E’ andata bene.
Davvero è andata bene pensando che si stanno effettuando i lavori di recupero e messa in sicurezza della antica chiesa trecentesca di san Francesco d’Assisi.
Come si vede nella foto, infatti, un grosso masso si è staccato ed è scivolato sulla cengia sottostante senza ribaltarsi.
E soprattutto senza fare danni alle persone che oggi lavorano proprio su questa cengia.
Ci sembra l’ennesima dimostrazione della fragilità della rocca del castello.
Una rocca che si spacca, si frantuma ed incombe su quanto sottostante.
Una fragilità che ci sembra fortemente sottovalutata dalla Pubblica amministrazione.
C’è un castello che diruto rischia di crollare sulle abitazioni sottostanti
Una torre angioina che abbandonata da tutti sta per essere persa e con essa una parte della nostra storia.
C’è la parte ad est della rocca del castello che continua a frantumarsi ed è pronta a nuovi piccoli e grandi crolli
C’è la parte nord della rocca che impressiona tanto è spaccata e ricca di elementi che additano a crolli di ogni tempo
C’è infine la parte ad ovest che presenta forti rischi.
Parliamo del masso caduto pochi anni fa dietro la casa del vecchio sindaco Alecce
Parliamo dei distacchi nella zona da casa Mirabelli alla chiesa di San Francesco
Parliamo del crollo di rocce sulla vecchia chiesa di San Francesco che ha spaccato il muro dietro l’abside.
E parliamo di questo ultimo distacco di pochi giorni fa.
L’assurdo è che il masso era stato chiodato per tenere la rete paramassi.
Ma come è possibile, ci chiediamo, usare per tenere una rete paramassi una roccia che non si tiene nemmeno da sola?
E senza dimenticare le famose “Case Sciollate” che sono da tempo l’emblema di una amministrazione disattenta se non omissiva ed il simbolo della stessa disattenzione al territorio.
Manifestiamo la nostra preoccupazione perché il crollo è avvenuto su una cengia che deve diventare un percorso pedonale da tanti auspicato e che sarà usato per raggiungere proprio la trecentesca Chiesa e la Torre angioina.
Ci permettiamo di chiedere all’amministrazione ed ai tecnici direttori dei lavori specifiche dichiarazioni su quanto faranno sul problema appena esposto
Troppo bello e troppo caro il nostro centro storico per essere dimenticato dall’amministrazione.
Troppo comodo pensare che con qualche spaghetto alla mollica e qualche monacella si possa salvare un centro storico che muore!