La Calabria è terra di terremoti e maremoti, si sa, anche se da qualche tempo gli stessi si sono “spostati” verso il centro Italia.
E quindi l’adeguamento delle strutture, sia pubbliche che private, è una necessità indiscussa, prima che un obbligo.
E similmente la prevenzione del territorio.
A questo obbligo di prevenzione provvede il Piano di Protezione civile.
E così la minoranza del comune di Longobardi comunica quanto segue
“Finalmente dopo 13 anni il comune di Longobardi ha aggiornato il piano comunale di Protezione civile.
Addirittura fino a ieri, Longobardi non figurava nell'elenco dei comuni dotati di piano di emergenza comunale trasmesso al Dipartimento della Protezione civile ".
Ne parlano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".
Poi continua il capogruppo di minoranza Nicola Bruno "Avevamo chiesto, con istanza del 4 novembre 2016, prot. n° 3665, di poter visionare il piano locale di emergenza, ma solo nell'assise dello scorso 15 novembre, il consiglio ha approvato, all'unanimità, l'aggiornamento del suddetto piano.
Abbiamo votato a favore, sottolineando che per rendere efficace il piano sono necessari l'aggiornamento periodico, l'attuazione di esercitazioni e l'informazione alla popolazione".
Ora "chiediamo al primo cittadino che, al più presto, individui ed approvi le funzioni, la composizione e la sede del Centro operativo comunale, struttura della quale si avvale il sindaco, quale autorità comunale di Protezione civile, per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, nell'ambito del territorio comunale, in caso di eventi emergenziali".
Leggendo il piano si scopre che "tra gli obiettivi strategici rientrano le scuole, ma proprio quelle della marina -conclude il consigliere Nicola Bruno- possono solo ricevere ed effettuare telefonate esclusivamente ai numeri di emergenza, tra i quali, ahimè, non rientra quello del sindaco, quale massima autorità locale di Protezione civile.
Ci chiediamo, quindi, come sia possibile, secondo il piano, il costante scambio di informazioni in caso di calamità!"