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SPARABBALAIeri sera pensavo di limitare ad un breve intervento la descrizione del nuovo Sparaballe – strillone. Non ero molto incline a dargli più corda di quella che meritava. Oggi, invece, eccomi qui a urlare ai sette venti la mia rabbia e disgusto.

Qualche illustre intellettuale scrisse a suo tempo che gli italiani volano in soccorso al vincitore; questa frase rappresenta un tipico atteggiamento servile. Questa attitudine è comune oggi specialmente tra coloro che operano nel settore della comunicazione. Non per niente può anche dirsi che un giornalista, o aspirante tale, competente e intellettualmente onesto è raro a trovarsi come una mosca bianca. Un linguaggio completamente diverso da quello, servile nei confronti del Sindaco e della giunta di Amantea che in questi giorni ho visto apparire sempre più spesso nelle pagine di Facebook. Lo Sparaballe aspirante strillone pensa di fare informazione nel parlare degli appuntamenti che i suoi “mandanti” avranno nell’immediato futuro.

Della piaggeria è poi accompagnatrice necessaria la tirapiedaggine; e – forse appena meno necessarie – la baratteria, la falsità, e quant’altro Dante ha rappresentato nel secondo cerchio dell’inferno. Naturalmente nessuno tra quelli che ne hanno fatto costume ammette di avere questo atteggiamento servile, da tirapiedi, falso eccetera: e così vediamo strilloni– Sparaballe darsi da fare nel leccare con garbo, e forse anche con piacere, l’establishment governativo della città.

Una circostanza aggravante della situazione è poi costituita dal fatto che la categoria degli “operatori” dell’informazione ritiene di impersonare la minoranza intelligente dell’opinione pubblica; dimenticando quanto è stato molto autorevolmente detto: che dentro ogni minoranza intelligente c’è una maggioranza di cretini. Fare informazione non è un semplice mestiere, non un modo di guadagnarsi da vivere, ma qualcosa di più, che ha una grande dignità e una grande bellezza, perché è consacrato alla ricerca della verità. Ecco il suo valore morale, avvertibile nel modo di raccontare, nel presentare i fatti. Non dico nulla di sconvolgente nell’affermare che abbiamo la stampa più servile d’Europa. Vi sono grandi giornali internazionali che, negli anni passati, hanno scritto a riguardo dell’informazione italiana fatta di piaggerie peggiori di quelle della Russia di Stalin, del Minculpop locale, della stampa nordcoreana di regime.

C’è una vignetta di Quino, l’autore di Mafalda, che risale a più di quarant’anni fa e che è più attuale che mai. La vignetta è questa:

“I giornali parlano sempre più dell’inquinamento dell’aria”, legge Mafalda. E la sua amica Libertad risponde: “I giornali! I giornali inventano la metà di quel che dicono! E se a questo sommiamo che non dicono la metà di quel che succede, il risultato è che i giornali non esistono!”.

 

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

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Ieri pomeriggio siamo stati informati che la galleria di Coreca era chiusa.

Altri automobilisti hanno confermato il fatto.

Il traffico era spostato sulla SS18 esterna, lato mare

Intorno alle 18 poi è stata aperta.

 

 

 

 

Inutilmente abbiamo cercato notizie sulle ragioni della chiusura, ma il sito dell’Anas non ci ha dato alcuna informazione.

Stamattina uno dei tanti camionisti ci ha informato che le forti piogge di ieri hanno prodotto lo stesso effetto che denunciammo in passato

Da alcune fenditure della volta sarebbe uscita una grossa quantità di materiale che inizialmente ha occupato il piccolo marciapiede e poi avrebbe addirittura invaso la carreggiata.

Per la rimozione del materiale colato dalle fenditure sono state fatte intervenire le squadre tecniche del’Anas.

La loro presenza per alcune ore ha, quindi, imposto la temporanea chiusura della galleria.

Ricordiamo ai nostri lettori che a suo tempo l’Anas fece effettuare controlli sulla tenuta della volta, controlli che garantirono la sicurezza della galleria.

Il fenomeno però continua…..

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Aperta una nuova fase di dialogo e confronto con i piccoli Comuni: l’AD Matteo Del Fante ha presentato a oltre 3000 Sindaci 10 impegni concreti che riaffermano l’importanza strategica della rete sul territorio.

 

 

Roma 26 Novembre 2018 – Poste Italiane ha riunito oggi a Roma i Sindaci dei piccoli Comuni d’Italia con l’obiettivo di promuovere un dialogo diretto e permanente, per confrontarsi sulle esigenze specifiche del territorio ed attivare una serie di servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti.

All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del Ministro dell’Interno e Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli e promosso in collaborazione con ANCI e UNCEM, hanno partecipato oltre 3000 Sindaci e più di 100 fra parlamentari e autorità, ai quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire il suo messaggio di saluto.

“L’incontro con i Sindaci d’Italia – ha detto l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – riafferma l’importanza strategica della presenza capillare di Poste Italiane sul territorio, con l’obiettivo di renderla ancora più efficace grazie alla collaborazione con le istituzioni e gli amministratori locali. Abbiamo pensato questa giornata – ha aggiunto rivolto alla platea – per parlare direttamente ai Sindaci e condividere con loro ciò che Poste Italiane realizzerà concretamente nei piccoli Comuni, con interventi tangibili che incideranno positivamente sui servizi al cittadino e con iniziative pensate per i territori, puntando su una efficienza crescente dei nostri 12824 Uffici Postali e dei nostri spazi digitali, ai quali ogni giorno accedono oltre 3 milioni di persone”.

Nel corso dell’incontro con i Sindaci d’Italia, l’AD di Poste Italiane Matteo Del Fante ha presentato 10 impegni per i piccoli Comuni: un programma di servizi dedicati basato sull’importanza strategica di mantenere aperti tutti gli Uffici Postali situati nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Tra gli impegni assunti da Poste Italiane:

  • il servizio di Tesoreria in collaborazione con CDP
  • l’installazione di nuovi sportelli ATM
  • la fornitura di servizi presso la rete dei tabaccai e a domicilio tramite i portalettere nei 254 Comuni non serviti da un Ufficio Postale
  • nuovi investimenti per rafforzare la sicurezza dentro e fuori gli Uffici Postali
  • il servizio Poste WI-FI gratuito in tutti gli Uffici Postali dei piccoli Comuni
  • il potenziamento delle risorse degli Uffici Postali nei Comuni turistici
  • l’abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali di oltre 1000 Comuni

L’incontro di oggi segna dunque l’avvio di un nuovo dialogo e di un confronto aperto che avvicina ancora di più Poste Italiane, i territori e le sue comunità; un percorso fatto di impegni reali, investimenti, nuovi servizi e opportunità concrete per la crescita economica e sociale del Paese.

Ndr Da ridere perché intanto la posta di Campora San Giovanni è sempre chiusa.

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