Quando fa caldo gli animi si agitano, e nel loro muoversi incomposto è facile che le loro bocche parlino e dicano parole che approfittando dell’aria lieve si muovono veloci e raggiungono ogni angolo.
Una di queste è stata quella relativa all’ormai certo rimpasto che il sindaco Monica Sabatino ha deciso per il prossimo autunno-inverno.
Tra le tante supposte certezze, anche tanti dubbi.
Il primo è quello relativo alla data.
Ottobre –novembre, come dicono alcune fonti?
O piuttosto dicembre, come dicono le subentranti che si accingono a sostituire i “perdenti” posto?.
Il secondo dubbio è se si tratti di un rimpasto meramente politico,cioè deciso a suo tempo e da farsi a metà del mandato elettorale, o se si tratti comunque ed anche di un rimpasto tecnico che presuppone una valutazione della qualità operativa dei singoli amministratori.
A siffatta ipotesi ecco la reazione di Antonio Rubino al quale si vorrebbe il subentro di Caterina Ciccia.
Non ci sta, infatti, l’assessore all’ambiente che dopo essere stato inutilmente da noi sollecitato a vantare i suoi meriti assessorili, in particole nel settore dell’ambiente, ora contesta e grida i suoi successi.( la percentuale di RD è altissima!)
Non solo ma vanta anche l’immagine del paese dopo la rimozione dei cassonetti, la eliminazione dei topi dall’ambiente cittadino, la pulizia del paese posta in pregiudizio esclusivamente dai comportamenti dei cittadini ineducati, ma non certamente dalla sua organizzazione del servizio e dal suo impegno personale.
Ma il rimpasto non riguarderebbe soltanto Antonio Rubino! Eh, no!
Anche a Campora San Giovanni c’è chi aspetta nuovi incarichi sostanziali, non formali.
E non parliamo soltanto di incarichi Assessorili.
Stando alle voci che circolano anche la carica di presidente del consiglio sarebbe in discussione.
Ma la presidente Linda Morelli è nota per la sua eleganza e riservatezza ed allora ella non parla, non osserva, non contesta.
C’è, infine, chi sostiene che queste posizioni, sostanzialmente rigide, rappresentate da chi bussa fortemente alla porta del sindaco e chi dal suo interno si poggia con la spalla per evitare che la porta si apra, possano essere il preludio di una frattura insanabile che giunga fino alla possibilità di nuove elezioni.
Scenari, a dir vero poco credibili, che ipotizzano anche uscite ed ingressi anche dalla maggioranza.
Vedremo. Ma ormai dopo l’estate.