Reggio C. La notizia che 1 giovane su 3 sarebbe disponibile a violare la legge in fondo non sorprende.
Né sorprende che il 40% dei ragazzi rimane quantomeno indifferente al fenomeno della 'ndrangheta.
Sono alcuni dei risultati di un questionario (articolato in 13 domande e che ha fornito una base di analisi alquanto articolata) realizzato nel maggio scorso negli istituti superiori Piria, Panella, Boccioni, Frangipane, Righi e Conservatorio di musica, da Sos Impresa, associazione antiracket ed usura facente parte del sistema Confesercenti, con il contributo della Provincia di Reggio Calabria.
Scrive la associazione in una nota (introvabile) «Perplessità dalle risposte dei ragazzi alla domanda "la legge va rispettata in generale ma qualche volta è ammesso trasgredirla".
Per il 12,1% è ammesso trasgr
edirla di molto;
abbastanza per il 21,2% degli intervistati;
"Poco" anche per il 33,2%.
Solo per il 30,5% la legge va in ogni caso rispettata.
Come non essere d‘accordo su tale perplessità?
Quello sul quale non ci trovia
mo per nulla d’accordo è la conclusione di SOS IMPRESA la quale assume che i dati la dicono lunga “ sulla necessità da parte delle istituzioni culturali, in primis la scuola, ad un lavoro ancora più incisivo”.
Quasi che il rispetto della legge sia un fatto esclusivamente culturale!
Le perplessità diventano inquietudine quando si legge che alla domanda "la legge va rispettata soltanto quando la si ritiene giusta" le risposte sono state:
-"molto d'accordo ", il 19,3%;
-"abbastanza d'accordo " per il 21%.
In sostanza oltre il 40% degli stude
nti reggini sarebbero pronti a trasgredire la legge nel caso in cui non la ritengano giusta.
E si insiste da parte di SOS IM
PRESA ad un substrato culturale in cui vivono gli studenti interrogati e che li porta poi a pensare di rispettare la legge solo nel caso in cui, secondo un parere assolutamente soggettivo e distorto, la stessa soddisfa le proprie personali aspettative di giustizia.
Eppure un’altra parte del questionario i
ndirizza almeno ad una seconda lettura.
Per esempio per quanto riguarda il grado di fiducia nell'o
perato delle forze dell'ordine e della magistratura nel contrasto ai fenomeni criminali e mafiosi, l risposte sono state:
un grado di fiducia nulla per il 20,1% ;
poca fiducia per il 14,1%
Ci sembra di leggere cioè da un lato una scarsissima fiducia nella volontà-capacità dello Stato di pretendere il rispetto della legge, ma dall’altro anche la consapevolezza che nessuno li perseguirà se non rispetteranno la legge.
Una posizione sulla quale riflettere anche in considerazione che
il 22% degli intervistati dice che la ‘ndrangheta esiste ma che sono problemi che esistono ma che non riguardano la propria persona e la propria famiglia;
il 19,9% risponde che sono problemi che esistono ma che televisione e giornali esagerano per fare audience
Amantea è davvero lontana da Reggio ?