Gli strani paradossi della politica stamattina nella sala consiliare del comune di Amantea c’erano tutti.
Da un lato una stanza algida che ha costretto ad accendere alcun stufe, ovviamente prossime agli infreddoliti consiglieri comunali avvolti nelle loro calde maglie e nei loro cappotti, non certo allo scarso pubblico presente.
Dall’altro i consiglieri di minoranza pronti a dare “battaglia” sui temi “delicati” in discussione .
Si parlava di bilancio.
Un bilancio già bocciato dal competente ministero e per il quale si sono dovute trovare soluzioni innovative capaci di superare questo ultimo e definitivo esame dei tecnici ministeriali.
L’alternativa è lo scioglimento del consiglio comunale e quindi nuove elezioni.
Inizialmente erano presenti per la maggioranza il presidente del consiglio Enzo Giacco, il sindaco Mario Pizzino, il Vice sindaco Andrea Ianni Palarchio, gli assessori Luca Ferraro, Concetta Veltri, Caterina Ciccia, Francesca Policicchio, i consiglieri Giusta Rocco, Giuseppe Maria Vairo , Monica Mastroianni.
Assente solo Emma Pati
Mentre per la minoranza erano presenti Francesca Sicoli, Francesca Menichino, Eleonora Gagliardi, Tommaso Signorelli , Aloisio.
Assente solo Salvatore Alessandro.
Al momento della votazione non solo Robert Aloisio era andato via dalla sala consiliare, ma Francesca Sicoli, Francesca Menichino, Gagliardi, Tommaso Signorelli sono usciti dai banchi e si sono seduti tra il pubblico, così non esprimendo il voto.
La gran parte della discussione consiliare ha riguardato la proposta di modifica della prima ipotesi di bilancio.
Una modifica che ha spalmato il disavanzo del bilancio del 2015 sui prossimi 5 anni.
Il disavanzo di 1.655.000, 00 quindi sarà pagato con quote di 331.00,00 euro per ognuno dei 5 anni.
La proposta di natura prettamente politica e tutta da comprendere era perfino corredata del parere del revisore dei conti.
Inutile sottolineare la forte reazione della consigliera Menichino che ha contestato non già la ragione della scelta quanto le modalità della proposta.
Questa contestazione si è così unita alle osservazioni sul mancato rispetto dei tempi stabiliti dal regolamento comunale di valutazione del bilancio da parte della minoranza
Fibrillazioni sulla BM filati.
Una situazione invero molto confusa e che trova prime indicazioni dalla seguente dichiarazione dell’ex assessore Gianluca Cannata( nella foto), pubblicata dalla stessa amministrazione comunale ad ottobre 2016 e che pubblichiamo in assenza di comunicazioni formali e tempestive della attuale amministrazione comunale:
“Amantea, manifestazione d’interesse per l’ex capannone BM Filati
Così come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata si avvia a conclusione la seconda e triste storia che ha segnato negativamente lo sviluppo dell’area Pip di Campora San Giovanni nel recente passato. Nelle scorse settimane, come si ricorderà, è stato consegnato ad un’azienda specializzata nel settore del commercio il capannone un tempo occupato dalla Soiatex che di fatto non aveva mai avviato la produzione, ricevendo comunque ingenti finanziamenti in tal senso.
Lo stesso destino era stato condiviso da un altro immobile, quello occupato dalla BM Filati. La ditta, con sede legale a Brescia, anch’essa destinataria di finanziamenti pubblici, non ha dato mai seguito ai progetti di sviluppo promessi, tanto da giungere alla dichiarazione di fallimento pronunciata dal tribunale. Anche in questo caso l’ente municipale ha dovuto attendere il decorso delle cose per rientrare in possesso dell’edificio e procedere ad un nuovo affidamento.
«Il cammino – spiega l’assessore Cannata – è stato costellato da non poche difficoltà, come spesso accade quando si impatta contro il muro della burocrazia. Con caparbietà, comunque, siamo riusciti a giungere all’obiettivo prefissato: reimmettere nel circuito produttivo e di conseguenza occupazionale, entrambi i siti industriali. Per quanto riguarda l’area della BM Filati abbiamo a provveduto a pubblicare sul sito istituzionale del comune di Amantea la delibera numero 188 che ratifica non solo l’acquisizione del lotto nella sua interezza, ma consente di procedere all’individuazione dei soggetti economici interessati ad avviare nuove attività. Da questo punto di vista possiamo dunque guardare al futuro con rinnovato ottimismo e fiducia. L’area Pip di Campora San Giovanni può certamente assurgere ad un ruolo di primo piano nel processo di sviluppo del comprensorio. Adesso è importante ascoltare le esigenze degli imprenditori che operano in loco per migliorare gli aspetti infrastrutturali e rendere le singole produzioni appetibili e concorrenziali sui singoli mercati di riferimento. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il prossimo 30 ottobre»”
ottobre 13, 2016 Redazione Amantea, Pubblica Amministrazione 0