
Sono scesi da un Tmax.
Ci dicono che avessero occhiali da sole e parrucca bionda.
Erano da poco passate le 16.
Sono stati fatti entrare in banca.
E la hanno rapinata
Poi sono usciti precipitosamente perdendo e raccogliendo i soldi appena trafugati.
Un balzo sul Tmax e via.
Immediato l’allarme ed immediato l’intervento delle forze dell’Ordine.
Come si nota sulla foto sono intervenuti sia i Carabinieri che la Guardia di Finanza.
Immediate le indagini .
Immediata la acquisizione delle immagini delle telecamere .
Sia quelle interne che quelle esterne.
Le immagini ora sono in corso di esame finalizzati alla individuazione della targa della moto e del volto degli autori.
Sembra che il bottino sia stato consistente
Ma ci vorrà lunedì per avere maggiori indicazioni.
Come noto il Ministro dell'Interno ha delegato il Prefetto della provincia di Cosenza ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento di cui all'art. 1, comma 4, del D.L. 629/1982, convertito con legge 726/1982 ed integrato dalla legge 486/1988, nei confronti del Comune di Amantea.
Al riguardo il Prefetto Galeone ha nominato una Commissione di Accesso composta dal Dott. Samuele De Lucia, Viceprefetto con incarico ex art.12, comma 2 bis, D. Lgs. 139/2000, dal Ten. Col. Michele Borrelli, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, dal Magg. Alfredo Ferrentino, Capo Ufficio Comando del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza.
Detto Organismo, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 143 del D. Lgs. n.267/2000, dovrà porre in essere approfonditi accertamenti per verificare la sussistenza di elementi di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori e/o dipendenti di detto Ente.
Sono 5 mesi allora che la commissione di accesso indaga sui fatti del comune di Amantea.
Chi sperava ( pochi , invero)che sarebbero bastati i primi 3 mesi (aprile, maggio, giugno) è rimasto deluso.
Ed evidentemente le prove raccolte in questi primi 3 mesi non sono bastate per indurre la commissione di accesso a formulare la proposta di scioglimento dell’attuale consiglio comunale.
E così la commissione di accesso ha chiesto altri 3 mesi( luglio,agosto e settembre, max 10 ottobre).
E così la commissione di accesso ha chiesto ulteriori tre mesi.
Due di questi ( quasi tutto uglio e quasi tutto agosto) sono passati tranquillamente; qualcuno dice inutilmente.
Segno, almeno teorico, che tutto sommato non sia stato trovato niente o quasi.
In questa stessa direzione sembra potersi orientare chi ha avuto notizia che la commissione di accesso abbia chiesto altri atti relativi ad altri filoni di indagine
Uno, in particolare, che riguarda incarichi dati senza alcuna giustificazione.
Sia dalla precedente amministrazioni che da questa.
Il tutto, ovviamente, avvolto nel massimo segreto.
Tanto che ci si chiede come mai tali atti sia stati chiesto con un ritardo che sembra estremo.
Delle due l’una, allora.
O tra poco scoppierà una bomba riferita non solo allo scioglimento del consiglio comunale ed altro.
O la commissione di accesso dovrà dichiarare la inesistenza di elementi induttivi di tale scioglimento dichiarando la piena legittimità degli atti posti in essere da questa e dalla precedente amministrazione comunale.
Ormai ci siamo.
Basta al massimo un altro mese circa e sapremo se crolleranno rovinosamente tutte le supposizioni che hanno indotto la deputata Nesci ed il Sottosegretario Carlo Sibilia ad operare verso la nomina della commissione e smentiranno il lavoro del Prefetto di Cosenza Paola Galeone e delle forze dell'ordine che sono stati alla base della commissione stessa.
Dispone l’art 4 della legge 23 aprile 1981, n. 154 le cariche di sindaco e di assessore dei comuni compresi nel territorio della regione, sono incompatibili con quella di consigliere regionale.
Ora un assessore è sostituibile , un sindaco no.
Ed allora se il sindaco di un comune intendesse presentarsi alla regione cosa succederebbe?
Dovrebbe dimettersi prima di candidarsi per evitare di essere incompatibile ove fosse eletto ?
La mancanza di dimissioni infatti sarebbe intesa nel senso che nemmeno lui ha speranza di essere eletto.
Figurarsi, allora!
Allora la domanda.
Ma il sindaco Pizzino ( chi altri se no) ha davvero velleità , come si sente dire ,di candidarsi alle regionali?
Magari spinto anche dal fatto che Amantea non ha più voce nella regione Calabria, e che la politica amanteana è letteralmente sparota?
E se così fosse dovrebbe dimettersi prima di candidarsi?
E questo significherebbe lo scioglimento del consiglio comunale e nuove elezioni.
Ma allora tutto questo silenzioso agitarsi della politica amanteana , fatto come u tempo di salotti e tavoli di bar, ed al contrario tutto questo palese conflitto tra teorici nuovi amministratori comunali ha questa natura e questi fini?
Forse si, forse no!
Per ora ci fermiamo qui, ma a breve riprenderemo a trattare l’argomento.