Le cronache delle ultime settimane hanno riproposto duramente il tema della corruzione politica, del decadimento della vita pubblica e dell'infiltrazione della criminalità nelle attività economiche e politiche. Si è visto peraltro che questi fenomeni investono l'intero paese e non sono concentrati solo nel Sud.
Come si può spiegare questa patologia italiana?
In realtà essa sembra chiamare in causa la fragilità della società civile prima ancora che l'efficacia di controlli e sanzioni.
Tra le cause del proliferare della corruzione in Italia, Nicola Pasini, docente di Sistemi politici e amministrativi all’Università degli studi di Milano, individua il cattivo funzionamento della pubblica amministrazione: “Spesso i meccanismi farraginosi della burocrazia rappresentano degli ostacoli per aggirare i quali vengono usate le mazzette”.
La corruzione è un cancro che se non viene estirpato si metastatizza. Poche persone giustificano moralmente la corruzione, ma molte la accettano perché il costo di non essere corrotti aumenta con il numero di corrotti.
È come il costo di rispettare la fila per salire su di un autobus.
Quando pochi la rispettano: chi lo fa non va avanti, ma va indietro. Tanto più elevata è la percezione della corruzione, tanto più i cittadini si sentono giustificati nell’accettare e pagare tangenti, perché sanno che rispettando le regole non riceveranno mai i servizi dovuti.
Compito dell’Amministrazione Comunale dovrà, senza alcun dubbio, essere quello di promuovere l’iniziativa presso i giovani, coinvolgendoli nella fase di ideazione e progettazione e valutando poi la fattibilità pratica delle proposte emerse. Si rivalutano così aree abbandonate, trasformandole in luoghi di ritrovo realizzati dai giovani in base ai loro stessi interessi.
Pensiamo al valore sociale aggiunto che si creerebbe coinvolgendo i giovani e giovanissimi in progetti di riqualificazione del territorio e delle aree verdi: questi processi di valorizzazione territoriale, creano così luoghi di socialità realizzati anche in base ai loro bisogni e da cui l’intera popolazione trae beneficio.
I processi di globalizzazione economica sono miseramente falliti devastando la nostra società, il welfare ed il territorio, allontanando sistematicamente le decisioni dalle istituzioni locali e subordinando le politiche locali ai mercati globali che consumano e distruggono le risorse economiche e ambientali.
È quindi fondamentale salvaguardare e valorizzare le identità locali, le peculiarità e le eccellenze delle risorse ambientali, territoriali e umane. Adeguare le risorse nel piano al diritto allo studio per programmare su più anni l’acquisto di nuove attrezzature didattiche e predisporre laboratori (es. multimediale, artistico, teatrale, musicale, cucina, falegnameria e hobbistica) da utilizzare sia in ambito scolastico, sia per le attività di formazione/autoformazione degli adulti.
È necessario garantire adeguate risorse per creare una biblioteca comunale e trasformarla in centro culturale cittadino e promotrice di iniziative culturali e artistiche. La futura amministrazione comunale di Amantea dovrà avere una presenza più attiva e propositiva soprattutto nell’ambito della formazione al senso civico delle nuove generazioni e al supporto per favorire una reale e piena integrazione multiculturale. Un ulteriore sforzo progettuale dovrebbe portare a un utilizzo dei locali scolastici, anche al di fuori dei normali ambiti didattici, aprendo questi preziosi contenitori anche alla popolazione adulta, attraverso percorsi di formazione e momenti di autoformazione.
La scuola è una parte attiva e autonoma della comunità educante, ma allo stesso tempo è calata in un territorio dove agiscono nell’ambito educativo e formativo anche altre realtà, organismi, associazioni e gruppi. Compito dell’Amministrazione Comunale dovrà essere quello di favorire la sinergia dei diversi interventi, diventando elemento attivo per favorire un proficuo raccordo delle diverse proposte ed iniziative.
Promuovere l’inserimento permanente dell´educazione alla pace e ai diritti umani nei programmi scolastici di tutte le scuole di Amantea con appositi progetti di ampliamento dell’offerta formativa sostenuti dall’Amministrazione Comunale.
In una dimensione di attenzione alla salute e alla qualità della vita, potenziare l’orientamento verso la scelta di cibi biologici per le mense scolastiche. Sarà assolutamente irrinunciabile la presenza stabile della figura del “mediatore culturale”, un importante supporto alla piena integrazione scolastica di bambine e bambini sprovvisti di un’adeguata alfabetizzazione. Promuovere, in collaborazione con l’Istituto Scolastico ed il Comitato Genitori e le agenzie educative del territorio un’attività di doposcuola da tenersi negli stessi locali scolastici.
Prendere come riferimento analoghe iniziative già presenti in realtà vicine per attivare una scuola di italiano per stranieri quale strumento irrinunciabile di promozione ad una piena e matura integrazione sociale.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik