La san Giorgio della Marina militare è sbarcata a Reggio Calabria con 1.023 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia.
Un neonato di 20 giorni è stato portato in ospedale per precauzione.
Ospedalizzati anche tre ustionati ed una donna incinta al quarto mese il cui marito è disperso in una delle traversate.
Dieci persone sono state trovate affette da scabbia.
Tra gli oltre mille migranti di varie nazionalità, ben 141 minori e 84 donne.
400 circa i migranti ospitati a Reggio Calabria, divisi fra lo Scatolone, il palazzetto dello sport in zona stadio, e la palestra della scuola Boccioni.
Le famiglie con minori e i minori non accompagnati sono state smistate in case famiglia e centri di accoglienza gestiti da volontari in città e in provincia.
150 i migranti inviati ad Amantea, 250 circa quelli inviati in altre strutture in Calabria e fuori Calabria.
Contrariamente ad alcuni giorni fa i migranti non sono stati presi in carico dalla Protezione civile amanteana , né sono stati alloocati nella palestra della Scuola media di Amantea od in quella della scuola media di Campora SG indicate proprio dal Piano di Protezione civile per questi casi.
Saranno ospiti come negli scorsi anni nella struttura della Ninfa Marina in Via Firenze dove saranno anche rifocillati
Sono tutti giovani ; della stessa età dei precedenti velocemente scomparsi , anzi volatilizzati in pochissime ore, anzi nel corso della notte diretti vero Milano
Ma questi non vengono come gli altri dalla striscia di Gaza e dalla Siria.
E non hanno come i precedenti le tasche piene di soldi. Questi ci sembrano più poveri, trasandati
Non sappiamo se anche loro come i precedenti spariranno in una notte od in un mese; o se, invece, resteranno fino a quando non saranno svolte le pratiche burocratiche
Stando alle prime indicazioni della Polizia che li ha accompagnati da Reggio Calabria ad Amantea e degli autisti dei tre pullman sembra provengano dalla Nigeria, dal Ghana, dal Bangladesh , e da diversi altri posti dell’Africa Sahariana e sub sahariana e dall’Asia .
Hanno i visi stanchi, anzi stravolti. Qualcuno sorride. (Nella foto scende uno degli autisti di un pullman appena arrivato ad Amantea)
Non sanno che intorno a loro si manifestano le prime reazioni.
Non sanno nemmeno che altri loro connazionali già ospitati nella stessa Ninfa marina vivono e lavorano tranquillamente ad Amantea pienamente integrati.
Ma scopriranno tutto in pochi giorni
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