Due anni e mezzo fa abbiamo aderito ad una coalizione civica con l’intento di offrire un contributo per superare insieme quello che, tutti sapevamo, sarebbe stato uno tra i momenti più difficili della storia della nostra cittadina.
In questo periodo abbiamo lavorato cercando di mantenere un profilo basso – anche ingoiando rospi quando non si condividevano le scelte – pur di salvaguardare la tenuta della maggioranza. Lo abbiamo fatto con responsabilità, anche rischiando di apparire impopolari, e grande lealtà. Proprio incarnando questo spirito, il Partito Democratico non ha mai voluto ragionare in termini di poltrone e prebende e il nostro Segretario Enzo Giacco, Presidente del Consiglio comunale, ha rinunciato fin da subito ad ogni indennità e gettone di presenza per finanziare quaranta borse di studio.
Avevamo, e continuiamo ad avere, come unico obiettivo quello di dare segnali nuovi e interessanti in favore della città.
Proprio per tale ragione, con la pazienza – forse eccessiva – che ci contraddistingue, abbiamo avviato mesi addietro una “fase di verifica” sulle principali problematiche che interessano la comunità. Ma non abbiamo rilevato, con tutte le attenuanti del caso, inversioni di tendenza e passi in avanti. Ci riferiamo, in particolare, all’allocazione delle scuole, al nido comunale, alle infrastrutture (a partire dal lungomare, dalla passerella Catocastro e da alcuni interventi di dignità richiesti in contrada Camoli), alla raccolta rifiuti, all’erogazione di servizi essenziali (come nel caso dell’Home Care Premium), alla vigilanza urbana, alla biblioteca, al necessario miglioramento del rapporto con i dipendenti comunali (che, pur rimasti in pochi, fanno i salti mortali per garantire il funzionamento degli uffici e meritano maggiore comprensione).
Evidenze che ci spingono oggi a lavorare per una diversa idea di città, diversa da quella dell’attuale maggioranza: con altre priorità, nuove sensibilità e una differente vocazione democratica capace di far tesoro del confronto e della partecipazione.
Anche perché non possiamo rimanere a far parte di una compagine che – come anche riportato dalla stampa e dai social in seguito alla candidatura al Consiglio regionale dell’Assessore Giusta nel centrodestra, e non smentito da nessuno – è schierata con un raggruppamento incompatibile con noi, impegnati a sostenere le liste del PD nel centrosinistra.
Per cui il PD, da questo momento, non fa più parte della maggioranza consiliare e si determinerà di volta in volta sul merito delle questioni.
Quello di oggi vuole essere un atto chiarificatore e di coerenza, necessario per la responsabilità e la lealtà che abbiamo sempre dimostrato, e che vogliamo continuare a dimostrare, ai cittadini.
Amantea, 9 gennaio 2020