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meleE non è la prima volta che L’Economist, rilancia il pregiudizio anti italiano. Ora il Regno Unito è paragonato all’Italia, dove, secondo questo giornale spazzatura ma tanto gradito e apprezzato dai nostri radical shick, regna il caos politico perché per la prima volta una donna e per giunta di destra sarà chiamata a governare l’Italia. La Prima Ministra Britannica, signora Truss, si è arresa. Si è dovuta dimettere dopo aver governato appena 45 giorni. In prima pagina del giornale è raffigurata con scudo, elmo, vestita come un centurione romano e in mano sinistra una forchetta con gli spaghetti invece che del gladio di Marte. Il giornale critica l’Italia e rosica, rosica. Invece di pensare al suo paese che non se la passa proprio bene, ancora una volta critica il Bel Paese. Evidentemente anche al Direttore, ai giornalisti e ai proprietari di questo giornale economico la vittoria del centro destra in Italia ancora non l’hanno digerita. Pensavano che avrebbe vinto il centro sinistra e che Capo del Governo sarebbe stato chiamato Enrico Letta. Ma, purtroppo per loro, ancora una volta il nostro Enrico dovrà stare sereno. Matteo Renzi docet. Tutti dicono e pensano che questo giornale sia un giornale autorevole perché letto e seguito nei paesi europei, per me è invece spazzatura mediatica buono e utile per vendere qualche copia in più, specialmente in Italia quando si criticano i nostri rappresentanti governativi invisi alla sinistra. Questo giornale non è nuovo nell’attaccare l’Italia e chi la governa. Che faccia tosta che hanno questi inglesi!. Ancora non hanno digerito la batosta che ha dato loro la nostra nazionale di calcio di Mancini nell’Europeo dello scorso anno. Non sono rimarginate le ferite dopo la sconfitta degli inglesi Hughes e Azu da parte di Jacobs ai cento metri piani ai campionati europei. Rosicano. Rosicano. E fateli rosicare. Nel frattempo un Primo Ministro a meno di due mesi dall’ascesa al governo si è dimesso. Un caso senza precedenti per i 55 predecessori di Dowing Street. E poi hanno la faccia tosta di criticare gli italiani e i Primi Ministri scrivendo che sono “Unfit”. Non sono pochi i messaggi di scherno che, da tutto il mondo, piovono sull’esponente del partito conservatore. Ecco un tweed di Francesco Bonifazi di Italia Viva:- Si é dimessa la Prima Ministra Truss. Finalmente abbiamo un capo di governo che è durato meno di Enrico Letta-.

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rimborso voli scioperoI disservizi aerei hanno caratterizzato il 2022, anno di piena ripresa del mondo del travel, continuando a creare difficoltà ai passeggeri. Voli cancellati, voli in ritardo e scioperi aerei, infatti, hanno rovinato le vacanze a milioni di italiani.

Disagi da record a cui si aggiunge l’imminente sciopero di venerdì 21 ottobre, che coinvolgerà, secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 250mila passeggeri italiani che subiranno un disservizio per lo sciopero aereo.

Per lo sciopero di venerdì 21 ottobre, l’Enac ha specificato le fasce orarie di tutela per i passeggeri, previste dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di venerdì 21 ottobre. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In caso di sciopero aereo, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“Nel 2022 – dice Felice D’Angelo, Ceo di ItaliaRimborso – i ritardi e le cancellazioni sono sempre più frequenti. I numeri in nostro possesso affermano la crescita delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree. Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad un claim company”.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che va da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta”.

Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.

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locandina 17 ottobre 1Il libro con il quale l’esponente del Pd Carlo Guccione punta il dito contro lo sfascio della sanità calabrese sarà presentato lunedì 17 ottobre al Ridotto del Teatro “Alfonso Rendano”

“L’amara verità”

L’impietosa denuncia del dirigente pidiessino ed ex consigliere regionale Carlo Guccione sui mali della sanità calabrese, contenuta nel libro “L’amara verità”, edito da Luigi Pellegrini, sarà al centro di un dibattitodi alto livello politico, scientifico e culturale, in programma lunedì 17 ottobre, alle 17,30, al Ridotto del Teatro “Alfonso Rendano” di Cosenza.

A confrontarsi sul libro, che sta facendo molto discutere per la completezza e la gravità delle analisi condotte dall’autore sui mali di questo settore nella nostra regione, saranno Sebastiano Andò, Professore Emerito di Patologia generale all’Università della Calabria, il Sindaco di Cosenza Franz Caruso, il Presidente Provinciale dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando.

L’incontro, moderato dalla giornalista Antonietta Cozza, sarà aperto dai saluti del Presidente del Consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca.

“L’amara verità” è il punto d’arrivo del forte impegno che Carlo Guccione ha profuso in questi anni per fare luce sulla condizione della sanità calabrese. Le domande e i temi che l’autore pone a fondamento del suo lavoro sono cruciali. Dalle ragioni che impediscono ancora oggi di quantificare il debito della sanità regionali, alle ingenti risorse dilapidate a quelle, altrettanto rilevanti, perdute per incuria o incapacità politiche e amministrative, alle altre ancora disponibili, fino allo scandalo delle fatture pagate più volte. Un aspetto inquietante, quest’ultimo, la cui fondatezza è stata confermata recentemente anche dal Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto.

Da tutto questo, secondo Guccione, da una situazione gravissima che non ha eguali nel Paese, bisogna partire per individuare i responsabili e puntare a risolvere i problemi che quotidianamente gravano su migliaia di cittadini, costretti spesso a recarsi altrove per essere curati.

Anche lo Stato, a parere di Guccione, ha responsabilità pesanti, visto che sotto la gestione commissariale, durata dodici anni, la situazione è notevolmente peggiorata. Deficienze e ritardi, durante la presenza in Calabria dei proconsoli inviati da Roma, sono paurosamente aumentati. Limiti e distorsioni di ogni tipo non hanno scalzato la regione dagli ultimi posti delle graduatorie nazionali per qualità, efficacia, capacità organizzativa nel settore sanitario.

La situazione, avverte Guccione, continua ad essere molto grave. Tra interessi illeciti, incredibili vicende burocratiche, pronto soccorso ingolfati, assurde attese per cure, esami diagnostici e visite specialistiche, medici e infermieri in numero ridotto, costretti spesso a lavorare in condizioni proibitive. E tanti cittadini, increduli e disorientati, ai quali viene negato spesso il diritto di essere curati come in un Paese degno di questo nome dovrebbe essere garantito. Forse, oggi, grazie a questo libro, esiste uno strumento in più per fare chiarezza e avviare un risanamento serio di questo settore.

L’Ufficio stampa

Pellegrini Editori

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I Racconti

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