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Riccardo Clemente

Collaboratore dal 2009, da tempo ormai realizza insieme alla redazione articoli su Amantea, ma di fondamentale importanza è il ruolo di "informatore".
Splendidamente, infatti, raccoglie informazioni preziose su vicende locali ed in numerose  occasioni ha permesso la realizzazione di veri e propri scoop di cronaca locale realizzati dallo Staff del portale TirrenoNews.Info

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FOTO 2Nella mattinata di oggi quattro radiomobili due della compagnia carabinieri di tropea,  una del servizio operativo della capitaneria di porto di vibo ed una dell’ufficio locale marittimo di tropea, hanno posto in essere mirati controlli nell’area portuale di tropea alla viabilita’ ed alle strutture di facile rimozione utilizzate dalle navi passeggeri che espletano le tratte dal porto per le isole eolie.


In particolare, al termine delle attivita’ di controllo, due le persone deferite alla procura della repubblica di vibo valentia per la violazione degli artt. 54 ed 1161 del codice della navigazione – per aver arbitrariamente occupato senza titolo concessorio area demaniale marittima mediante il posizionamento di gazebo –, mentre due le sanzioni amministrative elevate dai militari operanti, con relativi sequestri dei mezzi, ad altrettanti proprietari di veicoli in sosta nel porto e adibiti a biglietteria, per un’ammontare di oltre 1.680,00 €uro di multa.

Liberate, quindi, alla fine dell’attivita’ di controllo, le banchine commerciali del porto di tropea dai gazebo, che venivano smontati dai proprietari deferiti comunque all’autorit’' giudiziaria competente, mentre i veicoli sono stati sequestrati e portati via dai carrattrezzi, per mancanza di copertura assicurativa.

Le attivita’ di controllo congiunto del territorio – si legge nella nota stampa – nascono dal tavolo tecnico “Focus Ndrangheta” convocato dalla prefettura di vibo valentia marina, che grazie alle riunioni di coordinamento delle varie forze di polizia, sta operando numerose verifiche nell’ambito del territorio della provincia di vibo. 

olio-igpL’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra rende noto che mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 17.30, presso la  sala conferenze “Candiano” del Centro di Ricerca Cra-Oli di contrada Li Rocchi a Rende (Cs), si terrà la pubblica audizione per il riconoscimento della Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) "Olio di Calabria", ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012.

L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente  da oliveti Calabresi.Si tratta di un importante passaggio che arriva a  conclusione delle procedure nazionali dell’iter di riconoscimento. L’Indicazione Geografica Protetta "Olio di Calabria" è riservata all’olio extravergine d’oliva ottenuto da olive prodotte esclusivamente  da oliveti Calabresi.

Alla riunione sono invitati tutti i portatori di interesse (istituzioni, organizzazioni professionali e di categoria, produttori, operatori economici ecc.).“Colgo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento – ha affermato l’Assessore Trematerra - per l’ottimo lavoro sin qui svolto nell’interesse della nostra olivicoltura,  al Comitato Promotore dell’IGP,  al Ministero dell’Agricoltura per il prezioso e qualificato supporto tecnico ed amministrativo, e a tutte le figure  che ancora contribuiranno al felice compimento di questo progetto”.  

 

dr. Rosario Franco

 

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coppia obesa475 milioni gli adulti obesi, 1,5 miliardi le persone in sovrappeso, 200 milioni i bambini troppo grassi, su 7,2 miliardi di abitanti della Terra

L’allarme dal VII Congresso nazionale della Società italiana dell’obesità che si apre oggi a Milano, sino al 5 luglioMilano, 2 luglio 2014 - “L’obesità è ormai una vera e propria epidemia da considerare uno dei maggiori problemi di salute pubblica nel mondo. Tra l’altro, è tragico che la maggior parte delle persone ignori che oggigiorno l’obesità nelle persone adulte è molto più comune nel mondo rispetto alla malnutrizione. World Obesity, la federazione mondiale delle organizzazioni che si occupano a livello clinico e politico di affrontare il fenomeno, stima in circa 475 milioni gli adulti obesi e in 1,5 miliardi le persone sovrappeso. Nel mondo vivono, inoltre, più di 200 milioni di bambini troppo grassi, il che rende la generazione dei nostri figli la prima nella storia recente dell’Umanità ad avere un’aspettativa di vita inferiore a quella dei propri genitori”, questo l’allarme lanciato da Enzo Nisoli, presidente SIO-Società Italiana dell’Obesità, che inaugura oggi il proprio congresso nazionale a Milano.L’obesità non rappresenta solo una questione di salute pubblica, ma soprattutto di spesa per i sistemi sanitari, “spesa che diverrà insostenibile se non vengono adottate politiche di prevenzione adeguate, non disgiunte da programmi di gestione in grado di contenere il fardello delle malattie concomitanti (diabete, ipertensione, dislipidemia, malattie cardio- e cerebrovascolari, tumori, disabilità). Secondo la Carta europea sull’azione di contrasto all’obesità, quest’ultima e il sovrappeso negli adulti sono responsabili della spesa sanitaria in Europa, per una quota che arriva fino all’8%; per di più, comportano costi indiretti, che sono almeno il doppio di quelli diretti. In Europa la prevalenza dell’obesità è triplicata negli ultimi venti anni”, gli fa eco Paolo Sbraccia, presidente eletto SIO, che entrerà in carica al termine del congresso, sabato 5 luglio. Saranno oltre 1.000 gli esperti nazionali e internazionali che si confronteranno nella tre giorni milanese che, a poco meno di un anno dall’apertura di EXPO 2015, dedicata ai temi della nutrizione e dell’alimentazione, e al debutto del semestre di presidenza italiana della UE, vuole lanciare un serio appello ai nostri politici affinché sensibilizzino i partner internazionali a considerare l’obesità una vera e propria malattia, responsabile a livello mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) di circa il 58% dei casi di diabete mellito, del 21% delle malattie coronariche e di quote comprese tra l’8 ed il 42% di certi tipi di cancro, oltre a influenzare pesantemente lo sviluppo economico e sociale del pianeta.

Ufficio stampa SIODiego Freri, mob. +39 335 8378332 email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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