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Il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, rappresentante in Consiglio della lista Nuova Primavera–Spirito libero, spiega la ragione per la quale non ha votato l’approvazione del regolamento TARI (tassa rifiuti) nell’ultimo Consiglio comunale di venerdì 8 Agosto.

Ruggiero s’era detto disponibile all’ approvazione della TARI a patto che:

- non superasse l’importo della TARSU, cioè l’attuale tassa dei rifiuti;

- venisse riconosciuta agli abitanti di Campora san Giovanni una riduzione dell’importo, commisurata ai benefici conseguiti dall’Ente comunale grazie alla riduzione degli sversamenti in discarica che l’attivazione della differenziata ha già determinato.

Ma, a differenza della prima richiesta, cioè di non aumentare il peso tributario del servizio, la seconda, cioè il riconoscimento di una riduzione del tributo ai Camporesi, non è stata accordata dalla maggioranza che, sia pure con qualche defezione, ha proceduto all’approvazione.

Va precisato che l’ assessore Tempo, alla richiesta di Ruggiero, ha opposto argomentazioni tecniche circa l’illegittimità di un eventuale provvedimento generalizzato.

La presa di posizione di Ruggiero, andava nella direzione della promozione della cultura della differenziazione dei rifiuti, agendo sulla premialità da riconoscere ai comportamenti virtuosi che hanno reso possibile conseguire confortanti risultati proprio nella frazione di Campora san Giovanni.

La lista Nuova Primavera–Spirito libero aveva a tal proposito tenuto una riunione preliminare alla quale avevano partecipato Sergio Ruggiero, gli ex candidati di Nuova Primavera, nonché il presidente di Spirito Libero Robert Aloisio.

Lo stesso gruppo, in relazione alla TASI, cioè la nuova tassa per i servizi indivisibili, aveva deciso la richiesta dell’azzeramento per il 2014, rilevando come sia necessario prioritariamente avviare un politica di rigoroso controllo delle spese dell’Ente prima di introdurre ulteriori tributi a carico dei già tartassati contribuenti.

Per tale motivo Sergio Ruggiero, unitamente agli altri consiglieri di minoranza, non ha votato neppure l’approvazione del regolamento della TASI.

Amantea 11.08.2014                                                                       Nuova Primavera – Spirito libero

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Amantea. Riceviamo e pubblichiamo.

“Nessuna aggressione, ma soltanto una discussione, al pari di tante altre che quotidianamente si verificano negli uffici pubblici di tutta Italia.

I consiglieri di maggioranza si stringono intorno al sindaco Monica Sabatino ed al padre Giuseppe per manifestare non soltanto la propria solidarietà al dirigente del settore ragioneria, ancora ricoverato presso il reparto di terapia intensiva coronarica dell’ospedale di Paola, ma anche per sottolineare il proprio dissenso rispetto alle notizie trasmesse nei giorni dal Movimento 5 Stelle che hanno certamente danneggiato l’immagine dell’ente locale e della città.

«Non c’è stata alcuna aggressione fisica – spiegano i consiglieri che sostengono il sindaco Monica Sabatino – come invece hanno voluto far intendere le note stampa firmate dal Movimento 5 Stelle.

Tutto è nato dalla richiesta formulata dall’attivista grillino Carlo Diana, che non ricopre alcun incarico all’interno del civico consesso, relativo all’ottenimento del prospetto riepilogativo dei costi dei servizi indivisibili legati alla quantificazione della Tasi.

Tale documento, come lo stesso Sabatino ha avuto modo di indicare, non era ancora disponibile».

«È bene evidenziare – proseguono i consiglieri di maggioranza – che fino a questo momento, come previsto dalla legge, al Movimento 5 Stelle e ad agli altri componenti della minoranza, sono state fornite tutte le documentazioni richieste, nella certezza che la nostra azione amministrativa è improntata alla massima trasparenza e nel pieno rispetto delle normative vigenti.

La giustizia farà il suo corso.

Da parte nostra ci riserviamo di adire tutte le vie legali per tutelare non solo l’operato dell’esecutivo, ma anche l’immagine della città, fortemente danneggiata dall’azione posta in essere dal consigliere di minoranza Francesca Menichino e dal già citato Carlo Diana».

«Dal punto di vista politico – concludono i consiglieri di maggioranza – non c’è nulla di nuovo sotto il sole.

Assistiamo da tempo al tentativo di screditare la città di Amantea agli occhi dell’opinione pubblica, con i deputati ed i senatori pentastellati esclusivamente impegnati sul fronte locale, con il chiaro intento di accrescere il proprio consenso in vista delle prossime elezioni regionali.

Alla politica urlata rispondiamo con il senso di responsabilità che contraddistingue il nostro mandato.

Siamo concentrati nel risollevare le sorti della nostra città che amiamo in maniera incondizionata. Per altri, invece, sembra essere soltanto un pallottoliere carico di voti».

I consiglieri di maggioranza lista Rosa Arcobaleno

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«Fortunatamente per la città di Amantea – spiega il primo cittadino – gli elettori hanno dato forza e sostanza alla lista Rosa arcobaleno e andremo avanti nella nostra azione di rinnovamento, nonostante l’atteggiamento negativo di chi non riesce a guardare avanti».

 

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del sindaco Monica Sabatino

Amantea (Cs) – “Uno scontro frutto di un inasprimento dei toni che contraddistingue da sempre il modo di fare politica del Movimento 5 Stelle, finalizzato al nulla e alla gloria personale”.

Il sindaco Monica Sabatino, nell’immediatezza dell’aggressione verbale che ha avuto luogo nel palazzo comunale e che ha visto coinvolto da un lato il padre Giuseppe, funzionario del settore ragioneria, e dall’altro il consigliere comunale pentastellato Francesca Menichino e l’attivista Carlo Diana, prende le distanze dall’accaduto, definendolo un atto “figlio del clima di tensione e disfattismo che già prima delle elezioni i grillini hanno generato, nella consapevolezza che questa potesse essere l’unica strada per accrescere il consenso”.

«Fortunatamente per la città di Amantea – spiega il primo cittadino – gli elettori hanno dato forza e sostanza alla lista Rosa arcobaleno e andremo avanti nella nostra azione di rinnovamento, nonostante l’atteggiamento negativo di chi non riesce a guardare avanti».

La discussione è nata per le ripetute richieste inoltrate al dirigente Giuseppe Sabatino da parte di Carlo Diana che attualmente – è bene ricordarlo – non svolge alcun incarico politico in seno al civico consesso.

Per il padre del primo cittadino si è reso necessario il trasferimento presso il vicino nosocomio di Paola dove i medici hanno riscontrato un preoccupante aumento del battito cardiaco, disponendo l’immediato ricovero.

«La mia storia politica, seppur breve – ha sottolineato il sindaco – ha evidenziato sempre una predisposizione al dialogo e alla costruzione, nella convinzione che è dall’ascolto e dal rispetto che le opportunità prendono forma. L’inasprimento dei toni e gli attacchi personali sono lontani anni luce dal mio modo di essere e nonostante quanto accaduto dal punto di vista politico sono pronta al confronto e al dialogo.

Mi auguro che l’evento che ha visto protagonista mio padre, tirato in ballo ripetutamente quasi fosse un martire da crocifiggere, possa rappresentare la fine di un percorso mirato non alla realizzazione di un’Amantea migliore, a misura d’uomo e capace di creare occupazione e sviluppo, ma alla vana ricerca di un protagonismo esasperato che trascende dall’impegno civile e democratico con il solo obiettivo di farsi conoscere e riconoscere, comportamento caro al Movimento 5 Stelle che opera nella nostra città».

 

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