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presidente777<<Il degrado della politica italianadi sinistra è inverosimile! Un giudice, che dovrebbe stare al di sopra delle parti ed essere e dimostrare autorevolezza e imparzialità, partecipa nel 2018 a una manifestazione di piazza organizzata dalla sinistra e contro le misure assunte dal Governo, per quanto riguarda le difese dei confini e l’invasione dei migranti. Grida e si sbraccia assieme a tanti forsennati. Poi,nel 2023 gli tocca di decidere sulle nuove norme assunte dal Governo,sempre sulla posizione dei migranti che stanno invadendo l’Italia. Cosa fa? Non applica le nuove norme! Per il provvedimento non si vuole discutere inquanto vi sarà l’impugnativadel Governo,per come anticipato. La sinistra cosà fa? Non insorge contro una condotta quantomeno inopportuna del magistrato, ma grida contro il Ministro Salvini che ha avuto e postato il filmato! Siamo all’inverosimile! Dinanzi ad un efferato omicidio non si condanna chi ha commesso il grave reato, ma si interroga su chi ha fornito l’arma … Ecco il degrado della politica di sinistra: una difesa impossibilee tendenziosaper cercare di salvare un magistrato che ha violato il principio dell’imparzialità. E,allora,il vero problema è che l’Apostolico aveva l’obbligo di chiedere di potersi astenere,avendo dimostrato pubblicamente le proprie idee e posizione politica e, quindi, completamente inidonea a valutare il ricorso, ai sensi dell’articolo 51 c.p.c. Ci chiediamo cosa fa il Presidente della Repubblica, nella qualità diresponsabile del CSM dinnanzi a tale situazione. Ci auguriamo che non faccia come è accadutoper le rilevazioni di Palamara, gravissime, ma completamente ignorate. Speriamo che non faccia come è accaduto per il Ministro Salvini, che ha operato nell’interesse dell’Italia e si trova sotto processo per sequestro di persona, senza che vi siano elementi sostanziali e giuridici, di nessun genere per poter sostenere un’accusa di tale gravità. E cosa dire delle condotte contro la proposta del ministro della Giustizia? Un’invasione di campo gravissima e intollerabile e, comunque, non accettabile. La verità che fino a quando i magistrati non verranno ritenuti responsabili delle proprie condotte, la giustizia non sarà mai correttaeeguale per tutti. Oggi la presunta legge sulla responsabilità di costoro è una presa in giro: a decidere sono sempre gli stessi magistrati che non hanno alcun interesse a condannare uno di loro! Ed allora avanti con la riforma seria e concreta del sistema giustizia per dare agli italiani certezze, serenitàeeguaglianza dinnanzi alla legge>>.   

Lodichiarail Commissarioregionale della Lega in Calabria,avv.Giacomo Francesco Saccomanno

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manciniiiDopo pochissimi giorni in cui Roberto Mancini, il Commissario Tecnico della nostra nazionale di calcio, ha dato le dimissioni, ecco la notizia bomba che ha lasciato molti sportivi basiti, ma che alcuni giornalisti sportivi se l’aspettavano e che avevano pronosticato. Ha lasciato la nazionale di calcio per due motivi. Primo perché con la nazionale e i suoi dirigenti non c’era più feeling dopo il fallimento, il flop totale del Qatar 2022. L’Italia pallonara sconfitta dalla Macedonia del Nord e addio ai mondiali come ai tempi di Ventura. Secondo: allenando la nazionale saudita guadagnerà oltre trenta milioni di euro all’anno. Molti soldi. Sono tanti. E i soldi, evidentemente, al nostro ex commissario tecnico, piacciono tanto. Al mio paese si dice che i soldi fanno vedere finanche i ciechi. Adesso abbiamo capito quali erano i veri motivi personali per cui aveva rimesso il suo mandato, fallimentare sotto tutti i punti di vista. Se la nazionale italiana perde una partita decisiva in casa, giocata a Palermo, e con una nazionale di quarta fascia come la Macedonia del Nord, per me è un fallimento totale. Per anni tutti a parlare bene di Mancini, del suo modulo di gioco e per aver fatto giocare giovani calciatori rilanciandoli nel panorama calcistico internazionale, ma poi i risultati, malgrado abbia vinto più di trenta partite giocate con nazionali inferiori, sono stati davvero fallimentari. Fatta eccezione la partita vinta ai rigori con l’Inghilterra graziealle parate strepitose del portiere Donnarumma e che parate! disse l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi e agli errori dal dischetto da parte dei giocatori inglesi. Ha vinto Mancini il Campionato Europeo. Ma una rondine non fa primavera. Doveva essere allontanato subito dopo la débâcle della nostra nazionale con la nazionale della Macedonia del Nord. I massimi dirigenti che governano il nostro calcio non l’hanno fatto e ora beccatevi questa: Mancini lascia la nazionale in balia delle onde minacciose alla vigilia di due importantissime partite da giocare per la qualificazione agli europei del 2024. Tradisce l’Italia per i soldi arabi, questo bisogna dire e scriverlo a caratteri cubitali sui giornali. Allenerà la nazionale saudita e porterà con sé anche i suoi fidati collaboratori, non quelli che il Presidente Gravina gli aveva assegnato. E malgrado ciò, i nostri giornali sportivi, ogni giorno, gli dedicano pagine e pagine. Avrà come primo obiettivo il mondiale nordamericano del 2026 e la Coppa d’Asia in Qatar. Se i risultati saranno come quelli della nazionale italiana alla fine ne vedremo delle belle e così, tutti coloro i quali per lunghi 5 anni hanno incensato un commissario tecnico fallimentare, dovranno scrivere: abbiamo sbagliato, Roberto Mancini come Ventura, un fallimento, un flop. Ora, però, mi aspetto che le dimissioni del commissario tecnico vengano anche emulate da parte dei dirigenti federali. Difficilmente accadranno.

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cravattaAlcuni anni fa Elio e le Storie tese cantavano al Festival di San Remo: La terra dei cachi. Italia sì, Italia no. Oggi i parlamentari italiani prima di andare in vacanza cantano in coro sì La terra dei cachi, ma al posto dell’Italia hanno introdotto la parola “cravatta”. Cravatta sì, cravatta no, ma sempre terra dei cachi. La giornata parlamentare del 3 agosto 2023, prima della pausa estiva e della Camera dei Deputati chiusa per ferie, verrà ricordata non per la discussione degli armamenti, della guerra in Ucraina, del caro benzina e del caro voli, del decreto riguardante i taxi, della legge sul bilancio, della legge sull’autonomia differenziata, della legge sulla riforma della Giustizia e del salario minimo, della legge sui vitalizi parlamentari, sul reddito di cittadinanza abrogato, ma sul Dress code. Ma cos’è? Non è una cosa che si mangia. E’ in lingua inglese e i nostri parlamentari la usano per non far capire nulla agli italiani. Vuol dire: Codice di abbigliamento. In parole povere e comprensibili a tutti, a quelli che la lingua inglese la masticano un po’ e pure a quelli che l’invasione di parole straniere dà fastidio, in Parlamento si è discusso della proposta avanzata dal Deputato dei Fratelli d’Italia Caiata: I Deputati, i dipendenti, i visitatori dovranno indossare sempre la cravatta e niente sneakers. Cravatta sì, cravatta no: La terra dei cachi, questo è il problema. Alla maggioranza degli italiani, ai lavoratori, ai pensionati, ai precettori del reddito di cittadinanza, alle casalinghe, alle badanti, ai giovani disoccupati e a quelli in cerca di prima occupazione, ai senza casa, alla gente comune, queste argomentazioni non sono piaciute. Sono indignati. C’è gente che ha perso il lavoro, c’è gente che ha perso il reddito di cittadinanza ed ora non sa cosa fare, c’è la benzina che ha superato 2 euro al litro, c’è la pioggia, la grandine e il vento che stanno flagellando alcune città del Nord Italia, ci sono paesi e borghi che ancora soffrono l’alluvione dei mesi scorsi, c’è gente che davvero non arriva a fine mese, ma nella Camera dei Deputati si perde del tempo per discutere se bisogna sempre indossare giacca e cravatta.Finalmente qualcosa di concreto per gli italiani! Ma non si vergognano neanche un po’ di discutere di cravatte, di scarponi, di stivali, di scarpe da ginnastica, quando in Italia ci sono davvero tantissimi gravi problemi e molto più seri da risolvere. La benzina aumenta, caos negli aeroporti, alcune regioni italiane bruciano, altre sono invase dalle acque, i raccolti sono distrutti dalla grandine, alberi abbattuti, case scoperchiate e macchine distrutte, campi allagati e la Camera dei Deputati pensa ad altro, pensa alle cravatte e al Deputato Soumahoro che entra in aula con gli stivaloni sporchi di fango. Cosa direbbe il grande Totò se fosse ancora in vita? Ma mi faccia il piacere!

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I Racconti

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