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Licursi, Cupelli e Filice si avvalgono della facoltà di non rispondere .

SCALEA – 14 dic. 19 - L’operazione denominata “Ghost work”, che ha visto coinvolto il sindaco di Scalea Gennaro Licursi, lo precisiamo, in qualità di dipendente dell’azienda sanitaria, ha riacceso un clima pesante nella cittadina turistica.

La vicenda giudiziaria, lo abbiamo sottolineato più volte, non ha ripercussioni dirette sulle cariche politiche di sindaco e consigliere provinciale.

 

Ma, è inutile nasconderlo, in città si è già aperto il dibattito su eventuali dimissioni.

Una decisione che potrebbe scaturire dall’imbarazzo che la vicenda ha suscitato a livello politico e che va a cozzare con alcuni principi da sempre difesi dallo stesso sindaco di Scalea.

Intanto, la vicenda giudiziaria, per Gennaro Licursi, inizia con il silenzio.

Ieri, infatti, assistito dal suo avvocato di fiducia, Luigi Crusco, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Avrà certamente modo di chiarire nelle fasi successive la sua posizione.

Scena muta anche per altri due dei tre indagati.

Come è noto, nell’inchiesta sono finiti tre impiegati dell’azienda sanitaria che avrebbero attestato “falsamente” le missioni di Licursi. Valentino Cupelli, 67 anni, di Amantea, difeso dagli avvocati Giuseppe Mandarino e Mirella Santoro, del Foro di Paola, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Stessa linea scelta per Paolo Filice, 59 anni, di Cosenza, assistito dagli avvocati, Enzo Aprile, Gabriele Fiorito ed Emma Eboli.

L’unica indagata che ha risposto alle domande ed ha chiarito il suo ruolo è stata la dottoressa Angela Riccetti, 57 anni, di Scalea, assistita dagli avvocati Roberta Sette e Ugo Vetere. Al termine dell’interrogatorio, l’avvocato Ugo Vetere ha chiesto la revoca della misura interdittiva.

Come è noto, il giudice per le indagini preliminari, Maria Grazia Elia, ha applicato per Angela Riccetti la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per tre mesi;

Per Valentino Cupelli l’interdizione per sei mesi da ogni attività nel pubblico servizio e sei mesi anche per Paolo Filice.

Per Gennaro Licursi, invece, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, con il divieto di allontanarsi e con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con lui e che lo assistono.

La durata della misura è stabilita per tre mesi, salvo proroghe che saranno eventualmente richieste.

Dal punto di vista politico, invece, non c’è alcuna reazione ufficiale dei componenti di maggioranza, nessun comunicato, nessuna presa di posizione.

Pare che al momento abbia preso in mano le redini dell’amministrazione comunale il vicesindaco, Gaetano Zuccarello.

Non si registrano reazioni neanche dai consiglieri di opposizione.

Ieri hanno preso posizione Giuseppe Guido e Mimma Iannello, rispettivamente: Segretario generale Cgil del comprensorio Pollino Sibaritide Tirreno e responsabile Cgil dell’alto Tirreno, per i quali: “L’inchiesta ultima che coinvolge il sindaco di Scalea, Gennaro Licursi, in qualità di dipendente dell’Asp di Cosenza, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsa attestazione di presenza in servizio con la presunta complicità di tre dipendenti della stessa Asp, è l’ultimo colpo mortale all’immagine di una città e di un territorio che, dagli anni di Plinius, vive un degradante deterioramento della pratica della legalità.

Le ricadute pesano sempre più sulla vita e sugli interessi generali dell’intera comunità

Miocomune

Pubblicato in Alto Tirreno

Licursi nei giorni scorsi è stato arrestato

Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno consentito di svelare un radicato e consolidato meccanismo di illiceità che ha consentito al sindaco con la complicità di tre suoi colleghi, di assentarsi senza alcuna giustificazione dal luogo di lavoro.

 

 

 

 

“Sovente - viene riferito - il pubblico amministratore attestava falsamente di essersi recato in “missione” per conto dell’ufficio, occupandosi, anche in questo caso, di questioni non attinenti al servizio. In tal caso, le indagini hanno permesso di accertare, altresì, la complicità dei suoi colleghi, i quali, dipendenti presso diverse sedi dell’Asp (Cosenza, Amantea, Scalea), attestavano che la missione si era svolta regolarmente, nonostante il sindaco non si fosse nemmeno mai recato presso le stesse”.

Infatti il Gip Maria Grazia Elia ha disposto non solo gli arresti domiciliari per Licursi, ma anche misure interdittive nei confronti di Paolo Filice (59 anni di Carolei), responsabile del servizio del 118 di Cosenza che è stato sospeso dal servizio per sei mesi.

Sospensione di sei mesi anche per Valentino Cupelli (67 anni di Lago), collaboratore amministrativo dell’Asp di Amantea.

E Angela Riccetti (57 anni di Scalea), direttore del distretto del Tirreno è stata sospesa dal servizio per tre mesi.

“La Riccetti lo ricordiamo è esponente Pd, ed è diventata direttore di distretto del Tirreno e, su imput della regnanza di governo regionale, ha preso il posto di Giuliana Bernaudo.”

Le indagini hanno permesso di accertare, altresì, la complicità dei suoi colleghi, i quali, dipendenti nelle diverse sedi dell’Asp (Cosenza, Amantea, Scalea), attestavano che la missione si era svolta regolarmente, nonostante il sindaco non si fosse nemmeno mai recato presso le stesse.

Le condotte criminose, accertate mediante l’installazione di telecamere all’interno degli uffici del Distretto sanitario del Tirreno di Scalea, analisi dei tabulati telefonici e monitoraggio con sistema gps, sono state ricostruite in maniera capillare, anche grazie ad un’accurata attività di pedinamento e sono state incrociate con i dati delle presenze giornaliere risultanti dalla macchina marcatempo.

Incomprensibili le ragioni della complicità!

Pubblicato in Paola

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del Gruppo di Minoranza Solidarietà e Sviluppo:

“La raccolta differenziata dei rifiuti è iniziata nel luglio 2015 con il servizio “porta a porta”.

Essa aveva due obiettivi: eliminare i cassonetti nelle zone urbane (che rappresentavano uno scempio dal punto di vista igienico e ambientale)

e ridurre, nello stesso tempo, il costo del servizio e quindi consentire un significativo risparmio ai cittadini.

Purtroppo, non è andata così perché il costo del servizio, anziché diminuire, è andato aumentando negli anni.

Nel 2015, l’Amministrazione comunale, nonostante avesse speso oltre trentamila euro per realizzare l’isola ecologica, abbassò la TARI (Tariffa Rifiuti, ex TARSU) del 50% per tutte le attività produttive, oltre una riduzione del costo per coloro che avessero smaltito in proprio l’umido nelle zone periferiche del paese ,riduzione mai avvenuta, nonostante i cittadini interessati avessero presentato domanda per l’auto smaltimento.

Per l’anno 2016 (l’anno del salto della quaglia) le tariffe e il bilancio di previsione, vennero approvate dal Commissario prefettizio; le tariffe approvate dal Commissario vennero mantenute invariate, cioè ai valori del precedente anno 2015, quantizzando un costo totale del servizio in euro 288.744.

Per l’anno 2017, tariffe e bilancio di previsione vennero definiti dall’attuale Amministrazione comunale, approvandosi un piano finanziario relativo ai costi di gestione del servizio per 344.455 euro, con un aumento per le utenze domestiche di circa il 25% e per le attività produttive di circa il 45%, eliminando quasi tutte le agevolazioni che la precedente Amministrazione aveva deliberato e che il Commissario prefettizio aveva confermato.

Quando si discusse delle tariffe per il 2017 con gli aumenti sopra descritti, noi gruppo di minoranza ci opponemmo, affermando che con gli aumenti previsti si penalizzavano le famiglie di Lago e anche le poche attività produttive che, come i nostri nuclei familiari, sopravvivono con difficoltà crescenti nel nostro Paese.

Nel 2018, gli Amministratori in carica si sono inventata una riduzione delle tariffe (per il malcontento e le proteste dei cittadini), portando il costo di gestione del servizio a euro 309.250, sulla base di una riduzione del fondo di svalutazione crediti per circa 30.000 euro e di un minore importo dell’appalto per circa 12.000 euro.

Minore importo dovuto ad una riduzione del servizio in alcuni settori.

Noi Consiglieri di minoranza, in Consiglio comunale, abbiamo chiesto di conoscere se la riduzione dei costi era dovuta ad un miglioramento del servizio oppure a qualche artificio contabile studiato a tavolino.

A quella nostra richiesta non è stata data nessuna risposta.

La nostra posizione è questa: se la riduzione del costo del servizio fosse dovuta a una virtuosa pratica amministrativa, il Comune di Lago, nel 2017, avrebbe aumentato gli introiti in misura straordinaria.

Da quanto ci risulta, invece, gli introiti del 2017 non solo non sono aumentati, ma sono addirittura diminuiti.

Se ciò è vero – e noi crediamo che è vero – la riduzione del fondo rischi è il frutto di una operazione concepita a tavolino.

E si tratta di un’operazione che porterà grossi problemi nell’immediato e negli anni a venire.

Per una informazione più puntuale riportiamo le quantità e i costi del 2017.

1.         UMIDO: 150 TONNELLATE x 106 EURO A TONNELLATA = 16.854 euro

2.         INDIFFERENZIATA: 154 TONNELLATE X 140 EURO A T ONNELLATA = 21.560 EURO

3.         INGROMBANTI: 21 TONNELLATE X 180 EURO A TONNELLATA = 3.780 EURO

4.         COSTO DELL’APPALTO = 121.000 euro

TOTALE COMPLESIVO = 163.194 + IVA = 179.513,40 euro

Ci siamo posti e poniamo alcune domande:

1.         perché il costo effettivo del servizio è di 179.523,40 euro mentre il costo dichiarato ammonta a 309.250 euro?

2.         Perché nel costo complessivo del servizio sono stati caricati gli stipendi e gli oneri di tre dipendenti, nonostante che un dipendente sia andato in pensione? (gli addetti alla pulizia di quello che resta non sono tre unità, ma una).

Da quanto abbiamo sopra riportato risulta una verità:

LA TARIFFA TARI PER IL 2018 POTEVA ESSERE RIDOTTA DEL 30% SE NON DI PIU’.

Noi continuiamo a fare il nostro dovere informando correttamente la popolazione, affinché i nostri concittadini sappiano chi è dalla loro parte e chi è contro i loro interessi.

Lago IL GRUPPO DI MINORANZA                   Solidarietà e Sviluppo

 

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ci scrive l’amico Cupelli, diportista,

“Sono 4 mesi che il porticciolo di Amantea è chiuso e ancora, dicono, ci vorranno almeno 10 giorni per completare i lavori di rimozione della sabbia.

Tutto ciò è VERGOGNOSO oltre che NON PIU’ ACCETTABILE.

Il comune, proprietario dell’impianto, incassa circa 300.000 euro all’anno, da una massa di poveri “fessi” , colpevoli solo di essere appassionati del mare, che non avendo altre alternative, sono stati costretti da tutte le amministrazioni politiche precedenti ad accettare un contratto di fitto, oneroso, privo di garanzie e scarso di servizi.

Un esempio per tutto è la pericolosità dovuta alla scarsa illuminazione dell’imboccatura del porto.

Ho letto nei mesi scorsi diversi interventi su questa situazione, interventi anche entusiastici sull’inizio dei lavori di riattivazione a “fine marzo” ovvero 3 mesi dopo la chiusura!!!

Cosi come ho letto dell’ottima iniziativa che prevede la richiesta di un finanziamento con fondi europei per il completamento del porticciolo e l’allungamento dei bracci in mare.

Ma questa iniziativa lodevole, conoscendo i tempi della burocrazia, non vedrà frutti prima di 3 anni, calcolando l’approvazione del finanziamento, completamento e verifica progetto, autorizzazioni varie, affidamento lavori, ecc. ecc. , senza contare l’inchiesta ancora aperta della magistratura e i problemi con il demanio ancora non risolti.

Per cui è necessario, attivare interventi per garantire la COSTANTE manutenzione della struttura per i prossimi anni.

Secondo il mio modesto parere, come già scritto e pubblicato su questa testata in passato, bisogna uscire da questa gestione ibrida, ed auspico a tal proposito un intervento risolutivo del Commissario prefettizio.

Due le soluzioni sempre secondo il mio modesto parere:

1)Si affida la gestione totale del porticciolo, compreso la riscossione dei canoni, alla cooperativa che oggi garantisce la sorveglianza della struttura, dietro pagamento di un canone al Comune ( per es. 150.000 euro annui) e garanzie sulla costante ed appropriata manutenzione.

Questo allo scopo di garantire la pulizia costante dell’imboccatura , il controllo degli ormeggi , la creazione di servizi oggi insufficienti, interventi celeri per ogni esigenza, ecc. ecc..

2)Il Comune assume la totale gestione del porticciolo, crea un conto corrente dedicato per l’incasso dei canoni ed un capitolo di bilancio vincolato esclusivamente al governo del porto, al contrario di quello che è avvenuto fino ad oggi ovvero le somme incassate dai diportisti usati per le spese correnti dell’Amministrazione Comunale.

Al fine di garantire idonee disponibilità economiche per far fronte a tutti gli interventi necessari e principalmente IMMEDIATI, per la conduzione ottimale della struttura portuale.

L’unica cosa che non vorrei e che come in passato, viste le imminenti elezioni, qualche politicante usi il porto per facile pubblicità e poi, spenti i riflettori, fregarsene altamente.

Ricordo ad esempio due donne rivali, una candidata sindaca (che punta a ricandidarsi, sic!) e l’altra poi eletta sindaca e da poco decaduta (per fortuna), fare a gara due anni fa a chi si interessava di più del porticciolo, incontri vari e foto con i pescatori, progetti mirabolanti, promesse, ricchi premi e cotillon e poi……. NIENTE, nada, nichts, rien, anything..... o meglio il porto inutilizzabile l’anno scorso per 3 mesi e ora per 4 mesi che forse diventano 5. Fantastico.

                                                                                Rosario Cupelli (diportista)

La minoranza “Solidarietà e sviluppo”invia la seguente lettera aperta al sindaco del comune di Lago dal titolo “L’indignazione dei cittadini di Lago”, che riceviamo e pubblichiamo:

 

“Signor Sindaco,

i cittadini, non solo quelli di Lago, da anni hanno assunto un atteggiamento di disgusto verso la “politica” e verso tutti coloro che la praticano a diversi livelli: europeo, nazionale, regionale e comunale.

La disistima verso la mala politica e i cattivi amministratori si supera solo con la buona politica e i buoni amministratori capaci di adottare pratiche amministrative virtuose.

Coloro che hanno votato Lei e la sua Lista speravano che Lei e la sua Lista foste in grado di cambiare registro e assicurare un’Amministrazione molto più attenta ai reali bisogni dei cittadini.

 

Invece, sono cambiati in parte i musicanti e la musica è sempre più stonata.

Lei rappresenta questa deludente promessa di miglioramento.

Analizziamo un problema alla volta e, per cominciare, parliamo un po' dei tributi comunali, vale a dire dei soldi che i cittadini di Lago devono pagare al Comune, anzi al “suo” Comune, visto che il Comune sta diventando sempre più “cosa vostra” e sempre meno il Comune dei cittadini.

Quelli della spazzatura sono soldi che i cittadini pagano per un servizio di cui non usufruiscono e sulla base di un tariffario deciso da un comitato molto ristretto di persone che poco riflettono, cioè dal manipolo di persone costituito da Lei, dai Suoi consiglieri dalla Sua Giunta, per di più eletti dalla fortuna che da un netto consenso del popolo laghitano.

 

Per il 2017 avete aumentato le tariffe della spazzatura, dopo aver promesso un contenimento dei tributi, una riduzione delle spese, un miglioramento del servizio.

Il servizio di raccolta differenziata che avrebbe dovuto portare a una riduzione delle tariffe ha invece portato a un aumento delle tariffe.

I costi del servizio saranno anche aumentati, ma Lei e la sua Lista non avete fatto nulla per distribuirli in modo equo e per realizzare quelle economie sui costi che sono possibili.

E’ evidente che le decisioni sulle tariffe, da Lei e dalla sua Lista acriticamente approvati, sono le decisioni assunte da chi è molto bravo a giocare sui numeri, anche perché non se ne assume la responsabilità politica verso i cittadini, e può giocare a tutto campo, nell’ombra, senza alcun controllo da parte di amministratori incompetenti o distratti.

Rimangono i problemi ai quali Lei e la sua Lista non avete posto rimedio ma avete anzi inasprito.

La spazzatura, infatti, continua a essere pagata da quei “fessi” che hanno fatto la denunzia, rimane molto alta l’evasione, cioè il numero di quelle persone che dovrebbero pagare e che invece non pagano nulla (perché nulla hanno denunciato) o pagano somme irrisorie (perché hanno dichiarato il falso).

A fronte di tutto ciò, decine di persone sono costrette – dalle decisioni del vostro comitato – a pagare un servizio di cui non godono (perché hanno le case chiuse per tutti i mesi dell’anno) o di cui godono soltanto per qualche settimana all’anno.

 

Inoltre, Lei e la sua Giunta, non avete riservato alcuna attenzione a quelle famiglie che sono indigenti o che hanno familiari gravemente ammalati.

Allora, dove abita quella giustizia e quella equità che avete promesso nei comizi?

Anziché far “pagare tutti per pagare meno”, Lei e la Sua giunta avete deciso che devono “pagare pochi, per pagare di più”.

Con il vostro comportamento ingiusto ci autorizzate a dire che i cittadini di Lago hanno avuto un abbaglio: hanno votato Lei e il Suo comitato sperando di cambiare in meglio e ora si trovano a dover rimpiangere coloro che avreste dovuto(secondo voi) far dimenticare.

Non provate un po' di rimorso?

 

I cittadini di Lago, quando pagheranno la “stangata” della spazzatura, potranno riflettere su quanto abbiamo denunciato a Lei e al Suo comitato ristretto (troppo ristretto, troppo distratto, sempre meno rappresentativo).

Il Gruppo di minoranza “Solidarietà e sviluppo” 

Pubblicato in Longobardi

Riceviamo e pubblichiamo:

“I consiglieri comunali di minoranza devono rispondere a quanto riportato dal Quotidiano della Calabria del 3/2/2017 anche perché, all’ultimo Consiglio, il consigliere Barone Giovanni, “ già, dimenticavamo, il Presidente del Consiglio”, dopo quanto affermato dal Sindaco, non ha consentito, volutamente, la replica al consigliere De Simone e agli altri consiglieri della minoranza.

Presidente dell’intero Consiglio o della sola maggioranza?

 

Il nostro scopo era di dimostrare con documenti che quanto affermato dal Sindaco e dalla sua compagnia teatrale non corrispondesse al vero.

Una compagnia teatrale formata da una presentatrice intenta a leggere e ad interrogare la minoranza e da attori che recitavano la parte loro assegnata senza conoscerne fino in fondo il significato.

I veri attori, infatti, studiano il copione, lo imparano a memoria ed infine lo interpretano immedesimandosi in modo giusto nella parte loro assegnata.

Gli attori del nostro consiglio comunale, invece , non hanno studiato il copione, non lo hanno imparato a memoria ma lo hanno solo letto passivamente.

Speriamo che al prossimo Consiglio comunale saranno più preparati, magari potranno farsi aiutare da un “SUGGERITORE” che nei momenti di confusione e vuoto di memoria potrà suggerire loro le giuste battute.

In fin dei conti è la prima volta che una sala consiliare si trasforma in un palcoscenico teatrale.

Andiamo con ordine.

  1. Problema idrico. Noi non abbiamo strumentalizzato la mancanza dell’acqua, ma abbiamo messo in evidenza che qualche operaio era stato utilizzato in altri settori, mentre la situazione idrica doveva avere la precedenza assoluta.

Negli anni passati, grazie ad una migliore organizzazione, la squadra addetta a questo settore ha garantito il servizio anche nei momenti difficili.

E l’acqua non è mai mancata per oltre un mese e in prossimità delle feste natalizie.

Per trovare il guasto è stato chiamato un operaio in pensione, che noi ringraziamo, e anche una squadra di esperti esterni con strumentazioni di avanguardia senza riuscirci; infatti, il guasto è stato trovato dagli operai comunali ricompattati ma il Comune ha speso inutilmente soldi dei cittadini.

  1. Riguardo alle manifestazioni estive esse, secondo l’attuale Sindaco e il suo Delegato, sarebbero costate meno degli anni precedenti (ma il Sindaco ha dimenticato che all’epoca ricopriva la carica di Vice Sindaco e assessore al turismo), mentre in realtà l’importo delle spese non è stato di 25.000 euro, perché la documentazione smentisce questa affermazione.

Delibera di Giunta n. 12 del 02/08/2016 – Lago estate. Importo manifestazioni come da programma approvato: 20.500 euro (8.000 euro sponsor + 12.500 fondi di bilancio).

Variazione di urgenza al bilancio di previsione 2016/2018, ratificata dal Consiglio del 21/12/2016: previsione di una nuova spesa di 4.500 euro per le manifestazioni (capitolo di bilancio n. 2320, codifica di bilancio n. 1.03.02.02.005 – 07.01.

Questa somma aggiuntiva a quella originariamente prevista porta a 25.000 euro la somma impegnata per le manifestazioni.

Su nostra richiesta, datata 13/02/2017, prot. 414, il Sindaco ha risposto con nota n. 475 del 17/02/2017, nella quale si attesta che i contributi incassati alla data odierna da sponsor occasionali ammontano a 3.370 euro e che gli impegni sottoscritti e non riscossi ammontano a 4.150 euro.

Ad ogni buon fine (scrive sempre il Sindaco nella risposta) si evidenzia che, da quanto esposto, emerge una spesa complessiva che presenta la seguente composizione:

Estate 2016 D.G. n.12/2016 €.20.500,00
Natale 2016 D.G.N.47/2016 €. 3.500,00
INDENNITA DEL SINDACO €.     555,00
TOTALE €.24.550,00
A TALE SOMMA VANNO AGGIUNTE LE LUMINARIE ED ALBERO DI NATALE CHE NELLA NOTA CHE CI E’ STATA CONSEGNATE NON SONO STATE CONTABILIZZATE €   3.400,00
TOTALE COMPLESSIVO €.27.950,00
DETRAENDO I CONTRIBUTI DA SPONSORIZZAZIONE CHE ALLA DATA ODIERNA AMMONTANO COMPRESA l’INDENNITA’ DEL SINDACO  
  €. 3.925,00
SI HA UN TOTALE IMPEGNATO ALLA DATA ODIERNA TRA FONDI DI BILANCIO+ SPONSOR + SINDACO €.23.998,00

Se si dovessero incassare le altre somme da sponsorizzazioni (COSA IMPROBABILE) che alla data del 18 febbraio 2017 non sono state ancora incassate (4.150 euro), le somme impegnate nel fondo di bilancio ammonterebbero a 19.848 euro, e non a 16.650 euro come affermato e scritto.

Pertanto, i fondi di bilancio passano da 12.500 euro a 19.875 euro, con un aggravio rispetto alle previsioni di 7.348 euro di cui alla delibera n. 12 del 02/08/2016; diversamente, i fondi di bilancio aumenterebbero a 23.998 euro, quasi il doppio di quanto previsto.

Gli altri punti del nostro manifesto sono stati ampiamente affrontati in Consiglio.

Per quanto riguarda la differenziata, noi confermiamo che la percentuale è del 71,9% e non del 79% come scritto erroneamente, e che i dati letti dal Sindaco (e, a suo dire, forniti dalla Regione Calabria) confermavano la stessa percentuale dell’anno precedente(71,9%).

Niente di vero perché i dati non sono altro che il conferimento in discarica da parte della impresa appaltatrice, come confermato dal Responsabile dell’ufficio tecnico chiamato in causa dallo stesso Sindaco (IL TUTTO E’ REGISTRATO DALLA TV PERLAGO) e la Regione Calabria alla data odierna non ha elaborato nessuna percentuale ufficiale.

Quanto da noi affermato e scritto sui giornali ,che la percentuale non superava il 50%, lo confermiamo. LEGAMBIENTE ha pubblicato una graduatoria delle Amministrazioni virtuose come esempio di eccellenza in provincia di Cosenza nella seconda edizione del” Premio Comuni Ricicloni in Calabria” tra i quali Lago non è presente.

L’ultimo comune della graduatoria ha raggiunto una percentuale del 66,3%.

Aspettiamo i dati regionali e ne vedremo delle belle.

Noi terremo informati i cittadini su eventuali variazioni, e riconfermiamo in toto il contenuto del nostro manifesto del 1/1/2017.

Tutta la documentazione che abbiamo riportato può essere controllata presso gli uffici comunali.

Vogliamo informare i cittadini delle scelte scellerate che questa amministrazione sta operando.

In modo particolare la scelta di rimodulare il mutuo di 70.000 euro già concesso, per il completamento del mattatoio comunale, lo stesso doveva essere collegato ad un altro progetto del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) per l’allevamento, macellazione e trasformazione del suino nero di Calabria, che poteva valorizzare alcune nostre tipiche attività economiche a dare opportunità di lavoro ai giovani di Lago.

Vogliamo ricordare che nello stesso mattatoio sono stati investiti circa 150.000 euro per l’impianto di depurazione e opere connesse.

Concludiamo dicendo che “Solo il recupero di una rinnovata coscienza politica può restituire alla politica i valori che le sono propri e consentire ai cittadini di riavvicinarsi ad essa con fiducia”.

La politica, cioè l’arte del buon governo della cosa pubblica, è divenuta la meta ambita di uomini e donne che pretendono di essere amministratori, mentre non si curano degli interessi di una comunità.

Sono personaggi che hanno visto e vedono nella politica la possibilità di raggiungere i propri particolari obiettivi mediante intrecci molto spesso al limite dell’indecenza.

Tutto a vantaggio degli amici a discapito dei veri interessi del nostro Paese.

Appuntamento alla prossima puntata

Lago 5/Marzo 2017                                                  

                                                                                  IL GRUPPO DI MINORANZA

                                                                                  Solidarietà e Sviluppo

Pubblicato in Basso Tirreno

Tanto si parla prima delle elezioni (comizi compresi), tanto si tace dopo.

Già, perché chi ha vinto lo ritiene inutile e chi ha perso pericoloso.

 

Ed allora per capire non restano che i “parlatori liberi”.Tra questi Rosario Cupelli. Ecco cosa ha scritto per come riportato da Iacchitè.

 

“Cosenza 2016, il disastro del M5S (di Rosario Cupelli)

ELEZIONI A COSANGELES viste da lontano

Occhiuto sindaco uscente stravince a Cosenza (purtroppo) nonostante avesse tutti i partiti contro e nonostante la minaccia di inchieste giudiziarie. Ai cittadini non è piaciuto il voltafaccia dei politicanti cosentini che ha fatto cadere la giunta anticipatamente.

 

Il numero dei voti ricevuti non può essere discusso, è stato un voto libero verso il meno peggio.

Grande disfatta dei vecchi marpioni Adamo/Bossio, Morrone, Guccione, ecc. Si nota che i Gentile non si sono impegnati scaricando Paolini. Formisani brava persona, attorniato da tanti giovani, non ha avuto il tempo di farsi apprezzare, indebolito dalla presenza in lista di pezzi della CGIL e dalla vicinanza di vecchi radical chic professionisti della disastrosa politica locale e regionale.

GRANDE DÉBÂCLE del fu movimento 5 stelle, FRUTTO della candidatura di un esperto politico di soli 70 anni, appartenente ai salotti buoni cosentini e a diverse lobby, di una lista arraffazzonata e di un meet up incapace da tempo di incidere sulle problematiche cittadine, lontano dalle esigenze delle persone, incapace di proporre idee e soluzioni per la città, stupidamente convinto che basta sedersi ad un banchetto con una spilletta sul Corso per avere consenso. Ed i cosentini non sono stupidi e non si fanno prendere per i fondelli.

 

Il disastro va addebitato ai tanti ipocriti e senza coraggio che hanno accettato e accettano questo status, compreso la voglia di APPARIRE E “SISTEMARSI” di qualche furbone. Ai tanti che di dietro imprecavano e criticavano, ma poi è bastato il richiamo della casta dei portavoce per zittirli e fargli cambiare parere.

Si doveva fare altro, quello che si era discusso attorno ad un tavolo marino (dal menu ancora segreto) un anno e mezzo prima e che QUALCUNO aveva anche messo su carta. Ma si è preferito adottare scelte utili solo all’aumento del consenso personale degli appartenenti alla congrega degli eletti e per eliminare teste pensanti autonomamente e quindi scomode.

 

Un plauso di grande stima a chi come Benito Mazzei e Monica Perri con onestà intellettuale e dimostrando disinteresse reale si è rifiutato di aderire a certi metodi.

Ora, dopo questa sconfitta uguale in tutto a quella delle Regionali, compresa la scelta e l’appoggio ad un pessimo candidato, dopo l’amarezza del risultato di Crotone che evidenzia come scelte opportunistiche portano a far sfumare probabili vittorie, tutta la casta dei portavoce del nuovo partito stellare dovrebbe chiedere scusa, allontanarsi e pensare a svolgere al meglio il lavoro per cui è stata eletta e non alla rielezione e al lauto stipendio.

 

Inutile dire ancora una volta “v’avia dittu”.

Ora aspetto la sentenza dei cittadini a Catanzaro, e nelle città dei bugiardoni Rende ed Amantea.

E nel 2017 la comparsa dei lunghi coltelli (alle spalle) per le elezioni nazionali.

Comoda la riva del fiume Crati …

Rosario Cupelli

Rosario Cupelli chiarisce:

"Ho scritto questo su fscebook sotto il post pubblicato che mi riguarda. Ti invito a modificarlo sl più presto chiarendo che il titolo e' stato fatto da te e che non rappresenta il mio pensiero.

Rosario

Il titolo dell'articolo non è del sottoscritto ed esprimo totale dissenso in quanto offensivo per i cittadini amanteani. Mi scuso anche se non ho responsabilità. Non ho inviato a nessuno queste mie riflessioni che sono state riprese dalla mia bacheca facebook e senza AUTORIZZAZIONE. Amantea viene citata nella parte finale dell'articolo soltanto perché ritengo che i cittadini amanteani alle prossime elezioni , come a Cosenza, puniranno il fu M5S per la scarsa attenzione e proposte REALI verso i problemi della gente. In particolare e chi mi conosce lo sa, mi riferivo al portavoce che ha detto varie menzogne sul sottoscritto. Spero di aver chiarito".

Ndr :Certamente.

 

Pubblicato in Politica

Sembrava non potesse mai crollare la giunta del comune di Lago, guidata da Vittorio Cupelli.

 

Ieri mattino alle 08.00 appena aperti gli uffici sono state protocollate le dimissioni di 6 consiglieri su 10.

Tre di minoranza e 3 di maggioranza

Per la minoranza hanno presentato le dimissioni Mario Bilotta, Ilaria De Pascale e Lola Barone.

Per la maggioranza Fiorenzo Scanga, Giovanni Barone ed Annalisa Iuliano.

Sono rimasti fedeli De Simone Angelo, Mazzuca Roberto, Corrente Francesco, Sacco Mario.

Le dimissioni sono una sorpresa perchè dal 25 maggio 2014 nessuna comunicazione pubblica è stata emessa dagli attuali “oppositori”, in fondo come ancora nessun comunicato è stato emanato dalla ex maggioranza o dal sindaco Cupelli.

 

Fonti ben informate sostengono che si tratti di fatti più che politici personali.

Le dimissioni di Annalisa Iuliano, infatti discenderebbe dalla recenti decisione del sindaco di sostituirla con Angelo De Simone. Ricordiamo che il sindaco aveva nominato assessore il De Simone sostituendolo poi con Annalisa Iuliano che sosteneva, sorretta dal parere del segretario comunale, l’obbligo della presenza in giunta di una donna . Buttata fuori si sarebbe così “ripagata”.

 

Le dimissioni del vicesindaco Fiorenzo Scanga discenderebbero da un alterco con una dipendente comunale in seguito al quale il vice avrebbe chiesto al sindaco il ritorno della dipendente in biblioteca. Le dimissioni quindi sarebbero la risposta al rifiuto del sindaco che avrebbe ritenuto la dipendente più importante del politico.

Le dimissioni di Giovanni barone, invece, sarebbero state dovute al positivo rapporto con il vicesindaco.

Ora si aspettano le decisioni del Prefetto.

Vice sindaco

Pubblicato in Basso Tirreno

Ma non sono auguri. Basta leggere il se guente comu nicato:“Come dico sempre, la memoria, specie in poli tica, e' impor tante. http: //trn-news.it/portale/index.php/politica/item/5140-facile-fare-profezie-di-rosario-cupelli

In data 13 Agosto 2015 avevo scritto un articolo,"facile fare profezie” e a distanza di mesi, ecco che anche altre ed autorevoli persone (non quindi il ………..   non elenco tutte le “gentilezze” che mi vengono rivolte, nascosti da alias, per questioni di spazio) esprimere perplessità a proposito della cosiddetta “pista ciclabile”. Scrivevo che i soldi non sarebbero bastati, per i troppi lavori e variazioni “conseguenti” alla realizzazione del progetto. Che sarà, più che una pista da famiglia, una pista da CROSS-BIKE. Che però ha asfaltato la stradina per raggiungere le villette, “ex baracche”, poste alla fine del lungomare. Che non si sa come interdirla ai mezzi a motore.

Un progetto diverso dall’idea originale, che prevedeva un percorso parallelo al mare, trasformato in un tortuoso sentiero. Un progetto di cui nei giorni scorsi, l’ex assessore ai lavori pubblici,  “vantava la proprietà”, insieme ad altre opere, magari come il “frequentatissimo” e non “pericoloso” ponte di Santa Maria. L'ex assessore commette sempre lo stesso errore, si dimentica che le scelte in una Giunta sono ATTI COLLEGIALI, quindi lui è "proprietario" della propostae dell'approvazione di quei progetti, insieme a TUTTA la precedente Giunta, cosi come è responsabile dei debiti , dei mutui, di TUTTE le scelte, contratte da quella decaduta Giunta, famosa per aver intascato due milioni circa di soldi pubblici, per un servizio non prestato alla cittadinanza e di cui ancora non sono state rese note le cifre.

Scrivevo rivolgendomi a tutti i cittadini, ma in particolare alla Menichino, ottimo consigliere d’opposizione di una lista civica (lo dico da tempo), ma che erroneamente ho contribuito ad eleggere nel M5S, affinché si attivasse nella sua funzione ispettiva e di controllo. Ma niente. Perché??

Chiedo ma chi è il progettista? Non penso l'arch. Vita , ovvero   lo stesso del progetto Lungomare sponsorizzato dal gruppo Menichino, Vita è solo il direttore dei lavori, confermate Menichino/Defina?

Comunque, il gruppo Menichino/Defina , in quel periodo, era impegnato in quella “babilonia” del comitato lungomare,insieme a pezzi del PD, della CGIL, e da altri politici, come Mazzei e Suriano, che, insieme a Tempo,quel progetto del lungomare dell'Arch. Vita, lo hanno approvato e finanziato e NON REALIZZATO con la passata e sopracitata Giunta .

Tutte persone aventi in comune la lontananza dai principi del M5S, ad iniziare dalle modalità della raccolta firme, che non dovrebbe avvenire mai casa per casa, perché le firme potrebbero essere condizionate da rapporti amicali, parentali, di favore, mentre il cittadino deve attivarsi e volontariamente recarsi a firmare ai banchetti, questo sempre secondo i principi del movimento. Di questo una volta il gruppo Menichino/Defina si vantava durante la campagna elettorale, ma erano personediverse, ora si fanno "illuminare"..... ma non da Beppe. Sia chiaro che la modalità della raccolta firme e' da considerarsi LEGITTIMA.

A proposito del lungomare, è di nuovo diventato argomento di discussione. Anche in questo caso ricordo di averne più volte scritto (basta andare a cercare).

Prendo atto che a distanza di mesi , molti , compreso il gruppo Menichino/Defina, condividano la mia idea di un “concorso di idee” per il lungomare . Così come propongono di attingere ai fondi europei, anche se in maniera confusionaria, parlando di fondi diretti e indiretti, praticamente mischiando l’olio e l’aceto. O come quando chiedono di   usare i finanziamenti europei per RECUPERARE i soldi dei mutui contratti ????? E' stata addirittura approvata da TUTTI (tranne G.Morelli) in consiglio comunale????? sono curioso, vedremo come si recuperano, per il momento oltre a sganasciarmi dalle risate, penso ad un mio conoscente di Bergamo che sarà coricato sotto la scrivania.

Mi permetto di invitare tutti i politici intervenuti,a non limitarsi solo a suggerire, per quello basta anche un semplicissimo cittadino come me, ma LORO, valenti politici, dovrebbero fare altro.

Per esempio riguardo al progetto:

Ruggiero invece di fare “chiacchiere da bar”, essendo architetto ed ambientalista, perché non REGALA alla cittadinanza un’idea di Lungomare ecocompatibile e verde.

La Menichino che ha all’interno del suo gruppo, quel valente tecnico, anche se senza laurea, Cassano, quello che ha realizzato quella "bellissima" ricostruzione di Coreca con i massi a protezione, non DONA alla cittadinanza un progetto aderente alle stelle del Movimento.

Lo stesso Giacco (di cui apprezzo l'attivismo) con i potenti mezzi del PD, invece di “elaborare” (qualche maligno dice scopiazzare, ma anche in quello ci vuole bravura) condivisibili trattati sulle cose da fare ad Amantea, non REGALA all’Amministrazione, che ricordo è targata PD, proposte concrete, su carta, del lungomare che auspica.

Progetti che l’Amministrazione come farebbe a non prendere in considerazione, dopo che ogni volta si lamenta delle mancanze di proposte.

Amministrazione a cui mi permetto nuovamente di suggerire, di “aprire” , dichiedere, una collaborazione, pubblica, ai tanti giovani e valenti tecnici amanteani e del circondario(purché laureati) su questo argomento, sfatando così l’accusa di volere favorire qualche “amico”. Si potrebbe applicare per loro, come compenso, il metodo ventilato per il progetto lungomare.

Sui Fondi europei:

anche in questo caso Giacco ed il PD, dovrebbero essere più concreti ed indicare, in modo preciso e con riferimenti chiari, a quali finanziamenti il Comune può accedere.Considerati i mezzi a disposizione del PD, è ridicolo limitarsi alla più che generica frase “fondi europei”.

Anche il gruppo Menichino/Defina non può limitarsi alle generiche parole, peraltro espresse in maniera "confusa", ma "recupererà". Ricordo che a Bruxelles lavora un componente del loro gruppo, Carlo Diana, da me ideologicamente molto lontano, ma ragazzo molto preparatoe che ha fatto dello studio la sua vita e che da poco ha vinto un concorso come funzionario al Parlamento Europeo (ne approfitto per fargli pubblicamente gli auguri), quindi perché non coinvolgerlo per avere riferimenti certi? Così come consiglio al gruppo Menichino/Defina, così vicino al parlamentare europeo Ferrara ed ai suoi più che NUMEROSI collaboratori, di coinvolgerli, visto che peraltro sono pagati con soldi pubblici e che potrebbero o forse dovrebbero dare maggiore collaborazione al territorio.

Da parte mia, a disegnare non sono bravo, ma ci posso provare e anche sui Fondi europei qualcosina ho studiato, sono eventualmente a disposizione.

Rosario Cupelli libero cittadino.

Il nostro sito è a disposizione per eventuali risposte.

Pubblicato in Politica

La politica è anche critica, cosi come il dissenso e sono il sale della democrazia.

Quando una persona, volon tariamente, decide di entra re in politica, dovrebbe sapere che dal quel momento avrà elogi ma si espone anche a critiche per il suo operato, critiche politiche.

 Il non accettare le critiche anche se non condivise, DENOTA UN LIMITE DEMOCRATICO.

Il reagire a delle critiche politiche con minaccia di procedimenti giudiziari è una forma di censura.  E on  si può  definire derisione la critica si espressa in  modo ironico o sarcastico, e non lo dico io ma innumerevoli sentenze. Lo dice la storia democratica italiana nata dalla resistenza, che ha scritto la nostra Costituzione e l’art. 21, nonché l’art. 10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo .

Questo vale ancora di più per chi ricopre cariche istituzionali, che non può adottare due pesi e due misure, quindi libertà di critica per l’avversario ma immunità propria.

Sono ben spiegati dalla c.d. “sentenza Decalogo” (Cass. Civ., Sez. I, 18 ottobre 1984, n. 5259), i limiti della critica, consistono nella veridicità della notizia, nella sua rilevanza per l’interesse pubblico e nel rispetto del limite della continenza verbale, il quale, in ipotesi di critica politica, si dota di una peculiare elasticità, in ragione dei toni abitualmente elevati e aspri che caratterizzano tale ambito. La “lotta politica”, infatti, rende adusi a un linguaggio, la cui scorrettezza incorrerebbe sempre nel delitto di ingiuria o di diffamazione se una riconosciuta desensibilizzazione della sua potenzialità offensiva entrata nel costume non lo accreditasse come legittimo (Cass. Pen., Sez. V, 24 gennaio 1992, n. 11746). Da tale presa di consapevolezza discende l’ammissibilità di un linguaggio duro e veemente, in quanto funzionale allo scontro politico, volto ad attaccare il soggetto in ragione della carica pubblica occupata o che aspira ad occupare.

Sembra che un gruppetto di persone stia sbandierando ai 4 venti, un’antidemocratica denuncia nei miei confronti per diffamazione a mezzo stampa, non hanno gradito alcune  critiche ricevute. Resto serenamente in attesa di queste denunce convinto di non aver travalicato mai il limite della critica politica e di non aver mai proferito ingiurie oppure offese personali.  Per la ridicola accusa di “accanimento”, menzogna oppure calunnia, basta andare sui siti web che ospitano le mie riflessioni perché ci sia la conferma di quanto siano pretestuose questa accuse. Invito piuttosto questo “cerchietto di persone” a prendere esempio dal Sindaco Sabatino, dall’assessore  Tempo  oppure dal consigliere Mazzei, che hanno sempre democraticamente accettato le mie critiche, SICURAMENTE ASPRE, mai minacciandomi, consci del ruolo che hanno scelto di ricoprire e  che volontariamente o meno si possono commettere atti politici che non trovano unanime condivisione.

 A questo proposito, ovvero la volontarietà o meno di alcune azioni politiche, posto una mia riflessione, sono dell’idea che crescendo in un certo contesto (quello calabrese e italiano) si assimilino comportamenti usuali e diffusi che alla fine sembrano giusti e normali, ma che rappresentano un vecchio modo di fare politica e per giunta sbagliato. Quindi mentre si pensa in un modo  si agisce poi in un altro, anche inconsciamente.

Il dissenso fa parte della democrazia, come l’onesta’ intellettuale fa parte della buona politica. Agire per ripicca, oppure invidia,  o per risentimento oppure per egocentrismo, non  é politicamente corretto. 

Anche queste sono critiche politiche e non personali e solo per questo non esprimo oggi un riferimento diretto. Al limite sono una lezione di democrazia.

Rosario Cupelli attivista politico e libero cittadino

P.s. approfitto  ( per non essere accusato di intasare le pagine dei giornali con i miei scritti) per esprimere  un plauso all’amministrazione comunale ed ai frati di San Bernardino per l’iniziativa di  somministrare 20 pasti al giorno alle persone bisognose, tramite il servizio di mensa scolastica..

I pasti però saranno somministrati solo nei giorni d’apertura delle scuole, SUGGERISCO ALLE OLTRE 70 ASSOCIAZIONI che partecipano alla Rete in difesa del poliambulatorio a dare CONTINUITA’ alla loro azione sociale e ad adoperarsi per trovare un modo per somministrare i pasti anche nei giorni festivi a questi cittadini in difficoltà, specie nell’imminenza del Natale. 

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