In queste ultime settimane stiamo assistendo ad un fenomeno mai visto prima d'ora: centinaia di migliaia di utenti stanno effettuando la portabilità del proprio numero di cellulare scegliendo le offerte allettanti lanciate dai nuovi operatori ho-mobile ed Iliad; infatti, non era mai accaduto che due operatori telefonici con pochissimi mesi di vita avessero ottenuto così tante attivazioni tanto da dover limitare, se pur per periodi limitati, le richieste di portabilità da altri operatori. Probabilmente hanno intercettato un'esigenza comune di coloro che utilizzano lo smartphone tutti i giorni: effettuare telefonate senza limiti ed avere più traffico dati da poter utilizzare per guardare video in streaming o scaricare applicazioni ad un prezzo conveniente e possibilmente inferiore a 10 euro.
Iliad e ho-mobile: le offerte proposte
Mentre i prezzi delle offerte lanciate dagli operatori telefonici più famosi nel nostro territorio stavano lentamente aumentando, dall'altra parte due gestori hanno pensato di lanciare dei piani tariffari economici e con delle soglie piuttosto elevate al fine di conquistare un'enorme fetta di utenti stanchi di dover sostenere una spesa mensile elevata e di tenere sott'occhio i consumi al fine di non avere degli addebiti extra soglia. Senza focalizzare l'attenzione nei dettagli delle condizioni contrattuali dei servizi offerti dai nuovi operatori, le offerte proposte sono le seguenti: Iliad offre un pacchetto con minuti ed SMS illimitati, 40GB di traffico internet in 4G/4G+ a 6,99 euro mentre il concorrente ho-mobile propone un'offerta con soglie identiche specificando nella home del sito ufficiale che il traffico dati di 40GB è¨ previsto in 4G Basic fino a 30Mbps, il tutto al costo mensile di a 7,99 euro. E Inoltre, sono offerti gratuitamente i servizi di segreteria telefonica, avviso di chiamata, SMS di avviso quando non si è raggiungibili, blocco dei numeri e servizi a pagamento ed un pannello di gestione dei servizi attivabili sulla SIM assolutamente comodo e semplice da utilizzare anche per gli utenti meno esperti. Maggiori informazioni a riguardo potrete ottenerle contattando il servizio clienti dei rispettivi operatori: per parlare con un operatore Iliad è sufficiente chiamare la 177 mentre per ho-mobile potrete usare i numeri 192121 se si possiede già un abbonamento oppure al numero verde gratuito a 800688788. Per quanto riguarda la copertura e la qualità del servizio offerto, i feedback rilasciati da alcuni utenti passati ad ho-mobile ed Iliad sono piuttosto positivi, inoltre sono in corso delle ottimizzazioni sulle infrastrutture di rete che miglioreranno drasticamente il segnale e la velocità della connessione internet anche nei territori con una copertura non ancora eccellente.
Cosa faranno Wind, Tre, Vodafone e TIM?
Nonostante nessuno possa dare in anticipo una risposta a questa domanda, molto probabilmente i gestori storici italiani non continueranno ad assistere alla fuga dei loro clienti verso ho-mobile ed Iliad e senza alcun dubbio assisteremo durante le prossime settimane al lancio di nuove promozioni che potranno competere in maniera efficace con i prezzi stracciati proposti dai nuovi concorrenti. Non mancheranno le offerte dedicate agli ex-clienti e quindi ad un eventuale ritorno al vecchio operatore anche se solitamente le offerte migliori di Wind, Tre, Vodafone e TIM richiedono necessariamente l'addebito automatico sul conto corrente telefonico o carta di credito, con un vincolo contrattuale: condizioni solitamente poco gradite dagli utenti che preferiscono avere una ricaricabile sciolta e senza vincoli. Non ci resta che attendere eventuali sviluppi per vedere come si muoveranno gli operatori telefonici italiani, potremmo assistere ad un adeguamento dei prezzi al ribasso oppure con il tempo i due operatori sbarcati da poco in Italia lanceranno delle offerte con servizi aggiuntivi ad un prezzo leggermente più elevato.
Tanti finti eroismi sono solo “pagliette”!
Ma eccovi un vero esempio di eroismo:
“Sequestra la ex e tenta di ucciderla. L’episodio è avvenuto in provincia di Latina.
La donna, una 29enne, è riuscita a salvarsi grazie all’intervento di un turista
Il suo ex compagno ha tentato di ucciderla, ma la donna è riuscita a salvarsi grazie all’intervento di un turista milanese.
La storia avviene a Terracina, in provincia di Latina, e si è conclusa con l’arresto di Michelangelo Porretta, 44 anni, originario di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, per duplice tentato omicidio, sequestro di persona e stalking.
L’uomo aveva dato un ultimo appuntamento alla ex, dopo la loro separazione che aveva portato la ragazza, 29 anni, a tornare da Milano a Gaeta, dove era nata e vissuta.
Diceva di voler vedere la loro bambina di due mesi, ma quando la ragazza è scesa, dopo aver lasciato la figlia dai genitori, l’ha costretta a salire sull’auto, le ha sequestrato e spento il cellulare e poi è partito da Gaeta, a tutta velocità, verso Terracina.
Si è fermato in una zona isolata di campagna, nei pressi di un canale e qui ha fatto scendere la sua ex mettendole le mani al collo e cercando di strangolarla.
Poi le ha puntato contro un coltello minacciandola di sgozzarsi se non si fosse gettata nel canale. La vittima, approfittando di un attimo di distrazione, è riuscita a divincolarsi dalla presa e ha corso fino a raggiungere un’auto parcheggiata poco lontano di proprietà di un turista di Milano di 56 anni, che stava pescando nel canale.
Il turista, compresa la situazione, ha avuto la prontezza di mettere in moto e fuggire con la ragazza a bordo. Ma poco dopo la sua auto è stata raggiunta e speronata con violenza da quella di Michelangelo Porretta, finendo nel canale.
I due sono rimasti bloccati nell’abitacolo dall’aggressore che impediva loro di uscire e sono stati salvati solo grazie all’intervento degli uomini del commissariato di polizia di Terracina che erano stati intanto allertati da alcuni automobilisti di passaggio che avevano segnalato la presenza di un’auto in un canale.
Porretta, con diversi precedenti penali alle spalle tra cui una condanna per tentato omicidio, è finito in carcere.
La vittima, in stato di shock, è stata dimessa dall’ospedale con 15 giorni di prognosi.
Ad avere la peggio è stato proprio l’uomo che l’ha salvata, ancora ricoverato in ospedale con diverse fratture in tutto il corpo”.
Dal web
Un 25nne senegalese è stato fermato per la violenza sessuale ai danni di una friuliana minorenne capitata il 23 agosto a Jesolo.
Sono state le immagini delle telecamere di sicurezza nell’area di Piazza Mazzini,
insieme ad altri riscontri e testimonianze, a indirizzare subito le indagini della polizia.
Il giovane, rintracciato la scorsa notte in un piccolo albergo di Mestre, sarebbe un volto già noto alle forze dell’ordine: a suo carico sono stati registrati diversi episodi di furto o rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo fonti citate dall’Ansa, quello tra la 15enne e il fermato sarebbe stato un incontro casuale, avvenuto la sera stessa dell’aggressione, mercoledì scorso, in una discoteca di Piazza Mazzini.
La vittima dell’aggressione è nel frattempo stata dimessa dall’ospedale ed è tornata a casa, in famiglia.
«È stato arrestato questa notte dalla Polizia di Venezia (che ringrazio!) Mohamed Gueye, immigrato senegalese irregolare, accusato di avere stuprato a Jesolo una ragazza di 15 anni.
Dopo diversi precedenti penali era già stato in passato condannato (inutilmente) a lasciare l’Italia, ma avendo avuto una bambina da una donna italiana (che brava persona...) questo verme non può essere espulso.
Roba da matti!
Con il Decreto Sicurezza, se un clandestino stupra, ruba, uccide o spaccia, se ne torna a casa subito, senza se e senza ma» ha scritto il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook.
«Un delinquente e un infame assicurato alla giustizia è sempre un momento di soddisfazione. Per questo vanno le mie congratulazioni alle forze dell’ordine ma questo triste fatto è anche una occasione per dire che questi violentatori, questi infami «eroi della penombra» che violentano una minorenne peraltro appena conosciuta, devono essere mandati a scontare la pena a casa loro perché nei loro paesi la pena è una pena» ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia