Forse c'è ancora speranza per la nostra città, forse non è tutto perso.
Riceviamo e pubblichiamo da parte delle associazioni Amanteani nel Mondo, Associazione Commercianti, Comitato Centro Storico, Isca Hotels, La Buffa Agitatori Culturali e la Pro Loco Amantea, un comunicato stampa rivolto alla attuale guida della Casa Comunale ma che leggiamo e speriamo possa diventare una guida cardinale per la città e per la prossima Amministrazione Comunale Cittadina.
Di seguito il comunicato stampa:
Abbiamo costituito un coordinamento tra “Amanteani nel Mondo” “Associazione Commercianti” “Comitato Centro Storico” “Isca Hotels” “La Buffa Agitatori Culturali” e “Pro Loco Amantea”.
Come primo passo abbiamo elaborato un documento che riassume criticità e azioni immediate, di breve termine e di medio - lungo termine che riteniamo vadano adottate per salvaguardare il Centro Storico di Amantea ed effettivamente valorizzarne l’eccezionale potenziale di volano economico per l'intero territorio.
La frana del 19 gennaio è solo la punta dell’iceberg.
Spezzando in due la città ha acceso i riflettori su una situazione di rischio e abbandono che perdura da troppo tempo.
Abbiamo condiviso il nostro documento con la Commissione Straordinaria del Comune di Amantea e il 12 marzo una nostra rappresentanza ha incontrato i Commissari Vice Prefetto Dott.ssa Antonia Maria Grazia Surace, Vice Prefetto Dott. Vito Turco e Dott. Berardino Nuovo.
Nell’incontro abbiamo sottolineato innanzitutto come la complessità e la dimensione delle criticità del centro storico siano tali da richiedere l’adozione di misure straordinarie da parte dello Stato e della Regione.
Oltre all’intervento assolutamente prioritario della messa in sicurezza dell’area colpita dalla frana del 19 gennaio e del ripristino di Via Indipendenza, abbiamo tra l’altro evidenziato come sia particolarmente urgente:
- la riparazione lungo tutto il percorso di Via Indipendenza e di Corso Umberto e la riparazione delle condutture di acqua piovana a evitare infiltrazioni che danneggiano fondazioni e solai dei piani sotto strada con il rischio di cedimenti quali quello verificatosi la scorsa estate in Via Cavour;
- in vista della imminente stagione turistica l’istituzione di un servizio di navette tra la marina e il centro storico e la realizzazione di un parcheggio provvisorio nell’area dell’ex macello per ovviare alle conseguenze della interruzione della viabilità (ingorghi di traffico all’altezza della Chiesa Matrice e isolamento di Catocastro).
I Commissari ci hanno confermato che i lavori nell’area interessata dalla frana del 19 gennaio dovrebbero avere inizio a breve. Sono inoltre previsti, sempre in tempi brevi la realizzazione della mappatura della rete idrica del centro storico; l’aggiornamento di un piano per il consolidamento dei costoni rocciosi (redatto nel 2014 in vista di un bando regionale che non venne però mai emesso); l’esecuzione di lavori nell’area della Chiesa di San Giuseppe.
La Regione ha inserito Amantea tra i comuni per i quali è stato chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza. A fronte della nota indisponibilità di fondi i Commissari hanno sottolineato come sia essenziale l’“intercettazione” di finanziamenti eventualmente disponibili.
Siamo restati d’intesa che ci saremmo interfacciati con i responsabili tecnici per approfondire la fattibilità di soluzioni proposte nel nostro documento con particolare riguardo a quelle a costo zero.
PROPOSTA MISURE PER IL CENTRO STORICO DI AMANTEA
A - NELL’IMMEDIATO
In previsione dell’emissione di prossimi bandi regionali
dedicati alla valorizzazione dei borghi è necessario avviare
subito una interlocuzione con le competenti autorità
regionali affinché nella stesura di tali bandi si prevedano
specifiche misure (delimitando l’ambito dei bandi stessi
in funzione di esigenze quali quelle riscontrabili nel
centro storico di Amantea):
a) per i Comuni:
- interventi di riqualificazione e adeguamento infrastrutturale
della rete idrica e fognaria e di
gestione delle acque piovane nei centri storici;
- realizzazione di parcheggi;
- interventi per favorire una viabilità sostenibile;
- arredi urbani per la fruibilità e l’accessibilità ai luoghi
di interesse (segnaletica e targhe descrittive);
b) per i privati:
- contributi per il recupero di fabbricati svincolati
dallo svolgimento di attività (il patrimonio storico
architettonico è di per se elemento qualificante e del
paesaggio e quindi di attrazione turistica);
- contributi per attività economiche e culturali;
- incentivi per la demolizione di manufatti che
compromettono l’originalità storico-architettonica e
per la rimessa in pristino delle facciate.
B - NEL BREVE TERMINE
1. Sollecitare attivamente lo Stato e la Regione ad
adottare un provvedimento complessivo per la sal
vaguardia e la valorizzazione del Centro Storico di
Amantea con congruo finanziamento ad hoc. E’ in
questo quadro prioritario l’affidamento di una indagine
sullo stato idrogeologico del Centro Storico (avvalendosi
delle competenze delle qualificate istituzioni
universitarie) per:
- identificare gli interventi per la sua messa in sicurezza;
- quantificare gli oneri presumibili per la loro realizzazione.
2. Facendo ricorso alle risorse disponibili, in previsione
della ripresa dei flussi turistici nella prossima stagione
estiva e comunque per rendere più accogliente, visitabile
e vivibile il Centro Storico e tenuto conto che la frana del
19 gennaio ha spezzato in due il Centro Storico stesso,
adottare una serie misure di ordinaria amministrazione
quali:
- introdurre a decorrere da questa estate un sistema di
navette circolari con partenza dai parcheggi a livello
mare per i visitatori del centro storico;
- allestire un parcheggio provvisorio nell’area di proprietà
comunale dell’ex macello, vicino al cantiere del
“centro di aggregazione giovanile”;
- prevedere nei mesi estivi la chiusura del centro storico
al traffico automobilistico eccetto per i residenti e le
strutture alberghiere e i clienti di strutture ricettive;
- assicurare l! effettivo rispetto dei divieti di sosta;
- rivedere l'allocazione di spazi (marciapiedi e sedi stradali)
per i pubblici esercizi a evitare una ulteriore strozzatura
del già compromesso (a seguito della frana del 19
gennaio) accesso veicolare in caso di emergenza (per
ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco) e il rischio di incidenti
- installare mappe su supporto metallico nei punti di accesso
al centro storico con indicazione dei luoghi di interesse;
- installare presso luoghi e edifici storici apposite targhe
identificative con breve descrizione: l'elenco
degli oltre trenta beni architettonici della nostra città
sottoposti a vincolo del MIBACT(consultabile su www.vincoliinrete.beniculturali.it) costituisce la base di partenza
per tale intervento;
- assicurare continuità nella raccolta dei rifiuti;
- installare cassonetti di grandi dimensioni per la raccolta
delle immondizie delle abitazioni per le quali non è
possibile la raccolta porta a porta a causa della loro inaccessibilità ai mezzi di raccolta;
- incrementare la presenza di videocamere nei luoghi
adibiti a discarica abusiva al fine di identificare e multare
chi vi getta spazzatura;
- effettuare una derattizzazione di tutto il centro storico;
- prevedere nell'appalto per la rimozione dei rifiuti anche
la periodica pulitura di tutti gli spazi pubblici del centro
storico;
- incrementare il numero di cestini per i rifiuti;
- in caso di manifestazioni in spazi pubblici vigilare affinché
gli organizzatori provvedano al termine delle manifestazioni
stesse alla raccolta e alla rimozione di tutti i rifiuti;
- pulitura dalle erbacce e infestazioni di vegetazione delle
vie e dei vichi;
- pulitura delle caditoie della raccolta di acqua piovana e
riparazione di condutture che causano infiltrazioni e
danni ai fabbricati (come il crollo di un solaio di un immobile
la scorsa estate);
- rimozione barriere architettoniche e istallazione corrimano
in punti critici.
C - MEDIO TERMINE
1. Il Centro Storico di Amantea - che è stata una delle Città
Regie della Calabria - è un importantissimo sito storico-culturale
con un eccezionale potenziale di volano turistico e
commerciale per l'intero territorio.
2. Il progetto di intervento pubblico ad hoc finanziato
dallo Stato e dalla Regione di cui siamo promotori deve
andare oltre una prima fase di messa in sicurezza sotto il
profilo idrogeologico ed estendersi al recupero e alla salvaguardia nella sua interezza di un patrimonio storico architettonico di notevole importanza. In particolare occorre:
a) prevedere adeguati incentivi per i privati per il recupero
e la valorizzazione di fabbricati loro proprietà;
b) agendo in una ottica di ripopolamento residenziale,
prevedere la possibilità di esproprio di fabbricati fatiscenti
e abbandonati e della loro concessione in uso a
giovani famiglie (adeguatamente incentivate) o della
loro alienazione a prezzo simbolico subordinatamente
all’impegno al completamento del restauro entro tre
anni dall’acquisizione;
c) intervenire su una rete idrica e fognaria ormai obsoleta;
d) sostituire la dissestata pavimentazione di Via Indipendenza;
e) canalizzare i cavi elettrici e telefonici rimuovendoli
dalle facciate degli edifici e contestualmente assicurare
il collegamento con fibra ottica a internet (per favorire
l’insediamento di attività di smart working);
f) realizzare un collegamento a mezzo ascensore o rampa
mobile tra i parcheggi sottostanti i bastioni e il livello
di Via Indipendenza;
g) recuperare e valorizzare luoghi storici in stato di fatiscenza
e oblio (quali il Gotto dei Gesuiti e il Mulino Castellense) anche attraverso un partenariato pubblico/privato;
h) riaprire la vecchia strada provinciale - chiusa per
caduta massi - che collega il centro storico a Aquicella
(lungo la quale si trova anche l!ufficio smistamento delle
Poste);
i) ristabilire il collegamento tra la Chiesa di San Biagio e
Via Duomo interrotto da vent’anni a causa del pericolo
di crollo dei ruderi di Palazzo Del Giudice, con pregiudizio
della accessibilità e fruibilità dei percorsi nel centro storico;
j) consolidare la salita della Pantalia.
L’elenco di criticità sopraelencate non è esaustivo.
Da esso è evidente che, unitamente al problema prioritario
del dissesto idrogeologico cui esse sono in larga parte collegate,
la portata dei problemi da risolvere è tale da richiedere
un intervento straordinario dello Stato e/o della Regione sia sul piano finanziario sia sul piano della elaborazione delle specificità progettuali e della gestione della loro attuazione.
Confidiamo peraltro che la Commissione Straordinaria
intraprenda fin d’ora le azioni di sensibilizzazione menzionate
sub A presso le competenti istanze statali e regionali.
Auspichiamo inoltre che la Commissione si adoperi per
l’avvio dei necessari contatti per il rapido avvio di una
indagine dello stato idrogeologico del Centro Storico e
che vengano reperite le risorse per gli interventi di ordinaria
amministrazione di cui sub B al punto 2