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Si è tenuta a Reggio la prima udienza del processo che nasce da presunte irregolarità nella concessione del servizio tributi.

La società non avrebbe versato i contributi nelle casse del Comune.

Il ministero: eventuali danni saranno pagati dai tecnici.

Ancora pendente il ricorso dell’ex sindaco contro lo scioglimento

L’aver accelerato la procedura che ha portato allo scioglimento del Comune di Siderno (la seconda volta nel giro di un lustro) per supposti condizionamenti mafiosi, non ha messo al riparo il ministero dell’Interno e la terna commissariale che, in precedenza, aveva gestito l’amministrazione comunale sidernese, dalla insidiosa lite giudiziaria avviata dal senatore Pietro Fuda.

Infatti, l’iniziativa assunta dall’ex sindaco, che ha trascinato in giudizio civile ministero e commissari prefettizi per avere arrecato danni patrimoniali stimati in circa 5milioni di euro alle casse comunali, resta in piedi.

Dopo un primo tentativo di avviare il giudizio, fallito per la “irreperibilità” di un viceprefetto che componeva la terna commissariale, il Tribunale di Reggio Calabria ha tenuto nei giorni scorsi la prima udienza, attesa l’ammissibilità della causa promossa dal Comune.

La nuova udienza ha riservato una prima sorpresa:

Il giudice togato a cui era stata assegnata la causa è stato sostituito con un magistrato non togato. Mentre l’Avvocatura dello Stato, costituitasi per conto del ministero, ha evidenziando nell’atto di comparizione che se danni finanziari dovessero effettivamente esserci stati in danno del Comune di Siderno, di questi debbono rispondere i commissari e non il ministero.

Nel merito, ci si è fermati qui perché preliminarmente è stato rilevato un difetto di notifica che ha impedito la costituzione in giudizio della dottoressa Cacciola, componente della terna commissariale.

Allo scopo di sanare tale difetto, il magistrato ha concesso il termine del mese di novembre per il perfezionamento della notifica, mentre l’udienza è stata fissata per il 2 luglio del 2019.

Occorrerà ancora un altro anno, di conseguenza, per entrare nel vivo del contenzioso promosso dall’ex sindaco Fuda.

Tale contenzioso riguarda l’affidamento, con procedure che il Comune di Siderno ha ritenuto illegittime, a una società privata della riscossione dei tributi comunali.

Tale società, inoltre, ha poi abbandonato il servizio intascando i soldi dei contribuenti ma “dimenticando” di versarli nelle casse comunali.

Il successivo aspro contenzioso avviato da Fuda nell’interesse dei cittadini sidernesi, starebbe alla base di uno scontro tra tale ente e la Prefettura di Reggio Calabria, scontro che, a sentire i malpensanti, avrebbe costituito l’antefatto del nuovo scioglimento del Comune di Siderno, decisione arrivata proprio alla vigilia della prima udienza del processo promosso contro commissari prefettizi e ministero dell’Interno.

In proposito va anche ricordato che sul decreto di scioglimento grava il ricorso alla giustizia amministrativa proposto dal sindaco dimissionato Pietro Fuda. Questi ritiene che il provvedimento adottato dal ministro su proposta del prefetto di Reggio Calabria sia assolutamente pretestuoso e immotivato, nonché appesantito da centinaia di “omissis” che praticamente rendono la documentazione posta a sostegno della decisione semplicemente illeggibile.

«Difendiamo – sottolinea in proposito Fuda – soprattutto la nostra onorabilità avendo guidato un ente che, pur gestendo servizi, appalti e lavori per decine e decine di milioni, non trova alcuna contestazione in merito alle ditte scelte e alle procedure d’appalto seguite».

Insomma, altra rogna per la Prefettura di Reggio Calabria che ultimamente non pare certo mieta apprezzamenti nel rappresentare lo Stato nel reggino

Ilcorrieredicalabria

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa

“Finalmente ci si avvia verso la fase conclusiva della stabilizzazione dei 104 LSU/LPU che da un ventennio operano nel Comune di Reggio, spesso in ruoli di grande utilità e responsabilità.

Non possiamo che dirci molto soddisfatti, considerando che porre fine al precariato di questi lavoratori è stato un obiettivo sempre testardamente perseguito dal SUL, a volte anche in solitudine.

Con la delibera di ieri si stabilisce non solo la stabilizzazione dei 104 ma anche un pacchetto di altre 36 assunzioni.

Siamo ancora lontani dal colmare l’effettivo fabbisogno del Comune, che avrebbe necessità di un ulteriore rafforzamento della pianta organica che risulta ampiamente deficitaria, anche con queste assunzioni deliberate.

Diamo atto alla Giunta Municipale, in particolare all’Assessore al Personale Armando Neri ed alla struttura facente capo alla Dott.ssa Stracuzza, del proficuo lavoro effettuato, reso ancor più difficile dai tanti vincoli a cui è sottoposto il Comune reggino a causa delle precedenti gestioni amministrative e commissariali.

Chiediamo, tuttavia, di non disperdere il buon lavoro fatto e proseguire alacremente aprendo un tavolo sindacale per la determinazione delle modalità e dei criteri di assunzione, nel rispetto delle leggi e tenendo nel debito conto il continuativo e produttivo impegno profuso nell’istituzione locale da parte degli LSU.

L’auspicio ovvio è che tutto si concluda nel tempo più rapido e portando a soluzione concreta le speranze e il diritto di questi dipendenti.

Per quanto ci riguarda diamo la piena disponibilità di tutte le strutture del SUL a collaborare per il raggiungimento dell’obiettivo, ricordando che la piena contrattualizzazione a tempo indeterminato è prevista per 26 ore settimanali e non, dunque, a tempo pieno e che far uscire dal part time questi lavoratori deve essere obiettivo sindacale e dell’Amministrazione.

REGGIO CALABRIA 26 settembre 2018

Nino Branca                                                                          Nino Lopresto- Loredana Azzarelli

responsabile LSU/LPU del SUL                                          RSU SUL

ALDO            LIBRI

SUL REGGIO CALABRIA

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Gioia Tauro. Ieri pomeriggio, personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di di Gioia Tauro ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere di KEITA Mamadou, cittadino 35enne della Guinea .

 

 

I reati contestati sono atti persecutori (Stalking), danneggiamento, danneggiamento a seguito di incendio e lesioni personali.

Il KEITA, infatti, ponendo in essere reiterate condotte delittuose nei confronti di una donna Nigeriana, l’aveva indotta a sporgere diverse denunce presso il Commissariato di polizia di Gioia Tauro, ingenerando nella stessa un grave e perdurante stato di ansia, tale da giustificare la misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria.

In virtù del suddetto provvedimento, il cittadino della Guinea è stato individuato, intorno alle ore 16:00, dai detective investigativi, a seguito di mirata attività di ricerca all’interno della baraccopoli di San Ferdinando, e dopo il disbrigo delle formalità di è stato accompagnato presso la casa circondariale di Arghillà.

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