Una vicenda incredibile quella dell’ infermiere amanteano accusato di aver violentato una paziente del reparto psichiatrico.
La Corte di Cassazione ha annullato, per la seconda volta, la condanna inflitta a Franco Pino, infermiere all’ospedale di Lamezia Terme.
Pino era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Lamezia sulla base delle dichiarazioni della vittima.
La sentenza fu confermata dalla Corte di Appello di Catanzaro che il 13 dicembre 2012 condannò l’uomo a cinque anni di reclusione.
I legali dell’infermiere, gli avvocati, David Brunelli e Gregorio Barba, fecero ricorso in Cassazione che il 12 febbraio 2014 annullò la sentenza rinviando gli atti alla Corte di appello di Catanzaro per un nuovo giudizio.
In particolare, la sentenza annullata aveva tenuto conto di una consulenza psichiatrica sulla donna, che secondo la difesa non poteva essere processualmente utilizzata, e non aveva ammesso a difesa una testimone a cui la vittima aveva confidato di aver raccontato bugie ai medici nelle denunce che aveva fatto.
La Corte d’appello di Catanzaro, nel giudizio di rinvio, il 14 dicembre 2016, pur avendo sentito la nuova testimone ed avendola ritenuta non rilevante, aveva confermato nuovamente la sentenza di condanna.
I legali presentarono un nuovo ricorso che adesso è stato accolto nuovamente dalla Cassazione rendendo necessario un altro processo d’appello.