Ho ricevuto una lettera indirizzata alla Redazione Tirreno News( vedi foto).
Non so chi me la abbia inviata ma non posso non ringraziarlo o ringraziarla
Si tratta di una misteriosa nota che l’esecutivo del PD ha realmente inviato al sindaco
La nota è datata 10 gennaio.
La lettera inviataci da Lamezia terme , invece, porta la data del 26 gennaio.
Una lettera di cui sa, anche, una parte( almeno) della minoranza.
Ma quello che sorprende non è tanto il mistero sulla veridicità della riunione dell’esecutivo, quanto il contenuto della nota.
Eccovelo
Caro Sindaco( un caro di prammatica, è da ritenere) , sono passati 7 mesi dall’insediamento dell’amministrazione.
Abbiamo creduto, e crediamo, che la proposta politico-amministrativa messa in campo possa realmente traghettare Amantea fuori dal difficile periodo che sta vivendo( che avranno voluto dire?).
Quelli trascorsi sono stati mesi utili ad individuare le criticità ed a ricondurle in un quadro di priorità e dovrebbero essere stati sufficienti all’amministrazione per assestarsi ed indirizzare l’attività di governo verso la normalità (?)
Tuttavia notiamo il persistere di elementi di difficoltà al netto ovviamente di quelli strutturali, quali ad esempio il dissesto ereditato( esempio di classico ed intraducibile di vocabolario politichese)
Abbiamo difficoltà a comprendere le sortite- alcune davvero pretestuose e strumentali- provenienti dall’interno della maggioranza e che, non solo, mettono in imbarazzo la squadra di governo, ma producono tensioni e ritardi che Amantea non può più sopportare. ( a chi si riferiscono? Solo a Robert? Riteniamo di no, e non solo perché Robert ha comunque affermato che è sempre nella Giunta Pizzino, ma perché in fondo il consigliere Aloisio non può rappresentare un pericolo per la maggioranza. Ci deve essere altro! Vedremo più avanti)
Ci sono inoltre tematiche che necessitano di maggiore coraggio e determinazione: ci riferiamo, innanzitutto, ai servizi essenziali ed ai relativi risvolti occupazionali. ( ecco che comincia ad uscire una prima verità!)
In questo quadro è necessario rivitalizzare il rapporto con l’apparato comunale : la volontà politica, infatti, diventa di difficile attuazione senza una burocrazia al servizio delle politiche e del cittadino.( Possibile che il PD invochi la burocrazia quale strumento per la politica? Ma sta cambiando il mondo?)
Ma prima ( prima di che?) è fondamentale dare uno scossone(!!!!), riaccendere le motivazioni( perché sono spente?), rilanciare l’azione di governo della città( perché è ferma ?); ciò significa, da un lato, non consentire a nessuno, con le proprie azioni di minare la tenuta della nostra squadra( a chi si riferiscono?)- che va tutelata assumendo decisioni sofferte ( si tratta di decisioni che il PD ha pienamente valutato e che evidentemente si riferiscono ad amministratori non iscritti al PD stesso. Il PD se ci si riferisse ad amministratori iscritti al partito sarebbe stato obbligato a chiarire al suo interno ed a suggerire i rimedi, in applicazione dell’antico detto che – i panni sporchi si lavano in famiglia!) - e, dall’altro, ripensare l’esecutivo nell’ambito del quale il partito democratico è pronto ad assumere fin da subito responsabilità diretta( Ed ecco cosa vuole il PD! Ma ripensare in che modo? Cambiando le deleghe o cambiando gli assessori? Il vero problema sembra questo. Ma quanti sono gli amministratori già iscritti al PD? Almeno tre, ci sembra: VELTRI Concetta , FERRARO Luca, PATI Emma. Fuori dl PD, invece, ci sembra, solo, IANNO PALARCHIO Andrea e POLICICCHIO Francesca. Sono loro che dovrebbero essere cambiati? E se si, a favore di chi?)
La presente rappresenta una riservata, nell’ottìca di una dialettica sincera e diretta tra il partito democratico ed il sindaco della città
Amantea 19 gennaio 2018 Esecutivo PD