“Vengo anch’io? No, tu no. Ma perchè? Perchè no”
Sembra proprio il caso di richiamare la canzone di Enzo Jannacci
Il caso: Giuseppe Mangialavori va al Senato. Occorre sostituirlo.
Gianpaolo Chiappetta chiede di entrare a Palazzo Campanella al suo posto
Pensa di dover entrare perché E in questa graduatoria Chiappetta è, al momento, il primo classificato dunque il posto toccherebbe a lui Surroghe, il Consiglio dice no a Chiappetta. Ma non spiega perché è il primo nella graduatoria relativa al collegio unico regionale, quello che ha eletto, dopo una tribolata vicenda giudiziaria, Wanda Ferro e, al suo posto, Mangialavori.
Ma il settore Affari generali del consiglio regionale ha risposto no a Chiappetta sostenendo che «Al consiglio regionale è inibita la possibilità di valutare e/o aderire alla sua richiesta».
E subito dopo aggiungono «E ciò proprio per il prescritto difetto, da parte delle Regioni, di competenza in materia giurisdizionale che sottrae ai consigli regionali quella prerogativa tipica delle Camere del Parlamento italiano, cui è, invece, riconosciuta la competenza di verificare la regolarità delle operazioni elettorali».
In sostanza «Al contrario di quanto avviene per il Parlamento, ai consigli regionali non è dato, infatti, verificare la regolarità delle operazioni elettorali in merito alla quale sono competenti i Tribunali amministrativi regionali».
Potrebbe infatti possibile far ricorso alla graduatoria del collegio ed in tale caso a subentrare dovrebbe essere Claudio Parente, primo dei non eletti nell’area della Calabria centrale.
Ed allora?
Allora la parola passa al TAR.
Una buona idea, da ripetere dovunque.
“Insieme alla “monnezza” hanno gettato via anche seicento euro.
Tanto gli è costata la multa per abbandono di rifiuti.
Stamattina personale della Polizia Municipale ha effettuato diversi appostamenti in borghese, pizzicando sul fatto quei reggini che, ostinatamente reticenti alla raccolta differenziata, hanno pensato bene di gettare i rifiuti per strada fregandosene del fatto che i cassonetti dell’immondizia non ci sono più.
Solo nell’arco di un quarto d’ora sono stati beccati quattro “lordazzi” (la definizione è del Sindaco Giuseppe Falcomatà) ai quali è stata riconsegnata la spazzatura, con un biglietto di “ringraziamento” da parte dell’amministrazione comunale: la multa di 600 euro (ai sensi del codice dell’ambiente, art. 192 c. 1 + Art.255 c.1 D.lgs 152/06 e s.m.i. che prevede una sanzione da € 300 a 3.000) con notifica sul posto.
Questo perché si trattava di privati cittadini, ma nel caso dovesse essere beccato un titolare di impresa che abbandoni rifiuti prodotti dall’impresa stessa, in quel caso il gesto atletico del “lancio in lungo della busta di spazzatura” (anche questa disciplina “olimpionica” è stata codificata dal primo cittadino per illustrare le gesta dei nostri “campioni” di “lordìa”) non è più solo un illecito amministrativo bensì integra un reato penale, con obbligo da parte della Polizia Municipale di redigere una notizia di reato da comunicare all’autorità giudiziaria.
Gli appostamenti proseguiranno in varie parti della città.
La multa è di 600 euro, i mastelli della raccolta differenziata sono gratis, la civiltà è optional. By www.newz.it/
Ps. Che ne dite di fotocamere mobili lungo la SP278( Amantea-Lago) e della pubblicazione successiva delle fotografie “dei luordi”?
I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato un trentaduenne di Rosarno.
Si tratta di Alessandro Andreacchio accusato di tentata rapina e tentato omicidio ai danni di un turista di nazionalità svizzera, D. A. di anni 54.
I militari erano intervenuti ieri pomeriggio a seguito di una telefonata giunta al 112 in cui si segnalava la presenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Gioia Tauro di un uomo che, trasportato d’urgenza, denunciava di essere stato poco prima investito da un giovane italiano mentre si trovava in località Marina di Rosarno.
Le immediate attività info – investigative sviluppate attraverso l’escussione della vittima e dei testimoni hanno consentito in pochissimo tempo di accertare che, alle 14.30 circa di ieri, Andreacchio dopo aver minacciato e colpito violentemente il turista svizzero allo scopo di sottrargli il telefono cellulare con cui quest’ultimo lo aveva poco prima ripreso mentre scaricava illecitamente rifiuti lungo il margine di un limitrofo corso d’acqua, lo aveva intenzionalmente investito con la sua autovettura, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
La vittima, che era riuscita comunque a riprendere in un video le fasi salienti dell’aggressione e dell’investimento (immagini rivelatesi utili ai fini investigativi) a seguito dell’aggressione ha riportato gravi lesioni agli arti superiori.
Il fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi all’esito del grave quadro indiziario delineatosi a carico dell’indagato, è stato eseguito dopo poche ore dall’evento tanto che l’arrestato, a formalità di rito espletate, è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà ove rimarrà sino alla convalida.