L'arresto è stato eseguito dalla squadra mobile di Novara ieri mattina, ma è stato reso noto soltanto in giornata, oggi domenica e solo dopo che la Diocesi di Novara in un comunicato ha espresso «sorpresa, sgomento e tristezza» per l'arresto del sacerdote e, in attesa degli sviluppi della vicenda, ha garantito la «massima trasparenza nei confronti della comunità civile ed ecclesiale». Il sacerdote di 44 anni, è don Marco Rasia. Ordinato sacerdote nel 1997, don Marco aveva prestato servizio nella parrocchia di Castelletto Ticino sino al 2009.oggi coadiutore della parrocchia di Omegna (Verbania). Il prete, secondo l'accusa formulata dalla Procura di Novara, avrebbe commesso abusi sessuali su minori quando prestava servizio nella parrocchia di Castelletto Ticino.
Recentemente don Marco aveva chiesto e ottenuto dal vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, un periodo di distacco dagli impegni pastorali. La decisione del vescovo, precisa la diocesi in una nota, «era motivata da elementi per i quali non era possibile prevedere i successivi sviluppi».
Le indagini devono ora accertare se altri episodi analoghi si siano verificati anche a Omegna, dove il sacerdote era coadiutore dell'oratorio della parrocchia.
Il numero di morti in Cina causato dal nuovo ceppo di influenza aviaria e' salito a nove. Il ceppo H7N9, contro il quale le autorità cinesi hanno annunciato un vaccino che dovrebbe essere pronto in pochi mesi, ha già contagiato 28 persone, tutte nella parte orientale del Paese. Quattro nuove persone sono state contaminate dal virus, due a Shanghai e due nella provincia di Zheijiang, uno dei quali sarebbe in gravi condizioni.
La fonte del contagio ancora non e' chiara, anche se le autorità sanitarie cinesi hanno fatto dei test che hanno avuto risultato positivo in alcuni mercati di pollame.
L'Oms per ora ha detto che non c'e' stato alcun caso di contagio interumano, ma sta facendo accertamenti su due gruppi famigliari che potrebbero esseri contagiati tra di loro, e nel caso si tratterebbe del primo caso di trasmissione del virus da uomo a uomo. (AGI)
Attualmente gli infettati in Cina sono 13 a Shanghai, 8 a Jiangsu, 5 a Zhejiang e 2 ad Anhui. Come si può notare rispetto alla precedente notizia l’aviaria si è diffusa anche alle ultime due città.
Il virus non pare comunque molto infettivo. Le autorità sanitarie cinesi lunedì hanno reso noto che 621 persone sono state in contatto diretto con gli infettati, ma non hanno riportato alcun sintomo anomalo.
Sempre secondo l’AGI, il Washington Post cita il colonnello cinese dell'Esercito di liberazione del popolo, Dai Xu, il quale ha affermato che il nuovo ceppo di influenza aviaria che ha colpito la Cina e' opera di un complotto americano, e che si tratta di un'arma bio-psicologica che ha lo scopo di destabilizzare il Paese
Le affermazioni di Xu, pubblicate su un social network, sono state condivise da più di 30mila utenti e ora i profilo dell'ufficiale e' seguito da 250mila persone, tanto da attirare l'attenzione dei media cinesi.
Il colonnello e' un docente della National Defense University
Lunedi' 8 aprile, la vice premier Liu Yandong, ha effettuato una vista al Centro Cinese per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie da dove ha ribadito l'attenzione con cui il Presidente Xi Jinping e il vice premier Li Keqiang stanno monitorando il contagio del virus. Liu ha poi esortato le autorità competenti e il personale medico ad intensificare gli sforzi per il trattamento dei pazienti contagiati e a prendere misure concrete per evitare il diffondersi dell'epidemia.
Il Giappone si prepara a difendersi da eventuali attacchi missilistici da parte del dittatore bambino Kim Jong-un che gioca alla guerra, non sappiamo se per suo diletto o se per ordine di chi.
E lo fa piazzando batterie anti-missile nel centro di Tokyo.
La tensione è altissima.
I missili Patriot Advanced Capability-3 (Pac3 ( nella foto de Il Messaggero) sono stati sistemati nel quartier generale di Ichigaya, nel centro di Tokyo, e in altri punti dell'area metropolitana((Asaka e Narashino).
Sono stati anche resi operativi due cacciatorpedinieri con missili intercettori, con l'intento di neutralizzare eventuali lanci balistici dalla Corea del Nord.
Continuano le folli minacce di Kim Jong-un. Un portavoce della Corea del Nord. Ha dichiarato che «La situazione nella penisola coreana va verso un guerra termonucleare» a causa delle azioni ostili da parte di Usa e Corea del Sud. L'attuale situazione, ha poi aggiunto, «sta avendo effetti seri sulla pace e sulla sicurezza non solo nella penisola ma nel resto dell'area dell'Asia-Pacifico» e Pyongynab «non vuole vedere stranieri in Corea del Sud vittime della guerra». Secondo il portavoce nordcoreano Seul e Washington stanno cercando di «sfruttare l'occasione» di iniziare una guerra contro la Corea del Nord introducendo «armi di distruzione di massa» in Corea del Sud.
Speriamo che almeno le altre potenze stiano inattive rispetto a queste follie!