato con un menù speciale. Si può cogliere l'occasione del tempo libero garantito dalle feste per dare libero sfogo alle proprie abilità culinarie, magari iniziando preparando il pane in casa: bastano un po' di acqua, della farina, un pizzico di sale e del lievito di pasta acida per impastare e mettere in forno delle pagnotte che, una volta pronte, emaneranno un profumo straordinario. E lo stesso impasto potrà essere utilizzato anche per cuocere le focacce o i grissini.

La creatività può prendere il sopravvento anche nella realizzazione degli antipasti: per delle tartine fuori dal comune è possibile spalmare sulle fette di pane una crema a base di succo di limone, salsa di soia, crema di sesamo e acqua calda, mentre la crema di tofu è ottima per un pinzimonio sui generis con cui accompagnare le carote o i broccoli. Passando ai primi, ci si può sbizzarrire con le lasagne, gli gnocchi, i pansotti o i tortelli cucinati con la pasta fatta in casa: e se tra i commensali c'è qualche vegano, basta sostituire la carne del ripieno con delle verdure o con un po' di seitan. Passando dalla pasta ai secondi, il pesce e la carne si prestano a mille ricette che possono essere preparate in anticipo: e lo stesso vale per le torte salate, da scaldare in forno per pochi minuti prima che vengano servite in tavola.

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Condannato all'ergastolo aveva a suo carico un mandato di cattura internazionale.

 

Il pluriomicida era stato condannato all'ergastolo nel suo Paese perché responsabile della morte di quattro persone ma si è presentato in ambasciata.

L'uomo, uncittadino pakistano di 31 anni, è stato arrestato dai poliziotti della Polizia di Stato.

 

Sono stati gli agenti del commissariato Ponte Milvio a fermarlo all’uscita dell’ambasciata del Pakistan, dove gli stessi dipendenti avevano avvisato qualche minuto prima la sala operativa della Questura della sua presenza.

 

Da accertamenti in banca dati, è emerso carico dell’uomo un mandato di cattura internazionale per scontare una condanna all’ergastolo, per un pluriomicidio commesso in Pakistan nel 2005.

 

Identificato, è stato poi accompagnato negli uffici di Polizia per ulteriori verifiche sul sua posizione, al termine delle quali è stato condotto in carcere.

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