O più esattamente davanti al municipio, sempre se Corso Umberto Primo possa corretta mente essere inteso come parte del centro storico
Grande festa con un parterre di grandi cuochi che hanno rifocillato i presenti a prezzi bassissimi
Per primo un buon piatto di spaghetti con la mollica ormai diventato il piatto clou delle sagre amanteane, preparato per attrarre chi non vuole cenare a casa
Per secondo due pezzi di baccalà, in onore della tradizione calabrese di attenzione alla gastronomia del nord europa, (La maggior parte del merluzzo pescato nel mondo proveniva dai Grandi Banchi di Terranova (Grand Banks), una zona di bassi fondali situata nell’Atlantico settentrionale, e dalle coste del Labrador. Oggi il merluzzo rientra nella lista rossa di Greenpeace, che segnala le specie marine a rischio di estinzione a causa della pesca intensiva o i cui metodi di allevamento siano estremamente dannosi per l'ambiente), al posto delle sapide alici nostrane di cui Amantea poteva vantare una grande pesca , ormai solo un ricordo.
E per dolce- solo all’occorrenza- 2 monacelle.
Volendo con quanto sopra ci mangia in due
Abbiamo chiesto ad un ragazzo seduto sul ciglio di un gradino di Via Cavour : “Spaghetti alla mollica?. Come sono?” ed ottenuto un sorriso ed un “Ottimi”
Ad accompagnare la serata di conoscenza del centro storico un trio disallineato che cantava e suonava( ?) di tutto, un piccolo tamburello compreso.
Per gli amanti della storia locale un giro per i vicoli ancora praticabili del centro storico alla ricerca di quell’anima ormai sempre più nascosta del centro storico , evitando la più parte inavvicinabile e già crollata o prossima al crollo che vi faremo vedere a breve , tra cui il più antico forno amanteano, la più antica chiesa amanteana, la mitica sede del sedile di San Basilio, l’ingabbiato collegio dei Gesuiti e tanto altro. E tutto grazie a Giuseppe Sconzatesta uno “chaperon” d’eccezione ed alla sua mappa del centro storico.