55mila euro di coca, 31mila euro in banconote e 500 grammi di eroina. Arrestato
Questo il risultato della perquisizione effettuata dalla polizia nell'appartamento e nell'auto di un uomo di San Giuliano Milanese, che è poi stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti.
Nella mattinata del 16 agosto gli agenti della squadra mobile si trovavano in piazza Salgari quando hanno notato un individuo che si aggirava in modo sospetto a bordo della propria vettura.
I poliziotti hanno seguito i movimenti dell'uomo -poi identificato come un 50enne pluripregiudicato di nazionalità albanese -il quale si è diretto in auto verso San Giuliano Milanese, vi ha parcheggiato ed è salito in un'abitazione di via Papa Giovanni XXIII, per poi uscire nuovamente in macchina.
Gli agenti hanno quindi fermato il sospettato e l'hanno sottoposto a un controllo.
Grazie al mazzo di chiavi trovato in suo possesso sono poi riusciti a entrare nell'appartamento di San Giuliano da cui l'avevano visto uscire poco prima.
Nell'abitazione hanno rinvenuto un borsello con 31mila euro in contanti.
Poi, nel baule di una Peugeot 207 parcheggiata nel box dello stabile, hanno trovato un involucro con 1.120 grammi di cocaina e, nel box occultati alcuni sacchi, 500 grammi di eroina.
Il pregiudicato è stato condotto al carcere di Lodi con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.
Sul fiume Savuto è ancora intatto un ponte romano.
Molti ponti della statale 18 ( che viaggiano verso il secolo di vita) sono ancora in piedi ed attivi.
Qualcuno come il famoso ponte azzurro sul Catocastro, però, è al limite.
Molti ponti degli ultimi anni sono crollati e, speriamo di no, potrebbero crollare.
Ieri sera un caro amico mi ha detto di avere sentito una dichiarazione di un giapponese il quale avrebbe parlato di una sostanziale differenza tra gli italiani ed i giapponesi, sostenendo che “ Voi italiani quando cade un ponte vi chiedete subito di chi è la colpa.
Da noi no! Da noi questa domanda se la fa la magistratura.”
E poi avrebbe aggiunto: “Noi, invece, ci chiediamo come fare ponti migliori per evitare che cadano”.
Noi no.
Da noi, in questa sciagurata Italia, nessuno ci dice se i ponti cadono perché sono progettati male od al limite delle tecniche costruttive, se cadono perché sono realizzati male, se cadono perché non sono collaudati bene, se cadono perché non vengono manutenzionati come si dovrebbe, se cadono perché sono troppo sollecitati da trasporti eccezionali, se cadono perché è il destino delle cose umane.
Eccovi Giannelli, come al solito eccezionale nella sintesi di questa nostra povera Italia.
Provvedimento del ministero dell’Interno. L’uomo è stato rimpatriato in Marocco. Tentò di obbligare il suo compagno di cella a “gioire” per i morti di Nizza(vedifoto)
Roma.Due cittadini marocchini sono stati espulsi per motivi di sicurezza dello Stato.
Il primo è un 33enne abitante in provincia di Alessandria, con numerosi precedenti per reati comuni.
L’uomo, dal carattere violento -, sottolinea in una nota il Viminale -, in più circostanze, aveva minacciato alcune persone inneggiando all’autoproclamato stato islamico ed all’ideologia jihadista.
Le indagini, avviate nei suoi confronti, hanno documentato la presenza di chiari indicatori di un processo di radicalizzazione, risultato aggravato dalla sua instabilità comportamentale.
Era stato persino allontanato dalla comunità islamica dell’alessandrino a causa dei suoi comportamenti violenti.
Il cittadino straniero è stato rimpatriato nel pomeriggio di oggi dalla frontiera aerea di Malpensa per Casablanca.
L’altro espulso è un 38enne, segnalato nel luglio del 2016 nell’ambito del monitoraggio dell’ambiente carcerario per aver manifestato indicatori di radicalizzazione religiosa.
In particolare il cittadino straniero, mentre era detenuto nel carcere di Vibo Valentia per reati in materia di stupefacenti, aveva aggredito e minacciato il suo compagno di cella per obbligarlo a festeggiare l’attentato compiuto il 14 luglio sul lungomare di Nizza.
Successivamente gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
Espiata la pena, è stato espulso oggi e rimpatriato in Marocco con volo diretto.
Con questi provvedimenti salgono a 317 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015, di cui 80 nel 2018.