Molto oltre le parole c’è la verità. Innegabile, ineludibile
Per giocare un campionato ci vogliono soldi.
Un po’ di indennità ai giocatori, le spese di iscrizione, le spese di movimento sul territorio e tanto altro.
Due costano ancora di più.
E soldi in una fase economica molto critica e nella quale ci sono pochissimi incassi, se ne trovano pochi, sia pubblici che privati
E così il risultato è quello realistico di superare ogni campanilismo dando forma e sostanza ad un’unica compagine calcistica che possa riunire idealmente Amantea e Campora San Giovanni e magari chiamando questa nuova creatura sportiva “Temesa” o “Antica Temesa.
Una squadra che potrà ottenere contributi sia dalle imprese del capoluogo che da quelle della frazione Campora SG.
La buona notizia è che nelle scorse ore è stata ufficializzata l’iscrizione al campionato di promozione( ovviamente dell’ ACD Amantea 1927).
Sempre ovviamente la prima squadra giocherà le partite in casa presso lo “Stefania Medaglia”, mentre l’intero settore giovanile utilizzerà il campo sportivo di Campora San Giovanni.
La ricerca dei soldi è stata coordinata dall’assessore allo sport Giovanni Battista Morelli ed ha prodotto gli effetti sperati.
Ora l’assessore spera che la società che si assumerà la guida della squadra mostri lungimiranza e capacità gestionali. Non è più pensabile, infatti, lavorare sull’emergenza e sperare nell’erogazione dei contributi statali per mettere a posto le cose.
Il salvataggio dell’Ac Amantea è avvenuto grazie alla buona volontà di aziende, associazioni e semplici cittadini che hanno dato il proprio contributo in maniera incondizionata, mostrando amore per i colori blucerchiati, ma soprattutto per l’intera comunità amanteana.
“Nei prossimi giorni – conclude l’assessore- pubblicheremo l’elenco di chi ha messo mano al portafoglio facendo sì che sul calcio nepetino non si scrivesse la parola fine».