Una scoperta straordinaria sul Web segnalata da Giuseppe Sconza Testa.
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Sergio Ruggiero.
2La figura, contenuta nel codice Synopsis Historiarum (Sinossi della storia) dello storico bizantino Ioannes Scylitzes, rappresenta una fase del drammatico assedio di Amantea all’esito del quale nell’886 Niceforo Foca sottrasse la città ai musulmani costringendoli alla resa.
Giuseppe Sconza Testa, appassionato studioso della storia di Amantea, attraverso una ricerca è riuscito a “scovare” la meravigliosa miniatura. Ne ha prodotto copia in ottima definizione e ne ha fatto graditissimo dono allo “Scaffale”, rendendola immediatamente disponibile all’intera comunità degli studiosi e appassionati amanteani. La figura è destinata ad arricchire la dotazione documentaria della presenza araba ad Amantea, fino a ieri rappresentata unicamente dalla famosa stele funeraria custodita da Fausto Perri alle Clarisse.
Grazie a Giuseppe Sconza Testa da parte dello “Scaffale”.
Il Synopsis Historiarum, che documenta i regni degli imperatori bizantini dalla morte di Niceforo I (811) alla deposizione di Michele IV (1057), è stato prodotto in Sicilia nel XII (in epoca normanna), e attualmente è custodito nella Bibblioteca Nacional de Espana a Madrid. Il codice è scritto in greco medievale, e pertanto di difficilissima traduzione. Ne esiste una versione tradotta in inglese, che però non è disponibile sul web.
Ricchissima di particolari, contrariamente all’apparenza, la figura ci può aiutare a comprendere un mucchio di cose: la dinamica dei fatti, l’architettura delle strutture difensive, le tecniche d’assalto e di difesa e la dotazione d’armamento.
Gli eventi
Com’è noto, l’Amantea bizantina, posta sulla riva sinistra del fiume Catocastro, subì una prima ondata di incursioni saracene che culminarono con il saccheggio dell’827, per essere poi espugnata da un ramo della dinastia aghlabita nell’anno 846, allorquando divenne Emirato, parimenti a Tropea e Santa Severina. Nell’886 vi fu la prima riconquista bizantina del Kastron e della città ad opera di Niceforo Foca dopo vari tentativi falliti dallo stratega Stefano Massenzio (lo storico Arabo Ibn-Athir fa durare l’assedio bizantino di Amantea dal 18 giugno 885 al 7 giugno 886).
La città fu di nuovo occupata dai Musulmani nel 976 (Saraceni mille et sexcenti excurrerunt per Calabriam Amanthei usque ad Acropolim, multasque occisiones, et predas commiserunt in mense martio – Erchemperto storico cavense), per essere riconquistata dai bizantini prima dall’Eunuco Oreste nel 1025, e definitivamente dal protospatario Michele nel 1032.
“Lo Scaffale”, in un recente incontro, ospitato da Gregorio Carratelli
Da sinistra: Peppe Marchese; Tonino Furgiuele; Vincenzo Segreti; Gregorio Carratelli; Roberto Musì; lo storico Antonello Savaglio, e la giornalista Adele Sammarro. Sergio Ruggiero stava scattando la foto.