BANNER-ALTO2
A+ A A-

In pochi giorni Ladispoli è stata la spiaggia della quale si è parlato di più. Male in verità!

Una volta per una tartaruga morta.

Una volta per un delfino scorticato spiaggiato sulla spiaggia di Marina San Nicola di Ladispoli: inquinamento o troppo caldo?

Mistero sulla morte del mammifero spiaggiato e scorticato apparso stamattina sulla riva del mare.

Non si sa ancora dove e per quali cause sia morto: troppo caldo o ancora un caso di inquinamento?

Le cause non sono note anche se diverse sono le aree del litorale caratterizzate da alto tasso di inquinamento per la presenza di scoli non controllati o mancanza di impianti di depurazione.

Sarà la autopsia a fornire i primi dati utili.

Nei mesi scorsi gli sversamenti dell’oleodotto di Fiumicino avevano causato un vero disastro ambientale ancora da recuperare del tutto.

Un’altra inchiesta è stata aperta per le decine di topi morti ritrovati prima nelle acque del mare e poi sulla spiaggia di Palo Laziale a Ladispoli.

La Guardia costiera tenta di raccogliere elementi utili a rintracciare eventuali responsabili delle cause.

Al momento, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, ci sono le abbondanti piogge che si sono rovesciate all’inizio della settimana sulla costa a nord della Capitale. L’acqua è poi finita dei canali di scolo e in quelli di bonifica in quantità copiosa, trascinando verso il mare le colonie di topi che vivono lungo gli argini. Non certo topolini di campagna ma grossi ratti grigi lunghi fino aventi-trenta centimetri come quelli raccolti, morti, sulle spiagge. E hanno creato apprensione tra i numerosi bagnanti, romani e stranieri, che a Ladispoli stanno trascorrendo le vacanze estive.

I fossi, inoltre, sono stati interessati nei giorni scorsi da diversi episodi di sversamenti illegali.

In quello della Sanguinara due sversamenti di liquami hanno poi invaso i quartieri Faro e Messico e sono quindi finiti in mare.

Con le acque nere potrebbero, secondo gli abitanti, essere arrivati in mare pure i topi. Il malfunzionamento del sistema di smaltimento sarebbe dipeso da un black out alle pompe di sollevamento di via del Ghirlandaio, avvenuto durante un temporale.

L’intervento dei tecnici della società che gestisce servizio idrico, fogne e depurazione a Ladispoli è poi avvenuto ma non «così rapidamente» come avrebbe richiesto la situazione. Anche su questo punto si sarebbero concentrate le indagini della Guardia costiera.

Una settimana fa una lunga chiazza marrone ha invaso il mare di fronte Ladispoli. Per poi scomparire nei giorni seguenti. Ancora non è stato chiarito da cosa possa essere stata prodotta.

Ladispoli è lontana dalla calabria.

Leggi tutto... 0

Il sindaco della politica ed il sindaco dello Stato.

Anche Amantea ne ebbe due , il sindaco dei nobili ed il sindaco del popolo.

Ne traiamo la evidente paura di Renzi ( e non solo) di andare alle elezioni nel timore che crolli tutto il suo impero di opportunismo e di bugie .

Ne traiamo anche la forte ipotesi che Marino sapesse tutto e che pertanto ha deciso di andare in ferie.

Comprendiamo che fosse impossibile sciogliere per mafia il comune di Roma perché sarebbe stato uno scandalo mondiale. Meglio tentare di nascondere il più possibile ( non solo a Roma) una situazione di gravissima mancanza di controlli, di arroganza della politica locale, di intrallazzi, di situazioni mafiose o simil mafiose.

Lo scioglimento, poi, avrebbe dato la stura a riflessioni pesanti sulle amministrazioni precedenti considerato che la situazione di Roma nasce da lontano.

Ma era analogamente impossibile abbandonare Roma al suo destino che si intravvede difficile ed anche amaro.

Ed allora?

Allora, ecco il grande Franco Gabrielli( non per caso Prefetto di Roma!) che dopo aver messo in sicurezza la Concordia ora è chiamato a mettere in sicurezza il Comune di Roma.

Ovviamente Renzi non si è presentato alla conferenza stampa. Chissà mai perché. Magari perché se si fosse sbilanciato su Marino questi avrebbe potuto dimettersi, cosa che -se davvero fosse, oltre che credersi, pulito- in uno scatto d’orgoglio dovrebbe fare appena rientrato così da andare a nuove elezioni.

Ovviamente minculpoppianamente ( come siamo eguali nel tempo) dice subito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti "Non c'è nessun commissariamento (di Roma, ndr), ma un ruolo di raccordo del prefetto di Roma analogo a quello esercitato da quello di Milano con riferimento all’Expo".

De Vincenti, ma che dici?

Intanto è stato sciolto per mafia il decimo Municipio di Roma (Ostia) per il quale è stata nominata la commissione composta dal prefetto Domenico Vulpiani, dal viceprefetto Rosalba Scialla e da Maurizio Alicandro.

Alfano ha poi indicato le competenze del neo commissario Gabrielli : « Intendo incaricare il prefetto di Roma, insieme con il sindaco, di indicare gli interventi da fare su alcuni dipartimenti, atti e procedimenti. Otto gli ambiti su cui lavorare: indirizzo su verde, immigrazione, campi nomadi, servizi e fornitura, albo ditte fiduciarie, monitoraggio centrale unica acquisti, più controlli interni, revisione contratti servizio specie con Ama».

Ovviamente sono state varate le opportune misure per mettere in sicurezza il Comune di Roma dalle infiltrazioni mafiose e saranno trasferiti( soltanto?) diversi dirigenti.

Alfano rispondendo ai cronisti ha detto : «Non esistono presupposti per un commissariamento ma un supporto del Viminale è necessario per invertire la rotta visto che la situazione amministrativa di Roma è da correggere. Ho informato il Consiglio dei ministri di aver dato avvio a tutte procedure per l’applicazione del comma 5 dell’articolo articolo 143 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali che riguarda la possibilità di applicare determinate misure, nei confronti di dirigenti e dipendenti comunali, qualora vi fossero gli elementi con un decreto ministeriale, quali la destinazione ad altro ufficio o ad altra mansione con contestuale avvio del procedimento disciplinare»

Infine la questione più spinosa. Il debito.

Il Presidente del Consiglio ha inoltre riferito ai Ministri di aver adottato, nell’ambito di un migliore assetto amministrativo di Roma Capitale, un DPCM con il quale la dottoressa Silvia Scozzese viene nominata Commissario alla gestione commissariale del debito.

Dopo tanto la gravissima affermazione :«Il governo crede che Roma ce la farà». Nemmeno sicuri sono?
Leggi tutto... 0

C’era un tempo in cui certi paesi sottosviluppati , senza senso di stato e dove non venivano rispettate le leggi venivano indicati come repubbliche delle banane

Poi giunse la sentenza della Cassazione che riferendosi a Berlusconi ed alla Mediaset impose il criterio del “non poteva non sapere”, ( «ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo»)

Finito il processo Mediaset ritorna il mistero del “non potevano non sapere” riferendosi ai funerali romani di Vittorio Casamonica , l’ottavo Re di Roma, quello della carrozza con tiro di 6 cavalli neri, del lancio di petali di rose dall’elicottero, degli striscioni e delle gigantografie con il nome del Padrino in una posa (anche per il vestito bianco e per la croce sul petto) che è evocativa addirittura del Pontefice( con la scritta "Hai conquistato Roma, ora conquista il paradiso" e "Vittorio Casamonica re di Roma"), orchestrina che suonava la colonna sonora del film “Il padrino”, 250 auto al seguito.
Il mondo lo ha classificato come un oltraggio.

Dal Sole 24 ore :Osservatore Romano: uno scandalo
Sul funerale di Vittorio Casamonica ha preso posizione per la prima volta anche il Vaticano. L’Osservatore romano, quotidiano della Santa Sede, parla di «scandalo» e stigmatizza «lo spettacolo mediatico, l'ostentazione di potere, la strumentalizzazione chiassosa e volgare di un gesto di elementare pietà umana e cristiana come il funerale».

Da Today Funerali show di Casamonica: è scandalo a Roma
Il sindaco Ignazio Marino: "Intollerabile".

Orfini: "Roma non può essere sfregiata da chi la vorrebbe far diventare un set del Padrino".

Il centrodestra va all'attacco: "E' la rappresentazione teatrale della mafia a Roma e della totale assenza dell'amministrazione"dice Marcello Fiori, coordinatore nazionale enti locali di Forza Italia. Gianluca Buonanno della Lega Nord afferma "Eccola Mafia Capitale in tutto il suo splendore. Ancora più penosa è l'indignazione della Bindi e dei suoi colleghi del Pd: chiedessero al loro amico Marino come è stato possibile questo scempio piuttosto che fare la morale a posteriori".

E il governatore della Lombardia Roberto Maroni, via Twitter, accusa: "Eh sì, con il @pdnetwork al governo Roma è proprio #MafiaCapitale".

Pronta la risposta di Orfini: "La mafia a Roma ha dilagato quando c'era il tuo amico Alemanno e tu governavi. Abbi la decenza di tacere".“

Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia, "è allarmante che il funerale di un esponente del clan Casamonica, coinvolto in numerose inchieste sulla criminalità romana e su Mafia Capitale, si sia trasformato in una ostentazione di potere mafioso. Preoccupa in ogni caso il clima di consenso che ha accompagnato una simile messa in scena, che dovrebbe fugare ogni dubbio sull'esistenza della mafia nella Capitale e raddoppiare l'impegno delle istituzioni a contrastarne la forza e la capacità di inquinare ampi settori della società e della pubblica amministrazione".“

Il comandante generale della polizia locale di Roma Raffaele Clemente ha dichiarato che : "È stato un borioso insulto a tutta la città", ma la “sua” polizia locale ha addirittura aperto e scortato il corteo funebre ( sic)

Il prefetto della Capitale Franco Gabrielli lamenta un’eccessiva amplificazione mediatica, chiama il sindaco Ignazio Marino e il Campidoglio fuori dal funerale a Vittorio Casamonica e dichiara che :"È accaduta una cosa grave, sono stati fatti errori ma Roma non è connivente".

In sostanza secondo il prefetto Gabrielli, "l’apparato di sicurezza non ha saputo cogliere i giusti segnali di quel che sarebbe successo". "Solo il Questore poteva dare prescrizioni sulla cerimonia, qualora ci fossero stati i presupposti di legge - si difende Gabrielli - ma né sul tavolo del Questore né sul mio è arrivata nessuna segnalazione in tempo utile".

Si è trattato di "una cosa grave, stigmatizzabile. Non doveva accadere e invece è accaduta", ha detto. “Né sul tavolo del Questore né sul mio – ha aggiunto – è arrivata nessuna segnalazione in tempo utile. E qui sta il problema: in una società perennemente connessa non c'è stata la necessaria tempestività di informazione".

Maurizio Gasparri commenta il fatto che nessuno ha mosso un dito per evitare lo scempio e, soprattutto, per fermare l'elicottero e si chiede: "E se fosse stato un elicottero di terroristi? “

Poi continua “ Abbiamo a Roma un prefetto che pensa alla sua carriera e non alla sicurezza della sua città, e questo è molto triste".

L’Enav dichiara che non ha colpe perché l'aereo "ha effettuato una deviazione non prevista né comunicata". Era partito da Terzigno (Na) e doveva arrivare solo all'elisuperficie Romanina. Chi avrà sbagliato?

La Corte d'Appello di Roma, con un documento "urgentissimo" trasmesso all’Arma, aveva autorizzato alcuni parenti agli arresti domiciliari a partecipare alle esequie

A tal punto ci sentiamo di chiedere scusa alle repubbliche delle banane, posto che ce ne siano state o ce ne siano ancora. Ce ci sono , sono sempre migliori di noi visto che da noi nessuno ha colpa di niente e tutto succede per caso!

E comunque lunedì sentiremo le giustificazioni di Alfano.

Dirà che “ Potevano non sapere”.

Leggi tutto... 0
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy